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Trattoria Ai Cascinari, cucina palermitana frutto di mezzo secolo di storia

Alla Trattoria Ai Cascinari il menu cambia ogni giorno e propone 5 o 6 primi, 3 o 4 piatti di pesce e altrettanti di carne, della tradizione palermitana, come il bruciuluni, il baccalà sfincione o il tonno ammuttunato

di Claudio Riolo
 
06 settembre 2015 | 11:22

Trattoria Ai Cascinari, cucina palermitana frutto di mezzo secolo di storia

Alla Trattoria Ai Cascinari il menu cambia ogni giorno e propone 5 o 6 primi, 3 o 4 piatti di pesce e altrettanti di carne, della tradizione palermitana, come il bruciuluni, il baccalà sfincione o il tonno ammuttunato

di Claudio Riolo
06 settembre 2015 | 11:22
 

Storica trattoria nel popoloso quartiere alle spalle della Cattedrale. Dall’ingresso con cucina a vista, varie sale si susseguono attorno al baglietto; ambiente rustico con tavoli e sedie classiche, tovaglie blu, mattoni e travi. I fratelli Riccobono - Vito (nella foto, a destra) geometra in cucina e Piero (nella foto, a sinistra) ragioniere in sala - e i collaboratori sono affabili e professionali. La saporita cucina palermitana, accompagnata da ottimi vini, rimanda ai sapori di casa, con il vantaggio di prezzi modici. Il menu cambia ogni giorno, propone 5 o 6 primi, 3 o 4 piatti di pesce e altrettanti di carne.

da sinistra: Piero e Vito Riccobono

Segnalo il pesce azzurro, il baccalà, numerosi piatti di verdura e carne, gli spiedini, la pasta fresca all’uovo o senza; il tonno con melanzane e mentuccia, le polpettine di melanzane. Tra le invenzioni di Vito, la liparota cioè pasta fresca a mezze maniche o fettuccine di semola con pomodori, acciuga, capperi, melanzane fritte, caciocavallo e olio extra vergine. Tra i piatti della tradizione il bruciuluni o falso magro a base di vitello ripieno di uovo sodo, salumi, formaggio e servito con piselli al sugo; il baccalà sfincione; i carciofi attuppati e ripieni d’uovo; le polpette di melanzane con pomodoro e basilico; il tonno ammuttunato farcito con caciocavallo, mentuccia, sale e pepe. Tra i dolci, la cassata al forno, i sorbetti di frutta.

Merita raccontare un po’ di storia. Papà Michele Riccobono nel 1949 comprò una taverna nel degradato quartiere Cortile Cascino. In accompagnamento al vino sfuso bastava un piatto di minestrone o uova sode. Sulla porta passavano le carrettelle con i cibi di strada: meusa o milza, frittola, il musso del porco; in genere erano interiora degli animali destinati agli ebrei che macellavano gli animali. Si giocava al tocco. Vito e Piero, che già aiutavano papà e mamma, nel 1994 aprirono la prima sala e con il tempo la seconda.

Vito consulta libri di cucina, ma segue di più la tradizione orale e si fa raccontare dagli anziani le tradizioni; così nasce la cucina della trattoria, pur alleggerita dalla sua sensibilità. Piero racconta i piatti agli ospiti con passione e simpatia. Alle pareti della trattoria, le foto ricordano la storia del quartiere; nell’ultima si vede Danilo Dolci, difensore dei diseredati, attraversare sorridente il quartiere con un giovane Vittorio Gasmann. In carta più di 50 vini con etichette di tutte le regioni, soprattutto siciliane. 2 piatti senza vino, € 17,00. Chiuso lunedì; aperto alla sera di mercoledì, giovedì, venerdì, sabato. Martedì e domenica è aperto a pranzo.


Trattoria Ai Cascinari
Via d’Ossuna 43/45 - 90138 Palermo
Tel 091 6519 804 / 388 181 12368 - Fax 091 652 6212
vitoriccobono@libero.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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