Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 26 aprile 2024  | aggiornato alle 10:10 | 104804 articoli pubblicati

Spreco di acqua potabile Un italiano su due non se ne cura

Uno studio condotto dal sito In a Bottle in occasione della giornata mondiale dell'acqua prevista per il 22 marzo ha fatto il punto della situazione: il 52% degli italiani non si cura dei rubinetti che gocciolano, il 47% invece lascia scorrere l'acqua quando lava alimenti e stoviglie, il 32% usa elettrodomestici senza criterio.

20 marzo 2018 | 17:06
Spreco di acqua potabile 
Un italiano su due non se ne cura
Spreco di acqua potabile 
Un italiano su due non se ne cura

Spreco di acqua potabile Un italiano su due non se ne cura

Uno studio condotto dal sito In a Bottle in occasione della giornata mondiale dell'acqua prevista per il 22 marzo ha fatto il punto della situazione: il 52% degli italiani non si cura dei rubinetti che gocciolano, il 47% invece lascia scorrere l'acqua quando lava alimenti e stoviglie, il 32% usa elettrodomestici senza criterio.

20 marzo 2018 | 17:06
 

Uno studio condotto dal sito In a Bottle in occasione della giornata mondiale dell'acqua prevista per il 22 marzo ha fatto il punto della situazione: il 52% degli italiani non si cura dei rubinetti che gocciolano, il 47% invece lascia scorrere l'acqua quando lava alimenti e stoviglie, il 32% usa elettrodomestici senza criterio.

E come altro dato importante, il 49%, quindi circa un italiano su due, dimostra noncuranza riguardo lo spreco idrico.

(Spreco di acqua potabile Un italiano su due non se ne cura)

La giustificazione più frequente di fronte a questi numeri è "Non ci faccio caso" per il 39%. Ed ecco allora che il 41% degli uomini lascia aperto il rubinetto quando si rade, mentre il 23% delle donne lo fa quando lava i capelli.

Lo studio considera poi la quantità di acqua che viene sprecata in famiglia. «Se consideriamo che il consumo pro-capite di acqua potabile è di 425 litri al giorno negli Usa e 10 litri nel Madagascar - commenta Vito Felice Uricchio, direttore dell'Istituto di ricerca sulle acque (Irsa-Cnr) - ci sono margini per ridurre i consumi. La Commissione mondiale per l'acqua indica in 40 litri al giorno a persona la quantità minima per i bisogni essenziali. Con buone pratiche e tecnologie innovative si potrebbe passare dai 241 litri per abitante al giorno a circa la metà».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Onesti Group
ROS
Giordana Talamona
Fonte Margherita
Union Camere

Onesti Group
ROS
Giordana Talamona

Fonte Margherita
Siad
Fratelli Castellan