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B94 racconta il territorio Birra artigianale salentina

A Lecce, nel 2008, passione, ricerca e amore per il territorio danno vita al birrificio B94. Un progetto pionieristico che nasce dall'attenzione alla selezione dei migliori ingredienti e al processo produttivo.

di Giovanni Angelucci
 
19 marzo 2020 | 12:07

B94 racconta il territorio Birra artigianale salentina

A Lecce, nel 2008, passione, ricerca e amore per il territorio danno vita al birrificio B94. Un progetto pionieristico che nasce dall'attenzione alla selezione dei migliori ingredienti e al processo produttivo.

di Giovanni Angelucci
19 marzo 2020 | 12:07
 

«Il nome B94 riporta l’anno in cui ho iniziato la produzione casalinga (1994) - racconta Raffaele Longo - il mio percorso è stato un po’ quello classico dell’homebrewer sognatore e romantico, cioè da amante del mondo birra che della passione ha fatto un’attività, giunta ora al 12° anno di vita (dal 2014 siamo una Srl con tre dipendenti compreso il sottoscritto)». La filosofia produttiva rispecchia l’approccio di imprenditore che non presta il fianco alle mode e tendenze del momento e che porta avanti progetti da sviluppare e sostenere a piccoli passi, o meglio con i passi lunghi proporzionati alle proprie gambe.

Raffaele Longo - B94 racconta il territorio Birra artigianale salentina

Raffaele Longo

B94 nasce professionalmente nel 2008 producendo presso terzi (una delle prime “reali” beerfirm) e acquista il primo impianto usato elettrico alimentato ad olio diatermico a due tini da 5 hl nel 2010, sostituito nel 2015 con una nuova sala cottura a tre tini da 20 hl alimentata a vapore, con conseguente dimensionamento della cantina che passava quindi da 60 hl a 210 hl. Oggi si sta avviando un nuovo progetto con l’annessione all’attuale stabilimento di ulteriori 200 mq per rifunzionalizzare gli spazi produttivi in funzione sia di un miglioramento dell’efficienza produttiva che in previsione di un piccolo ulteriore ampliamento della cantina da completarsi nel 2021. Si è passati da una produzione del primo anno di 70 hl a quella dello scorso anno di 1.200 hl tra fusti e bottiglie (circa 150mila).

Oggi la gamma conta 15 birre che spaziano su più fronti stilistici, dalle tipologie di scuola belga a quelle inglesi o filo tedesche o ancora di scuola anglo-americana; in origine le tipologie erano tre (Dellacava stile blanche, Terrarossa stile extra special bitter e Porteresa stile robust porter), nel tempo si sono aggiunte tante altre tipologie per soddisfare le differenti preferenze dei consumatori. La gran parte è stata concepita per servire la ristorazione e quindi per essere consumata a tavola.

«Le birre che ci hanno permesso di farci conoscere - precisa Raffaele - sono state la November Ray per la sua facilità di beva e semplicità, per cui una birra che ha fatto da staffetta per i nostri consumatori che passavano dalle birre industriali a quelle artigianali, considerando anche il fatto che sul territorio siamo stati i primi ad affacciarci sul mercato della birra artigianale; la Terrarossa (che ha ricevuto vari riconoscimenti in competizioni nazionali ed estere) per essere stata la nostra prima birra a distinguersi per le sue note maltate e luppolate conservando tuttavia una bassa gradazione alcolica e allontanandosi dalle classiche ambrate industriali dolciastre ed esageratamente alcoliche; e la Malagrika legata al territorio poiché prodotta con aggiunta di confettura di mela cotogna locale, quindi una fruit beer».

Il birrificio è particolarmente legato al territorio non solo commercialmente ma anche e soprattutto per aver creato una gamma di prodotti che raccontano il territorio nelle birre come quelle della famiglia Family Roots.

Per informazioni: www.birrificiob94.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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