Dopo le nostre pagelle per le 4 serate di avvicinamento alla finale, una sintesi dei giudizi sul Festival, anche in vista delle prossime edizioni che, ci auguriamo, superino l'effetto soporifero causato da una lunghezza eccessiva e ingiustificabile.
TOP: Il rock. Arrivano i Maneskin (voto 9) e serata dopo serata convincono tutti: sala stampa, televoto e giuria demoscopica. Alla fine battono Fedez e Michelin con il doppio dei voti del televoto; dato non banale dato che Chiara Ferragni ha scatenato tutti i suoi follower catapultando suo marito sul podio da un diciassettesimo posto di partenza a inizio serata. Insomma i Maneskin hanno iniziato questo Sanremo da pesci fuor d’acqua e l’hanno chiuso da vincitori totali.
FLOP: Sala stampa, giuria demoscopica e orchestra. (voto 4.5) Le classifiche degli “esperti” sono davvero un mistero di questo Sanremo. Nessuno vuole porsi come esperto assoluto di musica, ma la sensazione che certi posizionamenti siano davvero inspiegabili. L’ultimo posto dei Coma Cose alla fine della serata delle cover è quanto di più assurdo sia accaduto. Cerchiamo disperatamente delle spiegazioni dall’orchestra. Spinti forse eccessivamente dagli esperti Arisa e il duo Colapesce Dimartino: a nostro parere canzoni davvero deboli; il quarto posto di Musica Leggerissima è davvero eccessivo. Raccomandati.
TOP: Umberto Tozzi e Ornella Vanoni. I veri super ospiti di questa edizione sono stati loro. Nonostante la Vanoni da anni non perda occasione per finire su pagine di Trash, le sue canzoni sono davvero un pezzo di storia di questo paese. La sua eleganza nel cantato è davvero intramontabile nonostante l’età ormai abbia compromesso la qualità delle sue esibizioni. L’anno scorso accompagnando Alberto Urso nella serata cover non aveva fatto bella figura, quest’anno si prende la sua rivincita. Umberto Tozzi invece è un fuori classe internazionale che vanta nella sua discografia brani impressi nella memoria di grandi e piccini. All’una di notte ci sveglia e ci fa cantare con lui. Intramontabili. Voto 10.
FLOP: Lo spettacolo. Inutile dirlo questo Sanremo segnato dal Covid è stato noiosissimo. Solo la serata finale è stata poco più godibile. Decisamente troppo lungo: le prime 4 serate chiudono alle 2 di notte e la finale sfiora le 3 del mattino. Il vuoto dell’Ariston si fa sentire: a Fiorello (voto 6.5) manca tantissimo il pubblico con cui ama interagire. Con questo non vogliamo dire che Amadeus (voto 6) abbia floppato; fare questo festival è stata un’impresa ma per tanti motivi non ha funzionato del tutto. Anche i brani in gara in media non sono stati di grande qualità. Il prossimo anno avremo un nuovo direttore artistico. Alessandro Cattelan è l’indiziato numero uno.
E per concludere le posizioni dei 26 big al termine della 71ª edizione del Festival di Sanremo. La classifica come noto è il risultato della media tra le percentuali di voto ottenute nella serata finale (con le preferenze del pubblico con il televoto) e quelle ottenute nelle serate precedenti. Le tre canzoni che hanno ottenuto il punteggio più alto sono state votate nuovamente dalla giuria demoscopica, dalla sala stampa e del pubblico con il televoto.
- Maneskin Zitti e buoni
- Francesca Michielin / Fedez Chiamami per nome
- Ermal Meta Un milione di cose da dirti
- Colapesce / Dimartino Musica leggerissima
- Irama La genesi del tuo colore
- Willie Peyote Mai dire mai (La Locura)
- Annalisa Dieci
- Madame Voce
- Orietta Berti Quando ti sei innamorato
- Arisa Potevi fare di più
- La Rappresentante di Lista Amare
- Extraliscio feat. Davide Toffolo Bianca luce nera
- Lo Stato Sociale Combat Pop
- Noemi Glicine
- Malika Ayane Ti piaci così
- Fulminacci Santa Marinella
- Max Gazzè Il farmacista
- Fasma Parlami
- Gaia Cuore amaro
- Coma_Cose Fiamme negli occhi
- Ghemon Momento perfetto
- Francesco Renga Quando trovo te
- Gio Evan Arnica
- Bugo E invece si
- Aiello Ora
- Random Torno a te
Questa invece è la situazione a cui si era arrivati dopo le prime 4 serate: