Oltre alle insegne prestigiose ci sono anche le trattorie e le osterie di quartiere nel vasto panorama della ristorazione romana. A dar loro merito non sono le stelle ma gli stessi romani che amano la loro cucina tradizionale, che ci tornano spesso e che li consigliano agli amici per qualità, accoglienza e giusto prezzo. Ora ne sono stati selezionati 30 nella guida "Sapori e storie di Roma", presentata al The Social Hub Roma di Roma. È digitale, gratuita e bilingue (italiano e inglese), curata da American Express e da Le Guide de L'Espresso, in collaborazione con Confesercenti Roma.
Il criterio di scelta dei 30 ristoranti entrati nella guida di Roma
Tradizione, innovazione e recenti aperture sono stati i valori distintivi alla base della scelta da parte di una giuria di esperti composta da Luca Gardini, Fabiola Fiorentino e Gabriele Principato. Ogni ristorante inserito è raccontato attraverso una narrazione unica, capace di restituire la personalità del locale e delle persone che lo animano: chef, famiglie e imprenditori. L'iniziativa è parte della campagna Shop Small, con cui vengono sostenuti i piccoli esercenti locali.

Trenta i ristoranti nella guida "Sapori e storie di Roma"
«Sosteniamo i locali di quartiere - ha detto il presidente di American Express Italia, Luca Staglianò - per il loro ruolo nel preservare l'identità e la cultura delle nostre conunità». Anche per Valter Giammaria, presidente di Confesercenti Roma, da sempre impegnata nella valorizzazione del commercio locale, sono un bene fondamentale che va tutelato. «Sono luoghi dove si coltivano relazioni simcere tramandando la cultura culinaria locale - scrive nella prefazione Luca Gardini - realizzando un equilibrio perfetto tra qualità e accessibilità».
Guida "Sapori e storie di Roma": i premi assegnati
Ma se questi luoghi del gusto possono rappresentare quasi presidi sociali delle comunità, offrono esperienze autentiche anche ai turisti che anche per un giorno vogliono essere parte della città. A quattro di loro sono andati 4 premi speciali e una targa commemorativa.

Quattro i ristoranti premiati dalla guida Sapori e storie di Roma
- A Osteria delle Coppelle è andato quello per la comunicazione Integrata. Fondata da 4 amici 10 anni fa nell'omonima piazza del centro storico, ha un forte legame con la clientela con un menu vario e stimolante partendo dalla romanità.
- Da Francesco, alla terza generazione, invece ha avuto il premio "Valorizzazione del territorio" per il contributo dato alla conservazione del patrimonio culturale con un progetto ristorativo nato nel 1957 come vineria.
- A SantoPalato è andato il premio "Visione imprenditoriale" per la capacità di unire qualità gastronomica e solidità imprenditoriale, attraverso un progetto sostenibile, scalabile e ben strutturato guidato da una giovane chef Sarah Cicolini. È una trattoria contemporanea al quartiere San Giovanni, che parla romano in una lingua nuova.
- Felice a Testaccio, nato nel 1936, anch'esso alla terza generazione, ha conquistato il premio "Attrattività turistica" per l'offerta di un'esperienza autentica capace di coinvolgere visitatori locali e internazionali, rafforzando la reputazione di Roma come destinazione gastronomica d'eccellenza rendendo la tradizione godibile anche per i palati più curiosi e contemporanei.
Per gli italiani i negozi e i ristoranti di quartiere sono l'anima del territorio
Nell'occasione sono stati resi noti i risultati di una recente ricerca commissionata da American Express sull'importanza dei negozi e dei ristoranti locali. Il 94% degli intervistati che dichiara che le attività commerciali di prossimità svolgono un ruolo significativo nel preservare l'identità e la cultura del proprio quartiere. Per quanto riguarda la ristorazione informale, il 63% degli italiani esce a mangiare almeno una volta al mese, il 55% si affida al passaparola per scegliere dove andare, e i giovani adulti (18-34) si ispirano attraverso i social media (34%). La cucina romana continua a godere di grande popolarità: tra gli italiani che frequentano ristoranti romani informali, il 52% cita l'autenticità dei piatti come principale attrattiva, mentre il 49% dà priorità alla qualità degli ingredienti. I piatti iconici più citati? Carbonara (63%), Cacio e pepe (59%) e Amatriciana (53%).

Negozi e locali sotto casa? Per il 94% degli italiani fanno la differenza
Alla nuova guida non è mancato l'apprezzamento di Roma Capitale. «Sono felice di partecipare alla realizzazione di un progetto che celebra l'anima autentica della nostra città - ha detto il presidente della Commissione permanente, Mariano Angelucci - perché questi sono spazi di comunità, memoria e identità. Ringrazio tutte le realtà coinvolte e, soprattutto, i ristoratori, veri custodi delle tradizioni e motori di innovazione quotidiana. Valorizzarli significa sostenere un modello di sviluppo più inclusivo, sostenibile e radicato nella storia viva di Roma».
Come scaricare la guida "Sapori e storie di Roma"?
La guida, ricordiamo, è scaricabile ai seguenti link: