Era una questione che ballava da tempo: i voucher scaduti per vacanze cancellate e quelli non rimborsati per il fallimento delle compagnie. Ora chi si trova in possesso di questi voucher ha tempo fino alle 12 del 31 dicembre 2021 per presentare allo Stato la domanda di indennizzo. Il Centro Europeo Consumatori Italia, però, avanza qualche perplessità sul fatto che il Fondo di garanzia riesca a soddisfare tutti. Nel mentre vediamo come e quando fare la domanda.

Arrivano i rimborsi dei voucher turistici
Fondo implementato. Ma sarà sufficiente?
Il Fondo, previsto dalla legge 77/2020 per indennizzare i titolari dei cosiddetti Covid-voucher non rimborsati, è stato implementato grazie a un decreto pubblicato nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento, che ridefinisce anche le modalità di accesso, entrerà in vigore il prossimo 30 novembre. Nei 30 giorni successivi, poi, il ministero del Turismo dovrà pubblicare sul proprio sito un avviso con i dettagli su come presentare la domanda di indennizzo.
Come ottenere il rimborso del voucher turistico
La domanda dovrà essere presentata esclusivamente in via telematica e dovrà contenere:
- l’atto che attesta il fallimento o lo stato di insolvenza dell’impresa;
- l’autocertificazione con dati del richiedente (data e luogo di nascita, cittadinanza, Paese di residenza, codice fiscale e se in possesso partita iva) che provi il mancato utilizzo del voucher;
- i voucher scaduti che sono stati emessi da compagnie turistiche e da vettori;
- la richiesta di rimborso che è stata loro inoltrata “decorsi diciotto mesi dall’emissione oppure decorsi dodici mesi dall’emissione per i voucher relativi ai contratti di trasporto aereo, ferroviario, marittimo, nelle acque interne o terrestre.”
Dopo la scadenza le richieste saranno valutate dalla Direzione generale della programmazione e delle politiche per il turismo e verranno erogati i rimborsi alle domande ritenute idonee.
Qualora le autocertificazioni dovessero risultare non veritiere, la direzione provvederà a revocare il pagamento e oltre al recupero dell’indennizzo pretenderà anche gli interessi.
Se non bastano le risorse, indennizzi ridotti
Come specificato nel decreto se le risorse stanziate non dovessero bastare, ai consumatori aventi diritto verranno erogati indennizzi in misura ridotta e proporzionale al totale dei rimborsi riconosciuti. Il Fondo «sarà sufficiente a soddisfare tutte le richieste? Probabilmente no - dice il Centro Europeo Consumatori Italia. Il Fondo per il 2021 è di un milione di euro, mentre i 5 milioni per l’anno 2020, inizialmente previsti, non sono più disponibili in quanto, come si legge nelle premesse del decreto, non impegnati entro la chiusura dell’esercizio finanziario 2020».