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Ruth’s, tradizione e cultura dell’antica cucina ebraica

di Claudio Riolo
 
24 dicembre 2017 | 17:48

Ruth’s, tradizione e cultura dell’antica cucina ebraica

di Claudio Riolo
24 dicembre 2017 | 17:48
 

Ecco una proposta per una serata diversa, un ambiente familiare e inusuale per gustare la cucina ebraica ricca di fascino. Siamo nell’elegante quartiere ricostruito in occasione di Firenze Capitale dell’Italia Unita.

A due passi dalla casa in piazza Massimo d’Azeglio dove abitò Pellegrino Artusi nel periodo fiorentino. La sala è accogliente e raccolta, anche un po’ romantica, con grandi finestre che s’affacciano sulla tranquilla strada, tavolini e seggiole di legno, un bancone e la cucina in vista. Il gestore Tomàs Simcha Jelinek mantiene le tradizioni e la cultura della sua terra e ci tiene a ricordare la sua attività di burattinaio.

(Ruth’s, tradizione e cultura dell’antica cucina ebraica)
Tomàs Simcha Jelinek

Il menu, a base di cibi naturali, si fonda sulle tradizionali ricette ebraiche e segue rigorosamente i precetti kasher anche nella buona selezione di vini. La cucina ebraica è stata codificata nella tradizione culturale e religiosa, quindi è curata e sperimentata, ideale per gustare piatti con ortaggi, legumi, pesce. Allettante menu con antipasti quali caponata alla giudea, melanzane a scapece, hummus (crema di ceci), vari tipi di pasta scelti giornalmente, fresche insalate, pizza ai quattro formaggi. Tra i secondi il piatto del giorno, i falafel (polpettine di ceci fritte), il cuscus vegetale, involtini al formaggio. Pesce con la spirale di salmone, il persico in salsa piccante, il piatto Ruth’s di pesce. Affermata tradizione di dolci: cheesecake, torta al cioccolato, kissel, blintzes, streusel (briciole) di mele, halva (sorta di torrone). Servizio d’asporto, rinfreschi per Kiddushim, Bar mitzva, matrimoni, feste di laurea, pranzi. Servizio catering per congressi, matrimoni, riunioni.

La cucina ebraica cura in modo particolare la qualità degli alimenti e la perfezione delle ricette. Anni fa la gastronoma Chiara Sereni, in un divertente libretto, raccomandava l’accurata preparazione dei carciofi alla giudia: bagno al limone e frittura nell’olio extravergine.

Nel ristorante sono ammessi i piccoli animali. I posti sono meno di 40. Aperto dalla domenica al giovedì, a pranzo dalle 12.30 alle 14.30, a cena dalla 19.30 alle 22. Venerdì aperto solo a pranzo, sabato aperto a cena, chiuso nelle festività ebraiche.

Ruth’s Ambasciatore dell’Arte suggerisce la visita all’adiacente Sinagoga. La costruzione del 1882 è un esempio significativo di tempio monumentale. Ispirata alla chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli, prototipo dell’architettura bizantina con effetti moreschi.

Per informazioni: www.kosheruth.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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