Mentre in Italia ci si lamenta spesso della sporcizia per le strade di Roma, il quadro in Oltremanica non è certo migliore. Anzi, è drammatico. L'Inghilterra, infatti, un tempo patria di coste e laghi incontaminati, si ritrova ad affrontare una crisi idrica senza precedenti, con conseguenze gravissime per l'ambiente e, soprattutto, per il turismo del futuro.

L'Inghilterra è diventata una fogna a cielo aperto
Le acque inglesi tra batteri, virus e...materiale radioattivo
Il Devon, contea alle porte della Cornovaglia, ad esempio, ha dovuto ordinare ai propri abitanti di bollire l'acqua del rubinetto a causa di un'ondata di dissenteria provocata dal batterio "E. coli". Nel frattempo, il lago Windermere, il più grande e famoso d'Inghilterra, è stato sommerso da tonnellate di scarichi fognari. E il Tamigi, teatro della storica regata Oxford-Cambridge, ha fatto ammalare i vogatori a causa dell'inquinamento.

Il lago Windermere è stato sommerso da tonnellate di scarichi fognari
Inoltre, i test effettuati sulla rete idrica inglese hanno rivelato la presenza di batteri, virus, sostanze chimiche e persino materiale radioattivo. E non sorprende che, dunque, gli ecologisti britannici lancino allarmi drammatici: «Quest'estate qualcuno morirà».
Perché l'Inghilterra è diventata una fogna a cielo aperto?
Le cause di questa situazione sono da ricercarsi in un mix di fattori: infrastrutture obsolete, cambiamenti climatici e, soprattutto, la privatizzazione delle aziende idriche avvenuta ai tempi di Margaret Thatcher. Queste aziende, spesso più interessate al profitto che alla sicurezza dei cittadini, scaricano illegalmente i loro rifiuti nei fiumi e nei mari, facendo lievitare i costi per i consumatori già alle prese con l'aumento del carovita.

Per gli ecologisti britannici quest‘estate qualcuno morirà a causa dell‘inquinamento
Basti pensare pensare che solo il 16% dei corsi d'acqua inglesi raggiunge un livello biologico sufficiente e nessuno supera i test per l'inquinamento chimico. Thames Water, il colosso che rifornisce d'acqua Londra, è sull'orlo del fallimento, prospettando un salvataggio pubblico a spese dei contribuenti.
Inghilterra: crisi idrica senza precedenti, turismo a rischio
Dunque, mentre la polemica politica infuria, i cittadini non hanno altra scelta che acquistare acqua minerale al supermercato. L'Inghilterra, un tempo meta ambita per gli amanti del turismo naturalistico, rischia di perdere il suo fascino agli occhi dei visitatori. L'incapacità di investire in infrastrutture adeguate e la gestione scellerata delle risorse idriche da parte delle aziende private pongono seri dubbi sul futuro del turismo in Inghilterra. Se la situazione non cambierà radicalmente, il rischio è che laghi e fiumi britannici diventino poco più che fogne a cielo aperto, con conseguenze devastanti per l'ambiente e l'economia del Paese.