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La tradizione rivive con successo alla Trattoria Bottiglieria Da Pino

di Claudio Riolo
 
03 febbraio 2018 | 13:07

La tradizione rivive con successo alla Trattoria Bottiglieria Da Pino

di Claudio Riolo
03 febbraio 2018 | 13:07
 

La trattoria bottiglieria Da Pino si distingue per essere aperta solo a pranzo e chiusa nei festivi; si rivolge quindi al “bisogno di sopravvivenza”. La cucina è comunque ottima, di stagione, tradizionale, sana.

Il locale è storico, a San Babila, in centro; tre vetrine, all’ingresso un bancone monumentale ingentilito dalla boiserie foderata con bottiglie e bicchieri. Rinnovato con buon gusto, ha pareti color rosso pompeiano, soffitti con travi a vista, quadri, qualche tavolo e seggiole di legno tipiche del ’900. A lato del banco un corridoio conduce alla sala più grande, affollata e gremita. L’accesso è controllato all’ingresso e il deflusso è rapido per favorire gli avventori in pausa pranzo.

Marco e Mauro Ferri (La tradizione rivive con successo alla Trattoria Bottiglieria Da Pino)
Marco e Mauro Ferri

Il locale esiste da tempo immemorabile e nel 1968 arrivarono Pino e Pina; da qualche anno ci accolgono i figli Marco e Mauro Ferri. Quest’ultimo si occupa della spesa, con impegno rigoroso. Due volte alla settimana sceglie le carni da un macellaio di Bascapé, nella fascia di confine tra il Pavese e Milano. Acquista la mezzena, il roast beef senza venature e il bollito di manzo, tra le specialità della casa.

Le ricette della tradizione di famiglia rispecchiano la cucina popolare milanese. Buona cura nella scelta dei cibi e nella realizzazione dei piatti; per esempio, sulla pastasciutta solo sughi freschi, ragù o salsa di pomodoro; il risotto si prepara con brodo di manzo e gallina. Dalla semplicità nasce una cucina tradizionale di ottima qualità, i frequentatori sono abituati, gli avventori occasionali trovano una inaspettata sorpresa. Si aggiunga la bonomia dei fratelli proprietari e la loro dedizione per i clienti. Si può scegliere tra un menu a prezzo fisso da 16 euro con primo, secondo, contorno, acqua e vino. I piatti in carta cambiano tutti i giorni, non ci si può annoiare.

Marco è appassionato di vini e propone un’ottima selezione nazionale con ampia presenza di nomi noti; anche tre vini al bicchiere. Si può comprare una bottiglia e gustare qualche buon calice. Chi non ama bevande alcoliche sorseggia un delicato centrifugato con arancia, mela, carota, pera, pompelmo, kiwi, secondo gusto e stagione. Aperta dalle 12 alle 15 da lunedì a sabato; chiusa a cena e la domenica. Ambasciatore delle Arti: i fratelli Ferri consigliano la visita a Villa Necchi Campiglio, via Mozart 14, donata al Fai. Atmosfera anni ’30 e capolavori d’arte.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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