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Il leggendario editto della purezza sopravvissuto per quasi 5 secoli

Il Reinheitsgebot, promulgato da Guglielmo IV nel 1516, regola la produzione e vendita della birra in Baviera. Si ritiene che si tratti della più antica e longeva regolamentazione nel settore igienico-alimentare

di Enrico Rota
Presidente Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca
 
12 marzo 2016 | 16:29

Il leggendario editto della purezza sopravvissuto per quasi 5 secoli

Il Reinheitsgebot, promulgato da Guglielmo IV nel 1516, regola la produzione e vendita della birra in Baviera. Si ritiene che si tratti della più antica e longeva regolamentazione nel settore igienico-alimentare

di Enrico Rota
Presidente Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca
12 marzo 2016 | 16:29
 

Il leggendario “Reinheitsgebot” (editto della purezza) del 1516 dà una codifica definitiva alla birra. L’editto obbliga il birraio ad utilizzare solo acqua, malto d’orzo e luppolo (e lievito, naturalmente). Una curiosità: pochi sanno che in realtà Guglielmo IV di Baviera emanò questo decreto (che doveva essere temporaneo) per impedire solo per quell’anno l’impiego del frumento, che aveva dovuto patire un raccolto disastroso.



Qui di seguito la traduzione del Reinheitsgebot, emanato dal Duca di Baviera Guglielmo IV il 23 aprile del 1516.


Come la birra deve essere prodotta e servita in estate e in inverno nella regione. Con questa ordinanza, noi decretiamo e proclamiamo, secondo l’Autorità della nostra provincia, che d’ora in avanti nel Ducato di Baviera, dalla campagna alle città e nei posti di mercato, sia applicata la seguente legge: dal giorno di San Michele (29 settembre) al giorno di San Giorgio (23 aprile) il prezzo per una misura (Mass) o una testa (Kopf) di birra non deve superare un Pfenning e dal giorno di San Giorgio al giorno di San Michele il prezzo per un Mass non deve superare i due Pfenning e quello per un Kopf i tre talleri (Heller). La violazione di questo decreto sarà punita così come sotto descritto. Chiunque può produrre birra oltre alla Marzen, ma è vietato venderla per più di un Pfenning per Mass. Inoltre, noi specialmente desideriamo che da questo momento in poi e dovunque niente deve essere usato od addizionato per produrre birra che non sia orzo, luppolo ed acqua. Chiunque intenzionalmente disubbidisca a questo decreto sarà severamente punito dalla corte che ha giurisprudenza su di lui e gli verranno confiscati i barili di birra. Ogni qualvolta un locandiere acquisti birra al prescritto prezzo da qualche birreria, gli è permesso rivenderla ai contadini per un Heller in più al Mass o al Kopf di quanto menzionato sopra.


A quel tempo la natura dei lieviti era sconosciuta e, quando venne scoperta e capita, si aggiunse il lievito al canone della Reinheitsgebot. Similmente, anche “orzo” venne successivamente sostituito da “malto d’orzo” e forzatamente “malto di frumento”: spezie e frutta sono categoricamente escluse.

La legge sulla purezza ha “prevalso” in Germania per 476 anni, sino al 1992, anno dell’unificazione economica-commerciale europea, con la quale l’Europa costrinse la Germania ad adeguarsi alle normative comunitarie, che imposero l’import di qualsiasi tipo di birra.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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