Le scuole chiuse “salvano” Gardaland: ora tutte le attrazioni sono aperte fino alle 23

Finora alcune giostre per carenza di personale erano state costrette a chiudere alle 19. Il parco veneto ha quindi assunto come stagionali decine di studenti in cerca di un impiego per l’estate

08 luglio 2022 | 13:02

Gli studenti delle superiori e quelli delle università salvano Gardaland da una stagione "azzoppata" dalla carenza di personale. Molti visitatori finora si erano infatti lamentati perché ben 13 attrazioni del noto Parco di divertimenti veneto a causa della mancanza di personale, chiudevano alle 19; anzitempo, quindi, rispetto alle 23, quando l’orario di chiusura festivo. L’azienda è quindi dovuta correre ai ripari reclutando decine di giovani come stagionali per sopperire alla mancanza di personale.

Gli studenti “salvano” Gardaland

L’allarme personale alla fine è rientrato. D’ora in avanti tutte le attrazioni di Gardaland, il parco di divertimenti conosciuto in tutta Italia, potranno rimanere aperte fino alle 23, orario in cui entra in vigore la chiusura estiva. Finora infatti il Parco aveva ricevuto parecchie rimostranze da parte dei visitatori, perché ben 13 attrazioni chiudevano anzitempo, alle 19, a causa della carenza di personale.

L’azienda ha quindi dovuto ricorrere a una massiccia campagna di assunzioni temporanee alla quale hanno risposto decine di ragazzi delle scuole superiori e delle università per sopperire alla drastica carenza di personale.

Abitualmente, nel grande parco di divertimenti ogni estate lavorano circa 800 stagionali e di norma chi fa l’operatore a servizio delle giostre riceve uno stipendio di circa 1.400 euro al mese, oltre agli straordinari. Soldi che possono fare comodo a un ragazzo per pagarsi le vacanze.

I sindacati chiedono anche un’indennità per il caldo

Quest’anno però, oltre alla carenza di personale, la struttura ha dovuto fronteggiare un’altra problematica legata al grande caldo che in questi mesi ha costretto molti lavoratori ad abbandonare il lavoro a causa delle condizioni climatiche. I sindacati stanno pensando di chiedere al Governo di istituire un’indennità legata ai cambiamenti climatici da proporre però a tutti i lavoratori che operano all’aperto nel settore del terziario.

 

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Alberto Lupini


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