Diste, al secolo Vladimiro Di Stefano nasce nel lontano 1964 entrando così di diritto nella categoria generazionale dei boomer; milanese di nascita, giuliese ab uxore ama spacciarsi per caricaturista, disegnatore, umorista, cartoonist, vignettista, chef familiare, stipulante di contratti di trasporto, guidatore della domenica, …e quanto altro la coniuge, i figli, il cane e il gatto di casa, gli chiedono, all’occorrenza, di essere.
La carriera artistica del Diste, per la disperazione di mamma Angela, comincia nella tenera età imbrattando i muri di casa con i suoi coloratissimi murales domestici. La verve artistica continua a manifestarsi anche alle scuole elementari quando prova a barattare i suoi fantastici (a suo dire) disegni con le figurine calciatori, non riuscendo però mai a completare un album Panini, neppure quello della stagione calcistica 2022/23.
Alla scelta della scuola superiore, avendo saputo che all’artistico posano le modelle nude, cerca di iscriversi a questo corso di studi, optando però poi per una scuola dove non debba abbandonare la matita: l’istituto tecnico per geometri. All’epoca infatti i geometri non utilizzano AutoCAD, QGIS, Sketch UP… e diavolerie simili, ma solo riga, squadra e matita per l’appunto.
Disegna vignette satiriche per il quindicinale politico “Segrate oggi”. Oltre ad illustrare le copertine di molti libri pubblicati da una casa editrice abruzzese, millantando conoscenze di grafic design progetta e realizza loghi, marchi, locandine per eventi, esercizi commerciale, manifestazioni e associazioni di ogni genere.
Idea e cura per diversi anni il concorso di arte sacra su strada “I madonnari dell’Annunziata” che si svolge annualmente a Giulianova; collabora all’organizzazione di “Extemporamnia” il Festival dell’Arte estemporanea di Teramo per il quale progetta, oltre al logo, anche le copertine dei 4 cataloghi d’arte finora pubblicati.