L’Accademia Carrara di Bergamo dedica una mostra alla Resurrezione di Andrea Mantegna, capolavoro recentemente riscoperto dopo secoli e riattribuito al grande artista di corte dei Gonzaga.
Un ritorno a casa in grande stile accompagnato da un nuovissimo progetto multimediale, ribattezzato Mantegna Experience (fino al 21 luglio), allestito all’interno dei nuovi spazi della Barchessa di destra finalmente resi fruibili, a 4 anni dalla riapertura del museo, grazie alla generosità e alla competenza dell’impresa Vitali.

La mostra, a cura di Antonio Mazzotta e Giovanni Valagussa, è il suggello dei primi quattro anni della nuova Carrara e ne evidenzia anche la nuova identità, che intelligentemente unisce e contamina i multiformi linguaggi dei musei. Da un lato i capolavori della Carrara e il linguaggio espositivo tradizionale, risolto elegantemente dall’architetto Mauro Piantelli (De8 Architetti), dall’altro lato la Mantegna Experience e un nuovo spazio multimediale, dove l’arte si racconta anche attraverso strumenti digitali e coinvolgenti. Come sottolinea Giorgio Gori presidente Fondazione Accademia Carrara e sindaco di Bergamo, «Andrea Mantegna, dopo essere stato testimone del nostro patrimonio e avere idealmente unito a Bergamo con due capitali internazionali come Londra e Berlino, torna nelle sale di Accademia Carrara. Per celebrare questo ritorno e, una volta di più, la sua straordinaria attribuzione, il museo invita a una mostra che utilizza anche i linguaggi della contemporaneità: un’occasione per rileggere la collezione, frutto della generosità di tanti donatori e un percorso di sorpresa, esperienza e innovazione».

Grazie alla tecnologia Epson e alla ricerca multimediale di Museyoum, da giovedì 25 aprile, i visitatori potranno riscoprire un capolavoro che per lungo tempo è rimasto dei depositi della Carrara, vivendo un’esperienza affascinante dove la ricerca tecnologica si mette a servizio della conoscenza e dell’emozione. Prima di arrivare al cospetto della tavola di Mantegna (avvolta, quasi custodita, nel Deep Blue, installazione che permette di ammirare recto e verso dell’opera), i visitatori si immergeranno nell’arte del grande pittore padovano. Un coinvolgimento totale dove il visitatore è abbracciato da proiezioni che si sviluppano su pareti e pavimenti per oltre 300 metri quadrati e che sono il frutto della ricerca di Epson: 180.000 lumen per raccontare l’opera di Mantegna e illuminare il suo talento artistico. La videoinstallazione è stata progettata da Museyoum, che ha messo in scena un’interazione tra spazio reale e dimensioni virtuali, dove immagini, animazioni e ambientazioni sonore accompagnano i visitatori in uno stimolante percorso multisensoriale.
I due dipinti del Mantegna accostati
«La Resurrezione è uno dei tre dipinti di Mantegna che appartiene alle collezioni dell’Accademia Carrara - afferma
Maria Cristina Rodeschini direttore Fondazione Accademia Carrara - e dopo un tour internazionale (Londra, The National Gallery; Berlino, Gemäldegalerie) rientra a Bergamo. E proprio in occasione di questo ritorno un’esperienza innovativa attende il pubblico che verrà ammaliato da un progetto ad alta tecnologia capace di coinvolgere i visitatori di ogni età, grazie anche alla grande ricchezza di contenuti. Si traccerà il percorso dell’attribuzione, del collezionismo, della diagnostica, del restauro, oltre all’ipotesi della collocazione originaria del dipinto. La mostra, inoltre, inaugura un nuovo spazio del museo, la Barchessa. Dopo la realizzazione della piazza, il recupero dell’ala destra della sede storica completa il complesso museale con una sala di duecento metri quadrati, e un sistema di ambienti di servizio, vocati a ospitare progetti espositivi, proiezioni cinematografiche e multimediali, convegni, conferenze, ospitalità, tutte attività che qualificano la vita della Carrara come museo moderno».
Re-M è un progetto a tuttotondo, costruito intorno alla tavola di Mantegna, resa fruibile al pubblico, oltre che con le grandi potenzialità dei linguaggi multimediali, sia con un nuovo disegno espositivo delle prime sale della Pinacoteca (per evidenziare alcuni capolavori di Jacopo e Giovanni Bellini, artisti da hanno giocato ruoli importanti per Mantegna) sia con una piccola mostra che si articola in tre sale che restituisce l’attenta ricerca scientifica che ha portato alla riattribuzione e che inquadra la tavola nel contesto del collezionismo ottocentesco. Delle tre sale, la prima è dedicata a Guglielmo Lochis, colui che donò il dipinto alla Carrara, la seconda alle tecniche di restauro e la terza alle alterne vicende di alcune opere, erroneamente attribuite o mutile o disperse, di cui la Resurrezione e la sua recente vicenda sono un felice e auspicabile esempio.
Con Re-M Mantegna l’Accademia Carrara conferma la propria natura di museo vivo, capace di rileggere e valorizzare l’unicità della propria collezione, suscitando interesse in pubblici diversi, quello cittadino, che si scoprirà custode di un nuovo capolavoro e quello dei turisti, italiani e internazionali, che, riconoscendo al museo bergamasco un ruolo di primaria importanza nel panorama museale italiano, non resteranno delusi dalla Mantegna Experience.