Venezia, multa all'osteria dal conto salato Ascom rimborsa i clienti giapponesi

I vigili di Venezia hanno inflitto una multa salata, da 20mila euro, all’Osteria Da Luca dopo accertamenti effettuati in seguito alla denuncia depositata da turisti giapponesi che avevano pranzato lì solo pochi giorni fa

25 gennaio 2018 | 18:01
di Federico Biffignandi
Il motivo per cui i turisti si sono rivolti alle autorità è legato al conto del pasto: oltre 1.100 euro per aver consumato 4 bistecche e 1 frittura. Il motivo della multa invece è legato al fatto che la gestione, curata da una famiglia di origini cinesi, non ha emesso lo scontrino fiscale al momento del pagamento, ma solo quello derivante dalla “strisciata” della carta di credito effettuata dai clienti.



Le autorità hanno minuziosamente controllato tutto ciò che riguarda il locale tra conservazione dei cibi, esposizione delle tabelle merceologiche, regolarità della struttura rispetto alle norme sanitarie imposte per poter continuare a lavorare, eventuali abusivi edilizi, condizioni dei servizi destinati al pubblico e gli spazi usati dal personale che lavora nella trattoria. Non è stata tuttavia rilevata alcuna particolare irregolarità tale da prevedere la chiusura del locale. Si è salvata invece la Trattoria Casanova, che per due primi, un secondo grande e due bottiglie di acqua ha fatto pagare 315 euro ad altre tre studentesse giapponesi. Nessuna sanzione inflitta.

Il caos che si è creato a Venezia tuttavia, non certo il primo legato a questi motivi, ha generato problemi ad un locale omonimo a quello sanzionato ma che da Venezia dista oltre 10 chilometri: si trova a Carpenedo, si chiama Osteria da Luca, e sui social è stato erroneamente preso di mira da utenti distratti che l’hanno confuso con il locale incriminato. «Noi, qui a Carpenedo, non c'entriamo nulla», hanno seraficamente commentato i gestori innocenti.

In giornata è però arrivata una bella e inattesa notizia: l'Ascom di Venezia rimborserà i clienti "fregati": «Nello spirito di salvaguardare l’immagine di Venezia, in rispetto ai tanti commercianti che operano quotidianamente in maniera corretta con i propri clienti - annuncia il presidente di Ascom Venezia Roberto Magliocco - e per scusarci dell’inconveniente capitato a quel gruppo di giovani studenti giapponesi, che riteniamo essere un turismo di qualità, Confcommercio Ascom Venezia gli offre 1100 euro a rimborso del conto pagato in quel ristorante».

«Ma non solo, se dovessero accettare l’offerta dell’Ava, l’associazione albergatori, che li ospiterebbe due notti in albergo, Ascom Venezia gli offre attraverso i suoi associati - rincara Magliocco - anche un giro turistico in motoscafo o in gondola per allietare il soggiorno e farli tornare a casa con un buon ricordo della città».

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Alberto Lupini


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