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Trattoria Monti, delizie marchigiane alla conquista del mondo

Una cucina di casa, genuina e saporita senza eccessi, quella della Trattoria Monti di Roma. Tra i piatti della tradizione marchigiana, il coniglio in porchetta con il pungente finocchio selvatico o il pollo in potacchio

di Claudio Riolo
 
02 gennaio 2016 | 11:26

Trattoria Monti, delizie marchigiane alla conquista del mondo

Una cucina di casa, genuina e saporita senza eccessi, quella della Trattoria Monti di Roma. Tra i piatti della tradizione marchigiana, il coniglio in porchetta con il pungente finocchio selvatico o il pollo in potacchio

di Claudio Riolo
02 gennaio 2016 | 11:26
 

I marchigiani a Roma sono numerosi, è facile trovarne ai tavoli dei ristoranti e nelle cucine come in questa trattoria semplice e curata. La Trattoria Monti esiste dal 1972 nel quartiere Monti, a due passi da piazza Vittorio ed è frequentata da gastronomi di tutto il mondo. La signora Franca Camerucci, cuoca e proprietaria, è di Staffolo, borgo collinare fra i Castelli di Jesi, patria del miglior Verdicchio; i figli Daniele ed Enrico, sommelier, presidiano la sala.

da sinistra: Franca, Daniele ed Enrico Camerucci
Nella foto, da sinistra: Franca, Daniele ed Enrico Camerucci

Fin dall’ingresso si avverte l’atmosfera familiare, tra le pareti chiare, i tavoli ben apparecchiati, la cucina a vista, i quadri e le foto alle pareti, le bottiglie esposte nello scaffale, qualche vassoio di squisitezze di stagione; tanto nitore e ordine che ben si accompagnano alla gentilezza dei proprietari. La cucina è di casa, genuina e saporita senza eccessi o mode passeggere. Il menu propone otto primi, 15 secondi anche di pesce e cambia secondo stagione; qui ne segnalo alcuni della stagione autunnale.

Tra gli antipasti il tortino di zucchine in salsa di carote e le olive ripiene alla anconetana. Tra i primi: tagliolini con alici, pecorino di fossa e uva sultanina; tagliatelle con il ragù marchigiano, rigaglie di pollo e pomodoro; mezze maniche con pecorino di fossa, salsicce e pepe nero; semplice e stupefacente a un tempo il tortello al rosso d’uovo. Tra i secondi: il cervello d’abbacchio fritto con zucchine; il coniglio ripieno tartufato con patate arrosto; il baccalà all’amatriciana; la sella di agnello con salsa al mosto cotto: le cotolette d’abbacchio fritte.

Chi volesse conoscere i piatti di più stretta tradizione marchigiana, trova il coniglio in porchetta con il pungente finocchio selvatico, il pollo in potacchio; alla domenica si portano in tavola i vincisgrassi di sottile sfoglia farcita e cotta al forno. Il menu del vegetariano propone il tortino di radicchio con salsa di asiago; lo sformato di cipolle rosse con salsa al gorgonzola; il tortino di parmigiano. Tra i dolci, tortino di mele e torta di pere caramellate con crema inglese. Bella carta dei vini con 150 etichette; Enrico, privilegia le piccole aziende marchigiane, in particolare 15 tipi di Verdicchio; alcuni si assaggiano anche al calice.

Buona proposta dalle regioni più significative e segnalo la Sicilia che condivide Federico II con Jesi: Nero D’Avola Feudo Disisa di Monreale e Terzavia Metodo Classico De Bartoli, contrada Samperi a Marsala. Tra gli altri Spumanti segnalo il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, Franciacorta, Spumante da Verdicchio; Champagne. Chiuso domenica sera e tutto lunedì.


Trattoria Monti
Via San Vito 13/a - 00185 Roma
Tel - Fax 06 446 6573
enrico.camerucci@libero.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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