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Facciamo chiarezza sulla Casciotta d'Urbino: Michelangelo si rivolterebbe nella tomba

Giuseppe Cristini, direttore dell'Accademia del Tartufo nel mondo, dice la sua in merito alle voci sulla Casciotta d'Urbino, dopo che alcune voci hanno sollevato dubbi sulla sua integrità

di Giuseppe Cristini
Direttore Accademia del Tartufo nel Mondo
 
06 maggio 2024 | 11:22

Facciamo chiarezza sulla Casciotta d'Urbino: Michelangelo si rivolterebbe nella tomba

Giuseppe Cristini, direttore dell'Accademia del Tartufo nel mondo, dice la sua in merito alle voci sulla Casciotta d'Urbino, dopo che alcune voci hanno sollevato dubbi sulla sua integrità

di Giuseppe Cristini
Direttore Accademia del Tartufo nel Mondo
06 maggio 2024 | 11:22
 

« È davvero doloroso leggere le ultime notizie riguardanti la Casciotta d'Urbino, un tesoro che ho difeso con passione per tutta la mia carriera professionale. Se quanto riportato è veritiero, è come se un pilastro della mia esistenza professionale crollasse improvvisamente.

Le voci giornalistiche parlano di prodotti della Valmetauro maltrattati, di manipolazioni chimiche di cui preferisco nemmeno parlare, di latti scaduti e conservazioni negligenti. Se queste accuse trovano fondamento, è un duro colpo per la reputazione di un prodotto che meriterebbe tutt'altro, un prodotto noto per la sua estrema cremosità, freschezza e sapore delicatamente dolce, con note accattivanti che richiamano sensazioni uniche, un vero piacere per il palato, con la perfetta armonia tra il latte ovino e bovino.

La Casciotta d'Urbino che ho conosciuto e difeso con ardore è una delizia che rappresenta il meglio della tradizione casearia. Spero sinceramente che queste rivelazioni non siano altro che illazioni infondate, e che non si sia tradita la genuinità di un prodotto così speciale.

È davvero sconcertante pensare che dietro le quinte si siano verificate pratiche così discutibili. Se quanto emerso è vero, è un vero peccato che una così preziosa eredità venga gettata alle ortiche per negligenza o avidità. Mi fa riflettere su quanto sia fragile l'equilibrio tra la tradizione e il progresso, e su quanto sia importante preservare l'autenticità e l'integrità dei prodotti di eccellenza come la Casciotta d'Urbino.

Spero che tutte le responsabilità vengano chiarite e che si possa ripristinare la fiducia nel marchio. Altrimenti, sarebbe un tradimento non solo verso i consumatori, ma anche verso una tradizione antica che merita rispetto e tutela. Spero solo che questo sia un incidente isolato e che non comprometta irrimediabilmente la reputazione di un'eccellenza italiana tanto ammirata e rispettata.

Michelangelo si rivolterebbe nella tomba».

Visita: www.accademiadeltartufonelmondo.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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