«Pensavamo fosse l'assaggino, ma invece, era tutto lì. Alla fine, siamo rimasti con languorino». Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, noto come "Scateno" per la sua tendenza a sovvertire le convenzioni politiche, è giunto a Venezia per questioni legate alla sua attività politica con il partito meridionalista "Sud chiama Nord". Durante il pranzo, ha confermato la sua reputazione con un post che ha riportato sotto le luci della ribalta la polemica estiva del 2023 sugli scontrini: «Spaghetti al pomodoro a 30 euro, il conto totale 300 euro. E poi dicono che Taormina è costosa» ha scritto su Facebook.

Lo scontrino pubblicato su Facebook dal sindaco di Taormina
La risposta al sindaco di Taormina: «Venezia ha costi logistici più elevati rispetto al Sud Italia»
Ma la risposta del Comune di Venezia non si è fatta attendere. Quattro commensali, un ristorante non dichiarato nella zona turistica tra Rialto e San Marco, con una media di 75 euro a persona: prezzi che a Taormina sono considerati "normali". L'assessore veneziano al Turismo, infatti, Simone Venturini, ha difeso strenuamente la sua città, dichiarando: «È sempre una buona idea consultare i prezzi nel menu prima di ordinare al ristorante. La polemica sui prezzi sembra eccessiva. Inoltre, Venezia ha costi logistici più elevati rispetto al Sud Italia». In altre parole, prima di sedersi e ordinare, è essenziale considerare la fascia di prezzo in cui ci si trova nella città rinomata per la sua bellezza e i costi elevati.
Il sindaco di Taormina: «Alla fine qualcuno ha suggerito di andare a mangiare al McDonald's per saziarsi».
Il sindaco De Luca ha prontamente risposto al confronto affermando: «È vero che Taormina è costosa, ma a parità di prezzo, le porzioni sono notevolmente più generose». E poi, ha contestato specificamente gli spaghetti al pomodoro: «Erano fuori menu per uno dei commensali con gusti particolari e costavano trenta euro. «La spiegazione dell'assessore sui costi di Venezia non regge: si tratta solo di due spaghetti e un po' di pomodoro. Questo piatto costava più delle tre porzioni di rombo, che costavano 50 euro ciascuna». Il sindaco De Luca ha anche menzionato le due porzioni di risi e bisi con gamberetti di Mazara del Vallo, che erano indicate nel menu a 48 euro ciascuna: «Il rapporto qualità-prezzo c'è, ma il rapporto qualità-quantità no. Le porzioni erano davvero piccole, e alla fine qualcuno ha suggerito di andare a mangiare al McDonald's per saziarsi».