Orio al Serio, record di passeggeri Entro l'anno si punta a 13 milioni

L’aeroporto di Orio al Serio, è proprio il caso di dirlo, vola. E il suo volo, per rimanere in tema, sembra addirittura essere solo in fase di decollo considerati i numeri attuali e le previsioni future

12 dicembre 2018 | 18:55
di Federico Biffignandi
Lo si è capito nel corso del resoconto fatto questa mattina in occasione di un incontro con la stampa negli uffici Sacbo al quale hanno partecipato il direttore generale Emilio Belingardi e il presidente Roberto Bruni.



Valutazioni sul 2018 e stime per il futuro hanno delle fondamenta - solide - comuni: i numeri. L’anno in corso dovrebbe chiudersi con 13 milioni di passeggeri in transito dallo scalo bergamasco e in vista c’è un masterplan che prevede 400 milioni di investimenti. Bocche cucite su quello che sarà Orio al Serio tra qualche anno, non perché non si vogliano scoprire le carte ma perché «prevedere quello che sarà la città e il mondo tra 10 anni è utopia» ha detto Belingardi.



Nell’immediato futuro però Orio al Serio godrà del nuovo piazzale Nord, che sarà inaugurato a giorni e che comporterà una massiccia riorganizzazione della zona cargo e una taxi way per favorire l’arrivo in aerostazione dalla pista.

L’amministratore delegato ha ribadito come la volontà del “Caravaggio” sia quella di «essere protagonisti. 42 cantieri tra 2018 e 2019, 64 milioni di investimenti divisi equamente sui due anni. Nel 2018 abbiamo dato lavoro a 566 fornitori, il 45% dei quali con sede a Bergamo, il 28% nelle altre provincie lombarde. L’aeroporto rappresenta l’8% del Pil della provincia».
Quanto al numero di passeggeri, più volte ribadito, va detto che si tratta di un record storico che brucia il precedente di 12.336.137 passeggeri trasportati.


Emilio Bellingardi

Il presidente Bruni si è concentrato invece su questioni più “politiche” come le alleanze con gli altri scali e il delicato tema dell’impatto ambientale che un aeroporto di tali dimensioni ha su una città come Bergamo.

Sulle alleanze Bruni è stato chiaro: «Abbiamo tenuto gli occhi aperti - ha detto - cercando di intervenire dove possibile, ma non ci sono mai state le condizioni per procedere a casua di ostacoli insormontabili. Penso a Montichiari con la Catullo (società che gestisce l’aeroporto di Verona) che non molla la presa».


Roberto Bruni

Sull’impatto ambientale, Bruni ha riferito dei continui contatti con le compagnie (Ryanair su tutte ma anche WizzAir) per portare a Bergamo i velivoli più all’avanguardia.

Pii la questione voli notturni: «Tutto quello che possiamo fare - ha spiegato Bruni - è lavorare sui voli schedulati per gli orari notturni, ma spesso si confondono questi con quelli che slittano per varie ragioni come scioperi o altre problematiche».

Per informazioni: www.milanbergamoairport.it

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