Dalla Manovra di Bilancio in discussione in Parlamento, arrivano due buone notizie per il settore brassicolo italiano: il taglio di un centesimo dell'accisa sulla birra e quello del 40% dell'accisa per i micro-birrifici.
I provvedimenti sono contenuti in un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio della Camera, che prevede che dal 2019 l’accisa sia non più a 3 euro, ma a 2,99 euro ad ettolitro. Lo stesso emendamento ha tagliato anche l’accisa per le aziende che hanno una produzione fino a 10mila ettolitri, come i birrifici artigianali. Si tratta di un sostegno importante per il settore, che nel 2017 ha visto aumentare del 7,5% rispetto all'anno precedente la produzione di birra (15,6 milioni di ettolitri) nonché le esportazioni che hanno raggiunto 2,7 milioni di ettolitri, in crescita del 7,9% rispetto al 2016.
Per
Alfredo Pratolongo, vicepresidente di
AssoBirra, l'emendamento firmato dalla presidente Barbara Saltamartini (Lega) e dal deputato Chiara Gagnarli (M5S), «è una sana boccata d'ossigeno per l'intero comparto birra. Si tratta - ha detto - di una significativa diminuzione della pressione fiscale per l'intero settore, che va oltre il valore economico, dando fiducia. Una tassazione molto alta, infatti, mette a rischio la competitività di centinaia di imprese che investono e che intendono inserirsi nei mercati internazionali. Rinnovo il mio sentito ringraziamento alle parlamentari che hanno rappresentato le nostre istanze presso le Istituzioni e a tutte le forze politiche che hanno dimostrato la loro sensibilità verso il settore».
Alfredo Pratolongo