Solo a gennaio, secondo una rilevazione diffusa dalla Fipe, il 75% dei pos utilizzati in Italia non era ancora abilitato a ricevere mance elettroniche. Oggi, la situazione sembra capovolta. Infatti, secondo i dati forniti da Abi durante l'incontro tenuto al ministero del Turismo, oltre l'80% dei dispositivi è già predisposto per gestire le transazioni legate alle mance, attivabile su semplice richiesta dell'esercente. Un cambio di scenario significativo, che elimina di fatto gli ostacoli tecnici alla piena applicazione della misura fiscale introdotta con la Legge di Bilancio 2023.
Le mance digitali uno strumento per valorizzare il lavoro nel turismo e nella ristorazione
Convocato dal ministro Daniela Santanchè, il tavolo ha riunito anche Agenzia delle Entrate, Apsp e le principali associazioni di categoria per fare il punto sull'applicazione della tassazione agevolata delle mance. Al centro del confronto, oltre alla questione tecnica dei pos, c'è stato anche il tema dell'estensione della norma ai lavoratori somministrati, su cui resta la necessità di un chiarimento normativo. Il quadro che emerge è chiaro: la misura è operativa, il sistema di pagamento è tecnicamente pronto e, alla luce dei primi risultati, il comparto inizia a raccoglierne i benefici. Il ministero ha ribadito la volontà di proseguire su questa strada, puntando a rendere le mance digitali uno strumento stabile per valorizzare il lavoro nel turismo e nella ristorazione.

La ministra del Turismo, Daniela Santanchè
Prevista, come detto, dalla Legge di Bilancio 2023, la tassazione agevolata delle mance introduce un'imposta sostitutiva del 5% per i lavoratori del settore privato impiegati in hotel, ristoranti e bar. Inizialmente limitata al 25% del reddito annuo per chi guadagnava meno di 50mila euro, con la Legge di Bilancio 2025 la soglia è stata estesa al 30% e il tetto di reddito è salito a 75mila euro. In parallelo, l'uso crescente dei pagamenti digitali sta progressivamente modificando anche le abitudini dei consumatori. In un Paese come l'Italia, dove la mancia non ha mai avuto un ruolo centrale nel servizio - spesso assorbita dal coperto o lasciata informalmente in contanti - la possibilità di versarla tramite pos ha semplificato il gesto, rendendolo più accessibile, più tracciabile e più sostenibile anche per gli esercenti.
Fipe e Confindustria Alberghi: sostegno pieno alla riforma delle mance
Le associazioni di categoria hanno espresso pieno apprezzamento per il confronto istituzionale e per l'evoluzione della norma. A partire dalla Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi: «Fipe accoglie con favore l'iniziativa del ministro del Turismo, Daniela Santanchè, finalizzata al monitoraggio della normativa sulla tassazione agevolata delle mance, strumento importante per sostenere il reddito dei lavoratori del comparto e rendere più attrattivo il lavoro nel settore. La Federazione ha sostenuto con convinzione da subito questa misura, ritenendola un passo concreto per contrastare il lavoro irregolare e promuovere la trasparenza. L'iniziativa contribuisce a rafforzare il valore professionale degli addetti alla ristorazione, premiando il merito e la qualità del servizio. Fipe continuerà a collaborare con le istituzioni affinché la norma sia pienamente operativa e utilizzata dalla rete degli oltre 320mila pubblici esercizi italiani».

Tavolo sulle mance col pos, Fipe e Confindustria apprezzano
Anche Confindustria Alberghi ha sottolineato il valore dell'iniziativa: «Confindustria Alberghi ha accolto con favore l'incontro svoltosi al ministero del Turismo, che ha visto la partecipazione del ministro Daniela Santanchè, dell'Agenzia delle Entrate, di Abi, Apsp, con l'obiettivo di fare il punto sull'attuazione della normativa relativa alla tassazione agevolata delle mance, una misura che rappresenta un valido strumento per lavoratori e imprese del settore. L'iniziativa ha rappresentato un momento importante di confronto, con un focus sull'adeguamento dei sistemi pos per facilitare l'erogazione delle mance tramite pagamento elettronico. Confindustria Alberghi apprezza il sostegno del ministero del Turismo, impegnato a individuare soluzioni concrete per rafforzare occupazione, qualità del lavoro e competitività del turismo italiano».

A questo punto, non resta che colmare il divario tra potenzialità e pratica: il sistema è pronto, il quadro normativo è definito, e il comparto ha tutto da guadagnare. A fare la differenza sarà, come spesso accade, l'attivazione su larga scala da parte degli operatori.