Dopo una vita nella ristorazione, passata a dare il miglior servizio e sempre seguendo l’evoluzione dei gusti e adeguandovi l’offerta, Stefano e Mauro Delli Ficorelli hanno deciso di ricominciare da capo con un nuovo locale unendo le tre realtà preesistenti e attigue: il “Ricomincio da tre”, Ia bisteccheria “I Vitelloni” e la pescheria “La Tellina”. E non perché non regalassero soddisfazioni, dagli anni ‘90 punto di riferimento della migliore ristorazione capitolina.
È quando si raggiunge il top che si vuole andare oltre e così i fratelli, forti di un’esperienza consolidata, decisero che era il momento di cambiare, di raggiungere nuovi obiettivi. Ora “I Vitelloni” - il nome felliniano è l’unica cosa rimasta della vecchia gestione - è un mega locale di Roma da 700 mq articolati su due livelli e collegati da scale e camminamenti in cui dominano ferro, legno e mattoni di recupero.
Perché quest’impresa colossale e impegnativa, affidata ai migliori professionisti del settore, da Costa Group per il restyling e l’arredo e Repubblica Gastronomica per il brand identity? «L’abbiamo fatto per noi», dice semplicemente Stefano, mostrandoci con orgoglio la brigata di cucina che si agita dietro la vasta cucina a vista con forno e griglia, il gigantesco frigo in cui stazionano costate e fiorentine di angus, chianine, piemontesi e danesi, la salumeria con pregiati prosciutti italiani e spagnoli e il campionario di formaggi d’autore.
Qualità assoluta, ricerca del meglio e accoglienza sono alla base della proposta all day long che risponde in pieno alle nuove esigenze del fuori casa. Il ristorante pizzeria è un tutt’uno con il bar, attraverso collegamenti esterni ed interni, in cui è divertente sostare per leggere aforismi sul cibo, ammirare un centinaio di caricature dei protagonisti di Cinecittà, una gigantografia della bella pizzaiola Sophia che gusta un gelato e soprattutto la scritta luminosa, "Gusta la vita" che funge da logo.
Alessandro Bianchi, al centro, con parte dello staff
L'apertura è dalla colazione a mezzanotte, sia per un caffè e un dolce - tutti fatti in casa come il pane - che per una pasta espressa, una pizza o una grigliata anche nelle ore non canoniche dei pasti. Target e gusti trasversali qui sono sempre ben accolti, con la garanzia di una ricerca quasi maniacale della qualità. Al bar, in cucina e in sala personale garbato e disponibile. Sono tutti giovani, scelti da Stefano più a fiuto che spulciando i curricula. Il timone della cucina è affidato ad uno chef di talento,
Alessandro Bianchi, abile nel gestire la tradizione e avvalendosi delle più moderne tecnologie per garantire il rispetto delle materie prime.
La giornata prende il via alle 5.30 del mattino con una ricca colazione a base di estratti di frutta, lieviti e dolci sfornati a ritmo continuo. Il caffè è una miscela di una torrefazione artigianale. A pranzo si può optare per un ricco buffet o scegliere à la carte. Vasta offerta anche nel pomeriggio con la caffetteria, tè e infusi, cioccolate e centrifughe di frutta fresca da consumare in completo relax. Punto di forza è l’aperitivo, dalle 17.00 alle 21.00 con un buffet abbinato ai cocktail realizzati dal bartender Rodrigo Pineda Romero. Da provare il Japanese Tea (London Dry Gin, tè matcha, succo di mandarino, succo di lime e zucchero) e La Dogana (Whiskey, sciroppo di zafferano, basilico e peperoncino, lime, albume e bitter orange). Ci solo anche sushi e taglieri di salumi e formaggi della selezione maison. Le carni sono cotte alla brace su legno di quercia e leccio come i Burger di Pollo, Manzo, Angus, Chianina e Seitan, regular o king size.
Disponibili a tutte le ore anche la Ricotta di bufala infornata al tè nero con cime di rapa e perle di carote caramellate, la Tartare di gamberi rossi con calamari, sedano croccante e bisque di gamberi, i Tonnarelli cacio e pepe ai frutti di mare, i Bucatini alla amatriciana gli Gnocchi al sugo di cernia e la sua pancetta e la Zuppa di ceci e roveja con pancia di maiale cotta a bassa temperatura.
Passando ai secondi, da provare la Trilogia di baccalà e il Petto di vitello alla Fornara. Specialità da dessert sono la Torta I Vitelloni con fondente e arancia e il Maritozzo con uvetta e panna con salsa allo zibibbo. Interessante la carta delle pizze, anche con farina integrale. Oltre alle classiche ci sono la Magna Grecia con funghi e salsiccia di Norcia, la Ricomincio da Tre (omaggio al vecchio locale) con pachino, bufala e basilico, I Vitelloni con misticanza, pesce spada al pimento e la Pazza Gioia con mozzarella, crema al tartufo e porcini. Un forno e una cucina sono esclusivamente riservati alla realizzazione di piatti per celiaci. Carta dei vini curata dall’Enoteca Rocchi con 150 etichette nazionali e non solo, ottime bollicine e birre. Prezzi accettabilissimi: Uno scontrino medio difficilmente supera i 25-30 euro.
Per informazioni:
www.ivitelloni.it