I Cavalieri della Polenta di Bergamo hanno portato avanti un gemellaggio con il Magistero dei Bruscitti di Busto Arsizio (Va). La cucina bustocca si unisce dunque a quella orobica con l’obiettivo di una collaborazione fattiva e duratura.

Scambio culturale e culinario
Una settantina di confratelli appartenenti alle due associazioni si sono ritrovati all’agriristorante Sant’Alessandro di Albano (Bg), per uno scambio culturale e culinario. L’unione è stata suggellata dal presidente della Fice, la federazione italiana dei circoli enogastronomici, Marco Porzio, insieme al Gran Maestro dei Cavalieri della Polenta, Sergio Solazzi, accompagnato dal Gran Maestro Emerito, Mario Lameri. In sostituzione del Maestro del Magistero dei Bruscitti, Edoardo Toia, hanno presenziato il Gran Maestro Emerito Antonio Colombo e l’Ambasciatore Bruno Bertolè Viale.
Abbinamento perfetto
Nel proclama dei confratelli si evince come «daremo spazio alla cultura e al ritrovarci sobri a conversare, scegliendo ogni tanto una struttura, dove si cucinano cibi da gustare. Sarà certo ovviamente un piacere – hanno concluso - procedere felici, saldi e dritti, ed essere lì contenti ad inneggiare la polenta e i bruscitti».
Durante la conviviale organizzata per il gemellaggio, il piatto principale è stato ovviamente la polenta che accompagnava i bruscitti, piatto antico della tradizione di Busto Arsizio, insignito del marchio Deco, ovvero denominazione comunale, che è composto da quattro tipi carne tagliata a tocchetti con coltello e cucinati secondo la ricetta originale.
Lo scambio di “doni”
Alla fine della cerimonia i Cavalieri della Polenta hanno consegnato ai colleghi di Busto Arsizio i prodotti del territorio, fra cui l’immancabile farina bramata offerta dall’azienda Moretti, mentre i bruscitti hanno regalato ai bergamaschi un cucchiaio in legno bucato al centro, indispensabile per mescolare la carne del piatto tipico bustocco durante la cottura, insieme agli aromi utilizzati per portare a termine la ricetta.