Continuano gli appuntamenti culturali, che poi coinvolgono anche l’aspetto gastronomico, organizzati a Villa Ardizzone da Rosina e Lea Ardizzone, questa volta insieme al CAI. Lo spunto è stato preso dalla pubblicazione del libro dal titolo “Il cammino dei briganti”, scritto a quattro mani da Vincenzo Asero (docente di Economia applicata presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania) e da Giovanni Nicolosi (dottore in semiotica al DAMS di Bologna e guida naturalistica, esperto di turismo esperenziale). Alla presentazione ha partecipato anche Giovanni Riggio (presidente regionale del CAI e giornalista turistico).

La presentazione del volume Il cammino dei briganti
L’anima dei territori e il valore del racconto storico-naturalistico
Dopo una breve introduzione di Rosina Ardizzone (la “padrona di casa”), che ha ricordato lo spirito totalmente volontario e benefico delle iniziative sociali organizzate presso la Villa (nell’impegno di fare rivivere fasti e usi di cento anni fa, allorquando era la sua famiglia di artisti a farlo), è stata introdotta la serata da Valerio Musumeci, un giornalista conoscitore degli argomenti, il quale ha moderato gli interventi: leggere questo libro è scoprire l’anima di un luogo e in questo libro utilizzo l’appeal dei briganti, per spostare le emozioni “storico-noir” sulle molto più interessanti emozioni storico-naturalistiche, che “infarciscono” gli argomenti “storico-noir”.
Turismo diffuso e identità dei borghi siciliani
Giovanni Riggio sottolinea immediatamente gli aspetti naturalistici e demologici dei luoghi trattati nel libro turistico: “percorrere i borghi serve anche a raccogliere gli aspetti che si sono persi e viene meglio farlo camminando, incontrando persone, usi e costumi, che sorprendono e completano le nostre conoscenze.

Un dettaglio della splendida Villa Ardizzone a Catania
Le nuove modalità di uso di un territorio (“turismo diffuso”), che stanno prendendo sempre più piede, erano già state un secolo fa, anche a causa del fenomeno dell’“overtourism” (di cui abbiamo parlato recentemente qui).
Criticità infrastrutturali e potenzialità dei Nebrodi e delle Madonie
Purtroppo, il ritardo strutturale e infrastrutturale, per rendere più agibile questa soluzione alternativa alle modalità d’uso del territorio dei Nebrodi e delle Madonie, è forte (sono stati censiti sui Nebrodi 120 edifici del demanio, che potrebbero diventare rifugi turistici).

Splendidi panorami di Sicilia
Il libro fornisce una base di ispirazione per l’utente, che ricerca una modalità di sviluppo di una sensazione d’avventura e il riferimento ai briganti è solo un modo per aumentare l’enfasi su tale sensazione: certamente non è un plauso ai briganti e alle loro “lettere di scrocco” (che i briganti mandavano per farsi pubblicate qualcosa sul Giornale di Sicilia e ancora di moda oggi in certi altri ambienti).
Heritage tourism e l’evoluzione del viaggio esperenziale
Vincenzo Asero esordisce subito evidenziando che la tendenza di andare a scoprire i territori è rinnovata da questa modalità esperenziale (heritage tourism ovvero “turismo del patrimonio”), culturale, storico e ambientale di una regione, che può includere elementi sia tangibili che intangibili.
Questa forma di turismo si concentra su siti e aspetti culturali specifici, come campi di battaglia storici, musei, strutture antiche e persino costumi locali o culture viventi, e spesso comporta un'esperienza educativa o arricchente per il visitatore.
Il brigantaggio e le radici storiche dei territori
Alcuni anni fa, da progetto nazionale universitario sul “brigantaggio interessato” ovvero nato come reazione a un ingiusto disagio subito. Ed in effetti i popoli del sud Italia, nella fine del 1800, furono invasi col tranello ordito dagli stranieri piemontesi (supportati dagli inglesi), uccidendo la popolazione inerme, massacrando le persone, violentando le donne, distruggendo le case, bruciando le chiese: i briganti, in larga prevalenza ventenni, hanno solo reagito disperatamente a questa invasione, alla cui attività pose fine nel 1926 l’azione del prefetto Cesare Mori.

Villa Ardizzione by night
San Mauro Castelverde e i percorsi della Via dei Briganti
In questo caso i briganti sono quelli della zona di San Mauro Castelverde. Sarebbe molto oneroso riportare la storia di tutti gli altri, come sarebbe molto oneroso descrivere tutte le bellezze naturalistiche siciliane: questi luoghi sono stati dimenticati, anche perché noti al pubblico per la rivolta (l’ultima dai tempi di Cicerone) e i siciliani devono iniziare a difendere meglio questi luoghi.
Giovanni Nicolosi, ricorda che il territorio di San Mauro Castelverde ricade in provincia di Palermo, ma confina con altre due province: situazione ottimale per fuggire meglio nei sequestri e quant’altro.
Ma il libro è fatto anche per cogliere meglio i tanti aspetti più intimi di questo territorio, allargando le conoscenze anche ad altri comuni, per mezzo della trattazione della “Via dei Briganti” ovvero un eccitante itinerario naturalistico di inestimabile bellezza, che può essere percorso a piedi da San Mauro, Gangi, Sperlinga, Nicosia, Capizzi, Troina e Cesarò (circa 155 km).

Caciocavallo siciliano
Gastronomia dei pastori e antichi sapori di Sicilia
Dalle ricerche condotte sulla cultura madonita, è stato possibile approfondire anche gli usi alimentari dei briganti, appartenuti a una Sicilia ormai antica, basati su quelli dei pastori e sui prodotti derivati dalla pastorizia:
- cereali spontanei
- bacche
- frutta
- tuberi in umido
- verdure selvatiche lesse
- funghi alla brace
- carne di pecora alla brace
- selvaggina alla brace o in umido
- caciocavallo
- biscotti con vari ingredienti
Nel mese di giugno a San Mauro Castelverde viene celebrata la sagra del caciocavallo, durante la quale vengono presentate le preparazioni gastronomiche semplici dei pastori.
Un biscotto dedicato ai briganti e la memoria della cucina povera
In occasione della pubblicazione del libro, “L’Antico Forno Madonia” ha coniato un biscotto salato: gli Sfiziosi del Brigante (a base di mandorle, cipolle disidratate e pomodori secchi), che gli autori del libro hanno voluto portare per l’assaggio finale degli astanti, raccontando che l’ispirazione del fornaio, a fare questi biscotti salati, è stata data dalle storie tramandate dai genitori circa le condizioni di precarietà gastronomica che i briganti erano costretti a vivere, confidando sui pochi prodotti disponibili fra le montagne.

I biscotti 'Gli Sfiziosi del Brigante dell'Antico Forno Madonia
Effetto Dunning-Kruger e percezione delle conoscenze
Nella vita di tutti i giorni, capita spesso di incontrare persone che sembrano convinte delle loro opinioni, anche quando sono evidentemente poco competenti in un determinato argomento. Questo fenomeno, conosciuto come "Effetto Dunning Kruger", rappresenta una delle distorsioni cognitive più comuni e insidiose.
Questo libro potrebbe contribuire a rimuovere il bias cognitivo accumulato in ognuno di noi. Il risultato dei loro studi ha rivelato che l’incompetenza non solo priva gli individui della capacità di eseguire correttamente i compiti, ma anche della capacità di riconoscere le proprie carenze.