Ancora nessuno ha la certezza sulla sua reale data, ma il matrimonio dell'anno che si terrà questa settimana a Venezia tra il proprietario di Amazon Jeff Bezos e la giornalista Lauren Sanchez sta monopolizzando l'attenzione mediatica a livello mondiale. E sotto tanti punti di vista.

Jeff Bezos e Lauren Sanchez prossimi alle nozze
La protesta che ha modificato il programma dell'evento
In primis, quello della sicurezza. Nelle ultime settimane in laguna il Movimento No Space for Bezos ha fatto molto parlare di sè, con le sue denunce e la sua netta opposizione a questo matrimonio e a tutto ciò che comporta per la città di Venezia. Sono state annunciate manifestazioni pacifiche per impedire tutta la cerimonia che, si dice, si celebrerà in questi giorni sull'isola di San Giorgio, con ricevimento che era originariamente previsto alla Scuola Grande della Misericordia.
«Abbiamo vinto! La protesta è riuscita a rovinare i piani di Bezos e I giochetti di palazzo del sindaco Brugnaro. Sono stati costretti a scappare e rifugiarsi nella Tesa 91 dell'Arsenale. Anche i due yacht di Bezos, Koru e Abeona, non arriveranno a Venezia. Abbiamo dimostrato ancora una volta che Venezia non è serva dei potenti ma continua ad essere ribelle e resistente. Ora, di fronte allo scenario di guerra che si profila all'orizzonte, Nel momento in cui gli occhi del mondo sono puntati su Venezia, invitiamo tutte e tutti a unirsi al grido "no war". Non lasciamo che Venezia faccia passare sotto silenzio la presenza di un signore della guerra». Questo si legge sul profilo social del Movimento.

Nella zona dell'Arsenale di Venezia si terrà il ricevimento nuziale
Pare dunque che tutto il ricevimento sia stato spostato in un luogo diverso, l'Arsenale, che è anche vicina a strutture militari italiane e viene quindi considerato più sicuro. Una protesta che, evidentemente, va oltre quello che è un semplice matrimonio tra due personaggi sulla bocca di tutti. Come è stato ampiamente dimostrato ieri, quando un gruppo di attivisti ha srotolato in piazza San Marco uno striscione di 400 metri quadrati con la scritta "If you can rent Venice for your wedding, you can pay more tax" ("Se puoi affittare Venezia per il tuo matrimonio, allora puoi pagare più tasse"). E non mancano nemmeno le accuse che associano a Bezos la responsabilità dei danni al clima.
Per sabato è prevista una manifestazione di tutte queste associazioni, alle 17 davanti alla stazione Santa Lucia. Ci si aspettano comunque misure di sicurezza molto superiori all'ordinario, sia da parte di forze pubbliche che di quelle private assoldate dal magnate statunitense, anche per via della sua amicizia col presidente americano Dondal Trump.
Ma cosa comporta davvero per Venezia questo evento?
Pur in una città che affronta serissimi problemi di overtourism, un evento come il matrimonio del magnate americano avrà notevoli risvolti da un punto di vista economico. C'è infatti un fronte molto nutrito favorevole a questo evento, del quale fanno parte Federalberghi Veneto e la locale Confesercenti, che però rassicurano i cittadini sul fatto che la città abbia saputo già gestire eventi di portata planetaria, come per esempio un G7.

Il Governatore del Veneto Luca Zaia
Si guarda invece con interesse all'introito immediato, con un costo stimato di tutte le cerimonie e gli eventi collegati che arriva a sfiorare i 30 milioni di euro. Gli organizzatori puntano a utilizzare l’80% di forniture e servizi locali, dando slancio ad artigiani veneziani, come gli artisti del vetro di Murano, catering, fioristi, sartoria su misura e musica live, per non parlare della cucina e della pasticceria.
Oltre a questo, il governatore della Regione Veneto Luca Zaia ha anche pubblicamente ringraziato la coppia per le generose donazioni che ha effettuato a favore di istituzioni veneziane impegnate nella tutela ambientale, come il Corila (Consorzio per il coordinamento delle ricerche sul sistema lagunare che riunisce Ca’ Foscari, Iuav, Cnr e l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale) che ha ricevuto ben un milione di euro, definendole un atto di grande sensibilità e lungimiranza.
«Venezia non è solo una città simbolo del Veneto e dell’Italia - ha aggiunto il governatore - è un patrimonio dell’umanità che chiede attenzione, rispetto e cura. Sapere che personalità di rilievo mondiale scelgono non solo di celebrare qui momenti importanti della loro vita, ma anche di contribuire concretamente alla sua tutela, è un segnale forte di amore e responsabilità. Spero possano esserci anche altre iniziative di sostegno alla nostra Venezia e alla sua laguna. Questa donazione dimostra che Venezia sa parlare al mondo, anche attraverso la scienza, la cultura e la sostenibilità. Il Veneto accoglie con riconoscenza questo gesto».
Un'enorme pubblicità per la laguna
Si guarda anche al futuro. Il matrimonio dell'anno è una vetrina spettacolare per Venezia, che per tutta questa settimana tornerà in copertina a livello planetario, vista la quantità e l'importanza degli ospiti invitati, tra stelle dello spettacolo e grandi nomi della finanza, attirando ancora di più una clientela soprattutto di fascia alta.
Di fatto, il matrimonio Bezos–Sánchez è stato un “mega spot” gratuito per Venezia, paragonabile a una campagna pubblicitaria globale di altissimo valore. Rafforza il posizionamento della città tra le destinazioni più ambite per eventi privati di lusso e turismo d’élite.

San Giorgio a Venezia, dove si terrà la cerimonia
Ora si vedrà davvero se tutte le misure di sicurezza adottate funzioneranno, e se il matrimonio avrà o meno il grande impatto negativo temuto dai "No Bezos" oppure sarà limitato, come da volontà stessa degli organizzatori, l'agenzia londinese di wedding planning Lanza&Baucina, specializzata in organizzazione di eventi in laguna da quasi un quarto di secolo.
L'obiettivo dichiarato è quello di minimizzare l'impatto sulla città e sui suoi residenti, oltre che impiegare più possibile maestranze locali.