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Caro bollette: ecco gli interventi del Governo per combatterlo

Corsa contro il tempo per frenare l’impennata dei prezzi. Il Governo ha varato le nuove misure a sostegno di famiglie e imprese: quasi 8 miliardi di euro (5,8 per il caro bollette). Inserito anche l’azzeramento degli oneri generali con il taglio dell’Iva sul gas al 5% sia per usi civili e sia industriali. Decise 3 cessioni per il Superbonus 110%

di Martino Lorenzini
18 febbraio 2022 | 09:59
Dal Governo nuovi aiuti contro il caro energia Caro bollette: ecco i nuovi provvedimenti del Governo
Dal Governo nuovi aiuti contro il caro energia Caro bollette: ecco i nuovi provvedimenti del Governo

Caro bollette: ecco gli interventi del Governo per combatterlo

Corsa contro il tempo per frenare l’impennata dei prezzi. Il Governo ha varato le nuove misure a sostegno di famiglie e imprese: quasi 8 miliardi di euro (5,8 per il caro bollette). Inserito anche l’azzeramento degli oneri generali con il taglio dell’Iva sul gas al 5% sia per usi civili e sia industriali. Decise 3 cessioni per il Superbonus 110%

di Martino Lorenzini
18 febbraio 2022 | 09:59
 

Il tempo stringe, il caro energia si sta facendo sentire. Insieme all'inflazione, che è tornata a crescere e ha raggiunto livelli che non si vedevano da oltre 25 anni, sta generando un’impennata dei prezzi, accompagnato dal caro materie prime, che dall’inizio dell’anno sta mettendo in crisi imprese (fra queste bar, ristoranti, hotel, l'intero settore agricolo e del turismo) e famiglie. Per questo il Governo, dopo il primo intervento avvenuto qualche settimana, dove sono stati stanziati 5,5 miliardi (giudicati fin da subito insufficienti dalle imprese) è intervenuto nuovamente per evitare che famiglie e imprese vadano ulteriormente in crisi. Ha stanziato aiuti per 8 miliardi di euro e di questi 5,8 specifici per il caro bollette (il resto degli aiuti va anche al settore dell'automotive) e senza ricorrere allo scostamento di Bilancio. Destinati anche 400 milioni di euro per le spese Covid delle Regioni per far fronte alla quarta ondata e per l'aumento della bolletta energetica per le strutture sanitarie. In particolare per famiglie e imprese è stata prevista una replica delle misure emergenziali già previste nel primo trimestre, ovvero: azzeramento degli oneri generali, il taglio dell’Iva sul Gas al 5% sia per usi civili che industriali e potenziamento dei bonus. Novità anche per la questione Superbonus 110%, con lo sblocco del problema delle cessioni, fissate a 3 al massimo.

delle cessioni Caro bollette: ecco i nuovi provvedimenti del Governo

Il nuovo intervento del Governo contro il caro bollette

L’Italia ha bisogno immediato di energia a basso costo e per questo il Governo  si è riunito per varare una serie di provvedimenti atti a contrastare il caro bollette che sta mettendo in ginocchio le imprese e in difficoltà le famiglie. Per fare questo ha deciso di puntare sul rilancio della produzione nazionale di gas, accelerare sul processo di sburocratizzazione e di semplificazione per l’introduzione delle energie rinnovabili per favorire la pubblica amministrazione i privati e anche interventi sugli stoccaggi.

Gli aiuti a famiglie imprese, 5,8 miliardi per il secondo semstre

In particolare, per le famiglie e le imprese il Governo ha puntato a replicare le misure emergenziali già previste nel primo trimestre, ovvero l’azzeramento degli oneri generali per famiglie e piccole medie imprese, taglio dell’Iva sul gas al 5%, sia per usi civili e sia per usi industriali e potenziamento del bonus. Nel primo trimestre sono già state stanziate dal Governo risorse per 5,5 miliardi. Un primo intervento di 3,8 miliardi per le famiglie e altri 1,7 per sostenere il mondo delle imprese con l’azzeramento degli oneri di sistema per le utenze con potenza pari o superiore a 16,5 Kw. Per il secondo semestre, invece, gli aiuti raggiungono i 5,8 miliardi.

Azzeramento oneri sistema per 2° trimestre 2022

Per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, l'Arera, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, il Governo annulla, per il secondo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW. Gli oneri che derivano da questa disposizione ammontano a 3 miliardi di euro.

Riduzione Iva e oneri settore gas per oltre 1 miliardo

È stata decisa la riduzione dell’Iva e degli oneri generali nel settore del gas per un ammontare di oltre 1 miliardo di euro. Le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali, contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi ad aprile, maggio e giugno 2022, avranno un'aliquota Iva del 5 per cento. Qualora le somministrazioni del primo periodo siano contabilizzate sulla base di consumi stimati, l'aliquota Iva del 5 per cento si applica anche alla differenza derivante dagli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi riferibili, anche percentualmente, ai mesi di aprile, maggio e giugno 2022. Gli oneri derivanti da questa misura sono pari a 591,83 milioni di euro per il 2022.

Al fine di contenere per il secondo trimestre dell’anno 2022 gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore del gas naturale, l'Arera provvede a ridurre, per il medesimo trimestre, le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas fino a concorrenza dell'importo di 480 milioni di euro.

Rafforzato bonus sociale elettrico e gas con ulteriori 500 milioni 

Per il secondo trimestre dell’anno 2022 le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e ai clienti domestici in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale sono rideterminate dall'Arera, al fine di minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura, previsti per il secondo trimestre 2022, fino a concorrenza dell'importo di 500 milioni di euro. Tale importo è trasferito alla Csea entro il 31 maggio 2022.

