Durante il conclave, i cardinali riuniti in Vaticano per eleggere il nuovo Pontefice hanno condiviso non solo decisioni importanti, ma anche una cucina essenziale. I pasti sono stati serviti a Casa Santa Marta, preparati dalle suore Figlie della Carità di San Vincenzo De’ Paoli, che gestiscono abitualmente la mensa della residenza.

Casa Santa Marta ha ospitato i cardinali durante il conclave
Conclave, menu essenziale e regole precise
I piatti proposti durante il conclave hanno seguito una linea sobria: riso in bianco, pasta condita con sughi semplici, carni bianche, pesce al forno, verdure grigliate, insalata e frutta di stagione. Non è stato previsto nessun dolce, se non per la domenica, ma il Conclave si è concluso prima.

Il riso bianco è stato protagonista dei menu serviti durante il conclave
Non sono mancati commenti ironici da parte di alcuni cardinali americani. Il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, ha dichiarato alla Cnn: «Diciamo che è stato un buono, buonissimo stimolo per chiudere la questione». Dello stesso parere il cardinale Joseph Tobin di Newark, che ha aggiunto: «Hanno aspettato fino a quando non abbiamo finito il lavoro per servire un pasto più ricco».
Concalve, cibi vietati e vigilanza costante
Durante i lavori del conclave sono stati vietati alcuni alimenti, come asparagi, ravioli e pollo intero. Il motivo? Evitare ogni possibilità di nascondere messaggi segreti nei piatti. Anche il vino è stato servito in quantità limitata, e ovviamente vietati i superalcolici. La colazione seguiva la stessa linea minimalista: tè o caffè, accompagnati da pane e marmellata.
I menu adottati durante il conclave ricalcano in larga parte quelli ordinari proposti quando Santa Marta funziona come casa per religiosi e pellegrini. Una cucina sobria, ispirata alla tradizione italiana, dove a prevalere è la semplicità e l’essenzialità. Un contesto che riflette lo spirito dell’evento e della struttura ospitante, lontano da sfarzi o eccessi.