Da oggi stop a posate e piatti di plastica. Cambiano anche le regole sulla differenziata

A regolamentare la novità, un nuovo decreto che mette in atto una direttiva dell'Unione europea. I prodotti in plastica, tuttavia, non spariscono da oggi dagli scaffali perchè possono restarci fino a esaurimento scorte

14 gennaio 2022 | 11:49

Da oggi la plastica oxo-degradabile monouso non può più essere immessa in commercio. Addio dunque alle posate, alle cannucce, ai contenitori per alimenti, tappi, coperchi, bicchieri che tanto erano diffusi negli ultimi anni. Un passo verso la tanto agognata, forse esagerata, transizione ecologica che fa sul serio: multe da 25mila euro per chi non rispetta la legge, con punte a 50mila euro se il valore dei prodotti immessi sul mercato supera del 10% il fatturato dell'azienda.

 

Plastica ancora sugli scaffali fino ad esaurimento scorte

A regolamentare questa novità, il decreto legislativo 196/2021 che mette in atto una direttiva dell'Unione europea. I prodotti in plastica, tuttavia, non spariscono da oggi dagli scaffali perchè possono restarci fino ad esaurimento scorte. Anche se, ormai da tempo, trovare questi prodotti è assai complicato poichè l'aziende si sono già portate avanti nel non produrne più vista la scadenza.

 

Quale plastica verrà ancora commercializzata?

Non tutta la plastica, inoltre, sparirà perchè dal divieto sono esentati i prodotti realizzati in materiale biodegradabile e compostabile, certificato conforme allo standard europeo della norma UNI EN 13432 o UNI EN 14995 con percentuali di materia prima rinnovabile uguali o superiori al 40% e, dal 1° gennaio 2024, superiori almeno al 60%.

Ma a partire dal 3 luglio 2024, i contenitori per bevande con capacità fino a tre litri e imballaggi compositi di bevande i cui tappi e coperchi sono di plastica, potranno essere immessi sul mercato solo se i tappi e coperchi restano attaccati ai contenitori per la durata dell'uso.

A partire dal 2025, le bottiglie per bevande fabbricate con polietilene tereftalato come componente principale (le classiche PET) dovranno contenere almeno il 25% di plastica riciclata, calcolato come media per tutte le bottiglie Pet immesse sul mercato nazionale. A partire dal 2030 invece devono contenere almeno il 30% di plastica riciclata.

 

Infine, novità anche sulla raccolta differenziata. I consumatori potranno consultare su apposite etichette apposte sul prodotto per comprendere cosa cambierà e in qale misura i rifiuti si potranno smaltire.

 

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Alberto Lupini


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