Mazzette e appalti truccati nei servizi della ristorazione pubblica. Undici persone sono finite in manette. L'inchiesta per corruzione coinvolge i Comuni lombardi di Buccinasco, Cornaredo, Mediglia, Ranica e Flero. Secondo il Giudice per le indagini preliminari sono stati assegnati in modo illecito 11 contratti fra mense e servizi di pulizia in scuole, istituti per anziani e uffici pubblici per un valore complessivo di 39 milioni di euro. Tra gli indagati c'è anche un esponente politico, il vicesindaco di Mediglia Paolo Bianchi.

Appalti truccati e corruzione per le mense e i servizi di pulizia pubblici
Tre persone sono finite in carcere e otto ai domiciliari con l'accusa di corruzione negli appalti di ristorazione e pulizia nei luoghi pubblici, su ordine del Giudice per le indagini preliminari di Milano. Gli arresti sono frutto di un'indagine del Comando Provinciale della Guardia di finanza legata a 11 contratti di fornitura della durata di un anno da parte di cinque Comuni lombardi; tre nella provincia di Milano, Buccinasco, Cornaredo e Mediglia, uno in provincia di Bergamo (Ranica) e uno in provincia di Brescia (Flero). Tra le mazzette, secondo gli inquirenti, anche una bici da corsa del valore di 3mila euro per aggiudicarsi un appalto che ne valeva 300mila.
Non è stato arrestato, ma risulta tra gli indagati anche un politico, il vicesindaco di Mediglia Paolo Bianchi. In carcere sono finiti un dipendente del Comune di Cornaredo, una commissaria di gare d'appalto e un dirigente dell'azienda di ristorazione.
Tra le mazzette anche una bici da 3mila euro
Complessivamenrte il valore delle 11 gare pubbliche era di 39 milioni di euro. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, le imprese che si vedevano assegnare le gare erano direttamente collegate agli enti locali o pagavano una tangente che di norma oscillava tra l'1 e il 2% rispetto al prezzo base dell'asta. Le tangenti arrivavano tramite some in denaro rateizzate o anche tramite l'acquisto di beni.
I finanzieri hanno, infatti, documentato, fra le altre cose, le fasi della consegna di una bicicletta professionale da corsa, del valore commerciale di 3.000 euro, a favore di un pubblico dipendente corrotto per l’aggiudicazione di una gara del valore di 300.000 euro.
Il sistema di aggiudicazione degli appalti
Gli investigatori hanno ricostruito il meccanismo attuato dagli indagati per garantirsi l’adempimento dell’accordo illecito da parte degli aggiudicatari delle gare: nella sostanza, questi facevano attribuire a persone compiacenti, e disponibili ad assecondare ogni loro richiesta, incarichi di consulenza per il controllo qualità all’interno della catena di somministrazione dei pasti. In tal modo, qualora l’azienda favorita avesse ritardato la consegna delle somme pattuite sarebbero intervenuti le tramite sanzioni pecuniarie contrattualmente previste, giungendo fino alla risoluzione del rapporto di fornitura, nel caso in cui il flusso di denaro illecito si fosse interrotto.
Nel corso dell’operazione, oltre alle misure restrittive, è stata data esecuzione a 23 decreti di perquisizione locale e personale nei confronti di tutti gli indagati, nonché a ordini di esibizione e consegna di documentazione nei confronti dei Comuni e delle società coinvolte. Si procede anche nei confronti di cinque società primarie nel settore della ristorazione ai sensi del decreto legislativo.