Sarà un Capodanno da asporto. O da domicilio. Passando in lungo e in largo per l'Italia i ristoranti, settore messo in grande difficoltà dalla pandemia, si aggrappa ai nuovi metodi di servizio (asporto o delivery), facendo i conti con ordini che non possono per nulla equiparare il fatturato degli anni passati, ma che comunque attraggono il "nuovo consumatore". Nell'ultimo giorno di questo 2020, tra divieti, limitazioni e raccomandazioni, i cuochi prendono i propri clienti per la gola, sortendo effetti più o meno positivi a seconda della regione.

La delivery conquista per questo ultimo dell'anno
Si comincia dal
Veneto. Qui i ristoratori, specialmente nel vicentino, sono effettivamente sommersi di
richieste. Richieste che alternano ordini di
menu completi, dall'antipasto al dolce, o semplicemente di
qualche piatto speciale da inserire nella proposta casalinga. Passando da ristoranti a gastronomie si delinea il profilo del
menu tipico degli italiani per questo cenone: piatti legati alla
tradizione (salmone, aragosta, capesante, caviale e - visto che siamo in Veneto - l'immancabile baccalà) e
porzioni non più da 15-20 persone, come pre-covid, ma tarate su famigliole e gruppi ristretti.
Anche a
Genova il fenomeno della delivery si conferma. Natale è stata un po' la prova del fuoco per pochi audaci, il Cenone di Capodanno sarà invece una vera e propria battaglia: non per altro nel capoluogo ligure, i locali che hanno scelto di fare
delivery il 31 dicembre sono il triplo rispetto al 25. Il Cenone di Capodanno da ordinare a casa a Genova potrebbe arrivare a coprire
tra il 40% e il 50% degli incassi che si farebbero in presenza. Meglio del previsto quindi. Ci sarà più concorrenza, più rider in città, più genovesi che scelgono di non stare ai fornelli.
Anche i
ristoratori milanesi sono pronti per salutare questo 2020 con il nuovo mezzo "delivery". Lo fanno organizzandosi con menu
gourmet ben assortiti, dall'antipasto al dessert, nel segno dell'alta cucina. Da
Eugenio Boer, che replica anche per l'ultima sera dell'anno il suo "[bu:r] a casa": si tratta della gastronomia del ristorante, con un menu ad hoc al quale per l'occasione si può aggiungere mezzo astice in Bellavista.
Emporio Armani dal canto suo punta su eleganza estrema e sostenibilità di packaging per accalappiarsi consumatori golosi. Anche
Viviana Varese ha scelto un menu fine dining di altissimo livello: consegna solo su Milano.
Se anche a Milano le previsioni di fatturato per asporto e delivery sono migliori del previsto, la
Sicilia fa ancora meglio. La situazione lockdown ha colpito anche i ristoratori dell'isola, naturalmente: anche loro, quindi, si sono attrezzati con servizi di consegna a domicilio per arginare il
calo di fatturato, registrando un trend di
crescita pari al doppio rispetto all'anno passato. Un successo che si ripete questa sera, per dire addio al 2020.