«I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini. E chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida». Parole di Matteo Renzi, primo esponente di Italia Viva, nel commentare quanto accaduto questa mattina (22 novembre) a bordo del Frecciarossa 9519. Il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, infatti, è finito al centro delle polemiche per aver interrotto il viaggio del treno, scendendo così dal mezzo pubblico e optando per un'auto blu fino a Caivano, destinazione finale del ministro per l'inaugurazione del nuovo parco urbano. Ma lui si è difeso con queste parole: «Il treno che ho preso, ho potuto scoprire solo dopo la partenza, aveva 100 minuti di ritardo e in pochi km ha effettuato diverse lunghe soste. Ho chiesto se fosse possibile scendere in una di queste, come anche altri passeggeri, ma le porte in assenza di passaggi per attraversare i binari non possono essere aperte. Il treno si è fermato a Ciampino, dove è stata effettuata una fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti, come da annuncio diffuso sul treno, e non solo per me come qualcuno ha riportato».

Il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida
«Questo tipo di fermata straordinaria è avvenuta per diverse ragioni in moltissime altre occasioni per motivi che Trenitalia ha già spiegato. Ho continuato con l'auto di servizio - ha quindi aggiunto - assegnatami per legge e alla quale, a inizio mandato mi hanno spiegato, non potevo rinunciare se non creando problemi di sicurezza pubblica» ha poi concluso il ministro Lollobrigida.
Caso Lollobrigida, Conte: «Utilizzato un mezzo di trasporto a servizio dei cittadini come privilegio del singolo»
Inevitabilmente, come annunciato da Matteo Renzi, il comportamento di Lollobrigida, per le forze di opposizione, sarebbe stato imbarazzante. «Ciò che ha fatto rappresenta un segnale devastante della politica nei confronti dei cittadini, soprattutto in un momento così difficile, è stato utilizzato un mezzo di trasporto a servizio dei cittadini come privilegio del singolo, non so dire se questa cosa sia stata mai fatta da un ministro della prima Repubblica» ha commentato il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.

Caso Lollobrigida, dura la risposta del leader del M5S, Giuseppe Conte
Lollobrigida e la polemica sul treno, Fratelli d'Italia: «Sciacallaggio mediatico»
Fratelli d'Italia, partito politico del ministro, oltre che con le parole dello stesso Lollobrigida, ha scelto di replicare alle accuse anche con quelle del deputato Marco Cerreto: «Lo sciacallaggio mediatico ha superato i limiti dell'informazione. A causa di un forte ritardo di Trenitalia, il ministro Lollobrigida che aveva premura di essere presente ieri a Caivano, ha chiesto, essendoci tutte le condizioni, di scendere dal treno e proseguire in auto. Criticare ogni volta chi fa bene il proprio lavoro non giova a nessuno. La polemica sterile, la vignetta di turno in prima pagina non fa ridere, anzi sottolinea ancora di più la cattiva informazione che è serva di una politica scorretta che per anni ha governato la Nazione. Se il ministro Lollobrigida non fosse stato presente, avremmo avuto titoloni: lo Stato assente ed invece, che piaccia o meno a certa stampa politicizzata, lo Stato c'è e lo sta dimostrando in ogni modo cercando di dare risposte concrete».