Enrico Baleri, uno dei più importanti nomi del design italiano, è morto nella sera di lunedì 5 maggio a 83 anni. Il designer, noto per il suo approccio innovativo e per la sua visione unica, è venuto a mancare presso la struttura Don Palla di Piazza Brembana a Bergamo, dove era stato ricoverato di recente. Da tempo malato, la sua condizione era peggiorata dopo Pasqua, nonostante la malattia fosse sembrata sotto controllo per un lungo periodo.

Si è spento a 83 anni il designer Enrico Baleri
Enrico Baleri, dall'architettura al design d'avanguardia
Nato ad Albino, in provincia di Bergamo, Baleri iniziò gli studi di architettura al Politecnico di Milano, senza però concluderli con una laurea. Nel 1965, grazie al supporto di Dino Gavina e Marilisa Decimo, aprì a Bergamo “Baleri Designers”, un punto di riferimento per il design d'avanguardia, incentrato sulla vendita di collezioni innovative di arredo. Nel 1972, fondò “Pluri”, un centro sperimentale di design che lo vide collaborare con aziende di prestigio come Flos, Gavina e Knoll, segnando così l'inizio di una lunga carriera nel mondo del design industriale.

Nel corso della sua carriera Baleri ricevette numerosi riconoscimenti
Nel 1979, Baleri co-fondò Alias, un'azienda che si distinse per la sua ricerca estetica e funzionale. Qui, lavorò fianco a fianco con noti designer come Giandomenico Belotti, Vico Magistretti e Mario Botta, creando prodotti iconici, tra cui la Spaghetti Chair, oggi conservata nella collezione permanente del MoMA di New York. Nel 1984, insieme a Marilisa Decimo, fondò Baleri Italia, un'azienda che divenne un punto di riferimento per il design italiano e per la promozione di giovani talenti. Qui collaborò con maestri del design internazionale come Philippe Starck, Alessandro Mendini e Angelo Mangiarotti. Tra i suoi prodotti più noti ci sono la poltrona Bristol, il tavolo Camillo, la sedia Mimì e la mensola Bobilla.
Enrico Baleri, un impegno culturale oltre il design
Oltre alla sua attività nel design, Baleri si dedicò anche alla promozione e alla tutela del patrimonio architettonico. Nel 1989 fondò l'Associazione Casa Malaparte e nel 1994 il Comitato Italiano AALTO/Viipuri, con l'obiettivo di tutelare e restaurare opere importanti dell'architettura moderna. Nel 2004, cedette Baleri Italia al Gruppo Nino Cerruti e si dedicò completamente al Centro Ricerche Enrico Baleri, focalizzandosi sulla progettazione, comunicazione, grafica e sull'organizzazione di mostre ed eventi dedicati al design.

Nel corso della sua carriera, Baleri ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio alla Carriera durante il Film Festival di Architettura e Design di Afragola nel 2022. Nel 2023, gli fu assegnato un altro importante premio alla carriera dall'Ordine degli Architetti di Bergamo durante il Salone del Mobile di Bergamo, un ulteriore segno del suo indiscusso contributo al mondo del design e dell'architettura.