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Boom di gin e burro di karitè: a rischio le piante selvatiche

Sono alcuni degli ingredienti ricavati da piante selvatiche vulnerabili la cui domanda - è il grido d'allarme della Fao - è aumentata vertiginosamente: oltre il 75 percento del valore registrato negli ultimi vent'anni

 
23 aprile 2022 | 18:04

Boom di gin e burro di karitè: a rischio le piante selvatiche

Sono alcuni degli ingredienti ricavati da piante selvatiche vulnerabili la cui domanda - è il grido d'allarme della Fao - è aumentata vertiginosamente: oltre il 75 percento del valore registrato negli ultimi vent'anni

23 aprile 2022 | 18:04
 

Nuove mode vecchie piante, si potrebbe quasi dire! La moda del gin, infatti, spinge al rialzo la domanda di ginepro così come la cura di capelli e della pelle è sempre più spesso a base di olio e di baobab o di argan nonché burro di caritè. Tutti ingredienti ricavati da piante selvatiche vulnerabili la cui domanda - è il grido d'allarme della Fao - è aumentata vertiginosamente: oltre il 75 percento del valore registrato negli ultimi vent'anni.

Albero di Argan Boom di gin e burro di karitè: a rischio le piante selvatiche

Albero di Argan


Piante in sato di conservazione “critico”

Un rapporto pubblicato, in concomitanza con la Giornata della Terra, dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao), dal titolo Monitoraggio delle specie selvatiche: Valutare i rischi e le opportunità del commercio di ingredienti ricavati da piante selvatiche, fa chiarezza su dodici specie selvatiche simbolo, o "Wild Dozen", che sono diffuse, a nostra insaputa, in prodotti di uso quotidiano.


Si tratta di 12 specie in gran parte in stato di conservazione "critico" o quanto meno vulnerabile: Boswellia sacra che produce una resina, il franchincenso utile nella cosmesi; Pygeum africanum, albero noto anche come Prunus africana; albero di caritè da cui si ricava un equivalente del burro di cacao; pianta aromatica Nardo (Nardostachys jatamansi); Gomma arabica; Idraste; Euforbia; Argan; Baobab africano; Noce del Brasile; liquirizia, ginepro.


In pericolo di estinzione

Sono migliaia le specie a rischio, prevalentemente a causa della perdita di habitat nonché di altri fattori quali i cambiamenti climatici e lo sfruttamento eccessivo. Del 21 percento delle specie di piante medicinali e aromatiche di cui è stato accertato lo stato di vulnerabilità, il 9 percento sono considerate in pericolo di estinzione.


Occorre pensare all’uso sostenibile di tali piante

Si calcola che circa 1 miliardo delle popolazioni più vulnerabili del pianeta dipendono da tali specie per la propria sussistenza. Il rapporto, elaborato in collaborazione con Traffic, un'organizzazione non governativa che opera nel settore del commercio mondiale di animali e piante selvatici, e con l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, si prefigge lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'uso sostenibile delle piante selvatiche.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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