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Caro energia, a rischio chiusura la comunità di San Patrignano. Già “congelata” la norcineria

Bolletta shock del gas da 730mila euro nel solo mese di agosto. L’obiettivo immediato è quello di ridurre in questo modo subito i consumi e di scongiurare la chiusura di altri settori

 
19 settembre 2022 | 18:27

Caro energia, a rischio chiusura la comunità di San Patrignano. Già “congelata” la norcineria

Bolletta shock del gas da 730mila euro nel solo mese di agosto. L’obiettivo immediato è quello di ridurre in questo modo subito i consumi e di scongiurare la chiusura di altri settori

19 settembre 2022 | 18:27
 

Il caro bollette colpisce ancora. Questa volta è la comunità di San Patrignano, situata a Coriano (Rn), a rischiare di chiudere interi settori a causa dell'aumento vertiginoso dei prezzi di energia e materie prime legato alla situazione internazionale. “I costi delle utenze sono infatti drammaticamente aumentati anche per la comunità - come riporta Ansa - che nei giorni scorsi ha ricevuto una bolletta da 730mila euro per il gas consumato nel solo mese di agosto. Più di dieci volte la cifra della pagata per lo stesso periodo lo scorso anno, quando la bolletta era stata di 70mila euro”. Il rischio è pregiudicare addirittura il modello di sostenibilità economica che la comunità ha saputo realizzare, e quindi la sua capacità di accogliere un numero sempre maggiore di persone.

L'immagine della bolletta shock pubblicata sul profilo Facebook della comunità di San Patrignano (Rn) Caro energia, a rischio chiusura la comunità di San Patrignano. Già “congelata” la norcineria

L'immagine della bolletta shock pubblicata sul profilo Facebook della comunità di San Patrignano (Rn)

L'attività è possibile grazie all'utilizzo di energia

In questo momento San Patrignano accoglie gratuitamente circa 700 ragazzi e ragazze con problemi di dipendenze. Inoltre operano nell'ambito della comunità circa 225 dipendenti, collaboratori e volontari. Attualmente San Patrignano è un'impresa sociale articolata in circa 40 settori formativi (dalle cucine ai laboratori artigianali, dal forno al food), per molti dei quali l'attività è possibile grazie all'utilizzo di energia.

L’obiettivo immediato è quello di ridurre i consumi

La chiusura totale forse è uno scenario estremo e poco probabile, ma ora non si mai, confermano da San Patrignano, secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, che ha anche raccolto alcune dichiarazioni dalla comunità: «Va però detto che un settore è già stato di fatto chiuso. È quello della norcineria che di fatto è ritenuto quello più energivoro. L’obiettivo immediato è quello di ridurre in questo modo subito i consumi. Ora il problema più urgente resta quello di trovare i fondi per pagare l’ultima super bollette e scongiurare la chiusura di altri settori».

Le richiesta al prossimo Governo

Per questo la comunità, in un post pubblicato su Facebook, chiede alle istituzioni e alla politica di intervenire con urgenza per trovare soluzioni che consentano a San Patrignano, e alle altre realtà del terzo settore, di portare avanti la propria opera.

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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