È cresciuto a Chicago, negli Stati Uniti, in una casa dove la porta era sempre aperta e il profumo dei piatti di sua madre riempiva il quartiere. Oggi è Papa. Si chiama Leone XIV, all'anagrafe Robert Francis Prevost, ha 69 anni ed è il nuovo pontefice della Chiesa cattolica. Il primo americano nella storia a salire sul soglio di Pietro. Ma oltre alle questioni religiose e alle tematiche internazionali che dovrà affrontare da leader spirituale, c'è un lato più intimo e quotidiano che lo accompagna da sempre: quello che lega il cibo alla condivisione, la tavola all'accoglienza, i pranzi in famiglia alla costruzione della comunità. Un'eredità che ha imparato fin da piccolo, grazie a mamma Mildred Martínez, cuoca formidabile e donna di Chiesa.

Dalla deep dish pizza ai pranzi di famiglia: il lato più umano di Leone XIV
A riportare per primo questo lato più domestico e umano del nuovo Papa è stato The Pillar, giornale americano specializzato in notizie sulla Chiesa cattolica. Non si parla di ricette, ma di ricordi. Di una casa di Chicago da cui uscivano profumi intensi, quelli della cucina di Mildred Martínez, madre di Robert. Spagnola di origine, donna molto impegnata nella vita parrocchiale, era nota nel quartiere per la sua generosità. E per il suo talento ai fornelli. Preti, vicini, amici: chi passava davanti alla casa dei Prevost era spesso invitato a fermarsi a cena. Non c'era bisogno di tante parole. Bastava l'odore di un piatto fumante per aprire la porta. «Da grande donna di Chiesa, li ospitava tutti a cena proprio perché il cibo è soprattutto condivisione» racconta The Pillar. E quei valori sono rimasti nel tempo.

Papa Leone XIV sulla Loggia delle Benedizioni (credits: Vatican News)
Oggi, a distanza di tanti anni, Leone XIV è a capo della Chiesa cattolica. Ma il messaggio che vuole portare avanti parte anche da lì: dalla tavola come spazio di comunione, dalla cucina come luogo in cui si costruisce comunità. Non sorprende che sia stato proprio Papa Francesco a volerlo al suo fianco, prima come prefetto del Dicastero dei Vescovi - cioè il responsabile della selezione dei vescovi in tutto il mondo - poi come suo successore. I due condividono molte cose: l'attenzione agli ultimi, lo spirito missionario, la concretezza nel parlare alla gente. E, a quanto pare, anche una certa sensibilità per ciò che ruota intorno alla tavola. D'altronde, parliamo di un Papa nato nella patria della deep dish pizza, l'iconica pizza di Chicago famosa per i suoi bordi alti, la pasta burrosa, la valanga di formaggio e salsa di pomodoro.

La deep dish pizza, l'iconica pizza di Chicago
Un piatto che negli Stati Uniti è una bandiera, un po' come la margherita a Napoli. Non mancano le battute, ovviamente. Il Guardian ha raccolto i commenti ironici apparsi sui social, dove c'è chi scherza sul fatto che Papa Leone dovrà ora scegliere tra la pizza di Chicago e quella di Roma, o che la deep dish finirà addirittura per sostituire il Corpo di Cristo durante l'Eucaristia. Esagerazioni da internet, ma con un fondo di verità: sarebbe difficile immaginare che il nuovo Papa non l'abbia assaggiata almeno una volta nella vita, quella pizza che più che un piatto sembra un rito, proprio come certi pranzi di famiglia.
La biografia di Papa Leone XIV (Robert Francis Prevost)
Detto ciò, Prevost non è solo pizza e nostalgia. È anche un uomo con un "curriculum" ecclesiastico imponente. Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Robert Francis Prevost entra nel noviziato dell'Ordine di Sant'Agostino nel 1977 a Saint Louis, Missouri, ed emette i voti solenni il 29 agosto 1981. Dopo gli studi di Teologia alla Catholic Theological Union di Chicago, si trasferisce a Roma dove ottiene la Licenza in Diritto Canonico alla Pontificia Università San Tommaso d'Aquino. Viene ordinato sacerdote nel 1982, e due anni dopo inizia il suo lungo servizio in Perù, tra Chulucanas e Trujillo, dove ricopre diversi ruoli nella formazione, nella pastorale e nella docenza teologica.
Negli anni a seguire, torna a Chicago come priore provinciale e successivamente viene eletto per due mandati consecutivi priore generale dell'Ordine agostiniano. Nel 2018 diventa vicepresidente della Conferenza episcopale peruviana. Papa Francesco, suo predecessore, lo chiama nella Congregazione per il Clero nel 2019, poi in quella per i Vescovi nel 2020. Nel 2023 lo nomina prefetto del Dicastero per i Vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina, incarichi centrali per la governance della Chiesa. Il 30 settembre dello stesso anno, lo crea cardinale.

Nel 2023 Papa Francesco creò cardinale Robert Francis Prevost, ora Leone XIV
Un percorso che lo ha portato ad avere uno sguardo globale e una forte capacità di mediazione tra le varie anime della Chiesa, qualità che oggi tutti gli riconoscono. Insomma, Leone XIV arriva con le idee chiare. Vuole proseguire sulla strada di Francesco, con un impegno rinnovato per la pace, la giustizia sociale, l'ambiente. Ma arriva anche con una storia personale fatta di odori, di piatti condivisi, di cene aperte a chi passava. Di una madre che sapeva cucinare e accogliere, e di un figlio che ha imparato da lei che la fede può anche iniziare da una tavola ben apparecchiata.