Istituito il Fondo Rinnovabili Per le piccole medie imprese da 267 milioni di euro

Nella bozza del Governo si legge che è stato istituito Il Fondo Rinnovabili Pmi. Questi ha una dotazione pari a 267 milioni di euro.

L’erogazione dei contributi è affidata al Gestore dei servizi energetici Spa (Gse) entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, pubblica sul proprio sito istituzionale il bando per l’accesso ai contributi secondo una procedura a sportello. Le risorse sono assegnate ai progetti valutati positivamente secondo l’ordine cronologico di presentazione e fino a esaurimento dei fondi disponibili.

Semplificazioni per realizzare impianti a sonde geotermiche per edifici e ridurre ulteriormente i consumi

Sono state inserite delle semplificazioni per impianti a sonde geotermiche a circuito chiuso. In particolare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della disposizione, con decreto del ministro della Transizione ecologica sono stabilite le prescrizioni per la posa in opera degli impianti di produzione di calore da risorsa geotermica, ossia sonde geotermiche, destinati al riscaldamento e alla climatizzazione di edifici.

Con il decreto sono inoltre stati individuati i casi in cui si applica la procedura abilitativa semplificata, nonché i casi in cui l’installazione può essere considerata attività edilizia libera, a condizione che tali impianti abbiano una potenza inferiore a 2 MW e scambino solo energia termica con il terreno, utilizzando un fluido vettore che circola in apposite sonde geotermiche poste a contatto con il terreno, senza effettuare prelievi o immissione di fluidi nel sottosuolo.

Credito d'imposta per efficienza energetica in Regioni Sud

Destinato un contributo sotto forma di credito d'imposta per l’efficienza energetica nelle regioni del Sud alle imprese che effettuano investimenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia volti ad ottenere una migliore efficienza energetica ed a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, fino al 31 dicembre 2023 è attribuito un contributo sotto forma di credito d’imposta.

Contributo straordinario con credito imposta per imprese energivore

Arriva anche un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta per le imprese energivore. Alle aziende che hanno subìto un incremento del costo per KWh superiore al 30 per cento relativo al medesimo periodo dell'anno 2019, anche tenuto conto di eventuali contratti di fornitura di durata stipulati dall'impresa, è riconosciuto un contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito di imposta, pari al 20 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022. Gli oneri derivanti da questa misura agevolativa sono valutati in 700 milioni.

Credito imposta per imprese a forte consumo di gas naturale

Alle imprese a forte consumo di gas naturale è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto del gas naturale, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 15 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel primo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al medesimo trimestre, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-Gas) pubblicati dal Gestore del Mercati Energetici, abbia subito un incremento superiore al 30 % del corrispondente prezzo medio riferito al primo trimestre dell’anno 2019. Gli oneri derivanti dall'utilizzo della misura agevolativa sono valutati in 522,2 milioni di euro per l'anno 2022,

Gli incentivi per l’acquisto di automobili

Il Governo conferma di voler dare una continuità alle misure varate finora per risollevare l’industria automobilistica, in profonda crisi. È stato quindi istituito un fondo nello stato di previsione del ministero dello Sviluppo economico per l’anno 2022 e ciascuno degli anni dal 2023 al 2030». I finanziamenti ammontano a un miliardo all'anno per otto anni.

  

Il Governo punta sullo sfruttamento dei giacimenti interni di gas

Per aumentare la produzione di gas la volontà dell’Esecutivo è di arrivare a 4-5 miliardi di metri cubi a fronte degli attuali 3,2 miliardi. Per farlo vuole ottimizzare la produzione di energia attuale negli impianti previsti in Emilia Romagna e in Sicilia.

Il progetto di Coldiretti: puntare sul biogas

Coldiretti intanto ha diffuso, in occasione della grande mobilitazione che ha portato migliaia di agricoltori a scendere in piazza contro l'aumento dei costi delle materie prime, un'analisi che racconta di un progetto ambizioso: entro i prossimi dieci anni riuscire a produrre con gli impianti biogas, la cui alimentazione è garantita per almeno l'80% da reflui e materie di scarto provenienti da allevamenti e aziende agricole, il 10% del fabbisogno della rete gas nazionale, riuscendo così a ridurre la dipendenza italiana dai paesi esteri, spegnendo sul nascere anche i possibili rincari che, come sta accadendo in queste settimane, rischiano di mettere in ginocchio diversi settori. E in linea con il percorso tracciato da Coldiretti, è arrivata anche la conferma dell'inserimento all'interno del decreto Milleproroghe di un emendamento per gli incentivi alla realizzazione di nuovi impianti biogas di piccola taglia, vale a dire fino a 300 Kw.

Superbonus, possibile aumento sanzioni per frodi

Il Governo ha deciso molte novità anche sul fronte del Superbonus 110%. Si prevedono fino a un massimo di 3 cessioni del credito, ma solo in ambito finanziario o bancario. Il credito avrà un identificativo univoco. La prima cessione eventuale all'impresa è fuori da questi tre passaggi. Inoltre, potrebbero essere aumentate le sanzioni per frodi. Se il credito viene sequestrato e poi dissequestrato viene dato a un intermediario, proroga del termine di utilizzo corrispondente al sequestro non motivato. Il tecnico che produce asseverazioni false o con omissione di informazioni rilevanti sul progetto che beneficia dei bonus fiscali per l’edilizia oppure che attesta il falso sulla congruità delle spese rischia la reclusione da due a cinque anni, oltre a una multa da 50mila a 100mila euro. La pena è aumentata «se il fatto è commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri».

Viene quindi introdotto un codice che dovrà essere indicato «nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni, secondo le modalità previste dal provvedimento» che sarà disposto dall’Agenzia delle entrate. Le disposizioni entreranno in vigore dalle comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate a partire dal 1° maggio 2022.

 

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