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Ferramenta D’Arpa Vino e cocktail in un clima ottocentesco

di Claudio Riolo
 
09 febbraio 2019 | 15:22

Ferramenta D’Arpa Vino e cocktail in un clima ottocentesco

di Claudio Riolo
09 febbraio 2019 | 15:22
 

A fine ‘800 esisteva nel palazzo dei Principi di Pantelleria il negozio di ferramenta della famiglia D’Arpa. Ogni sorta di viteria era raccolta in centinaia di cassettini e scaffali al piano, nelle cantine e solai.

Tra vetrine e bancone ad angolo i fratelli D’Arpa invitavano alle chiacchiere. Capitava di pensare: “Ci starebbe bene un bicchierino”. E il momento è arrivato: dopo una chiusura per lavori la saracinesca si è rialzata a settembre 2018 con Luca D’Arpa e il socio Marcello Leone, jazzista e addetto alle pierre. L’insegna non è cambiata, sempre ferramenta, e sorge a Palermo, in piazza Giovanni Meli.

(Ferramenta D’Arpa Vino e cocktail in un clima ottocentesco)

I cassettini originari, le pareti di pietra tufo di Aspra, gli alti soffitti coronati da travi, il pavimento in marmo Billiemi, le marmettine ottagonali e le maioliche compongono tre salette arredate con essenziali tavoli di legno. L’american bar è affidato al bartender Alessio Gioia, per una ventina di cocktail curati, classici e otto proposte della casa cui concorrono 23 tipi di gin, liquori, frutta, essenze e una gran passione per i distillati particolari e gli sciroppi con frutta di sua mano.

Luca D'Arpa, Alessio Gioia e Francesco di Leonardo (Ferramenta D’Arpa Vino e cocktail in un clima ottocentesco)
Luca D'Arpa, Alessio Gioia e Francesco di Leonardo

Hanno i nomi del ferramenta, come madrevite, giramaschi, antiruggine solo per citarne alcuni e sono morbidi, bevibilissimi. Si accompagnano al menu giornaliero secondo l’estro di Luca e dei cuochi: taglieri di campagna con salumi e formaggi dop, marinati di gambero e pesce spada, vegetariani grigliati, in pastella, su crostini. Il piatto ferramenta con patate fresche fritte, panelline, salsiccia. Si continua con pesce arrosto, in carpione; involtini o costata o tagliata alla siciliana.

(Ferramenta D’Arpa Vino e cocktail in un clima ottocentesco)

Francesco Di Leonardo, sommelier Ais, presenta un’approfondita carta dei vini con 110 vini siciliani, trentini, piemontesi, toscani e francesi. Consiglia i vini naturali dei figli di Marco De Bartoli oltre a Calabretta, tra i migliori dell’Etna. Quasi tutto si beve anche a bicchiere. I prezzi sono adeguati a una proposta genuina e di alta qualità, i fornitori sono artigiani, agricoltori e pescandoli, garanti delle specialità. Aperto dalle 18.30 a notte. Chiuso lunedì.

Ambasciatore delle Arti: Luca e Marcello suggeriscono di visitare il settecentesco Calendario Liturgico perpetuo all’interno del convento domenicano.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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