Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 16 dicembre 2025  | aggiornato alle 11:49 | 116351 articoli pubblicati

Codice Ateco, i porti turistici inseriti nella categoria “Divertimento”: è polemica

Per il 2025, l'Istat ha inserito in via preliminare i porti turistici nella macrocategoria delle Altre attività ricreative e di divertimento nei codici Ateco. Luciano Serra di Assonat: «Una cosa impensabile»

 
02 febbraio 2024 | 11:05

Codice Ateco, i porti turistici inseriti nella categoria “Divertimento”: è polemica

Per il 2025, l'Istat ha inserito in via preliminare i porti turistici nella macrocategoria delle Altre attività ricreative e di divertimento nei codici Ateco. Luciano Serra di Assonat: «Una cosa impensabile»

02 febbraio 2024 | 11:05
 

Per il 2025, l'Istat ha preliminarmente incluso i porti turistici nella macrocategoria delle "Altre attività ricreative e di divertimento" nei codici Ateco. Un errore che è stato subito segnalato dalle associazioni di settore, come Assonat-Confcommercio: «I porti turistici - ha ricordato il presidente Luciano Serra - non svolgono attività di intrattenimento, per quanto all'interno di essi possano essere presenti attività economiche operanti in tale settore. I porti turistici prestano servizi di estrema importanza sotto il profilo dell'interesse pubblico e della collettività di supporto al trasporto marittimo e per vie d'acqua interne. Per questo, in considerazione della loro funzione pubblica di supporto alle attività di ricovero e gestione delle imbarcazioni, i porti turistici sono stati sempre classificati nella categoria ATECO 52.22.09 “Servizi di supporto al trasporto marittimo e per vie d'acqua interne”».

Codice Ateco, i porti turistici inseriti nella categoria “Divertimento”: è polemica

Nel 2025, l'Istat ha inserito i porti turistici tra le "Altre attività ricreative" nei codici Ateco

Impensabile equiparare i porti turistici ad attività di divertimento

Una classificazione, ricorda Serra, «che ha consentito la regolare prosecuzione delle attività portuali durante tutte le fasi di “lockdown” legiferate durante la pandemia da Covid». È pertanto impensabile, sottolinea il presidente di Assonat «che le nostre imprese, che hanno alle spalle notevoli investimenti infrastrutturali per garantire la sicurezza delle imbarcazioni e che svolgono effettivamente le proprie attività in mare e per vie d'acqua, possano essere equiparate ad attività ricreative e divertimento».

È essenziale ancor di più oggi, in un momento così rilevante per l'economia del mare italiana con il suo primo Piano del Mare, «riaffermare le peculiarità e la centralità della portualità turistica. Per questo abbiamo convocato il 20 febbraio prossimo a Roma i primi Stati Generali della Portualità turistica italiana, nuova tappa nel percorso di definizione di un Piano strategico nazionale 2025/2027 che dia al nostro settore la giusta riconoscibilità» ha concluso Serra.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Siggi
Molino Pasini

Siggi

Molino Pasini
Pentole Agnelli
TreValli