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“Tu chiamale se vuoi emozioni”… di gusto: ecco il menu de La Rei Natura

Il ristorante, 2 stelle Michelin, Il Boscareto a Serralunga d’Alba è guidato da Michelangelo Mammoliti. Da provare il menu Emozioni di otto portate in abbinamento a sei vini scelti dal sommelier Alessandro Tupputi

di Jerry Bortolan
 
12 aprile 2024 | 11:25

“Tu chiamale se vuoi emozioni”… di gusto: ecco il menu de La Rei Natura

Il ristorante, 2 stelle Michelin, Il Boscareto a Serralunga d’Alba è guidato da Michelangelo Mammoliti. Da provare il menu Emozioni di otto portate in abbinamento a sei vini scelti dal sommelier Alessandro Tupputi

di Jerry Bortolan
12 aprile 2024 | 11:25
 

Metti una sera a cena nel silenzio delle Langhe e a tavola con le stelle al ristorante La Rei Natura. Che si trova all’interno dell’esclusivo resort Il Boscareto” a Serralunga d’Alba (Cn). Il prestigiosissimo hotel è situato a pochi chilometri da Alba (Cn), la città che tutto il mondo dell’enogastronomia mondiale conosce come la località e patria del tartufo bianco e dei grandi vini rossi come il Barolo e altri.

“Tu chiamale se vuoi emozioni”… di gusto: ecco il menu de La Rei Natura

La sala de La Rei Natura con vista spettacolare sulle Langhe

Il Boscareto, resort di charme e meta gourmet

A Il Boscareto di Serralunga si trova tutto quello che serve per rigenerarsi a tutto campo con una formidabile spa e una grande piscina coperta con vetrate trasparenti per guardare le meraviglie esterne. Come i molti filari dei vigneti che segnano in modo geometrico gli spazi delle varie tipologie dei vini. E, per i golosi e gli amanti del food e dei grandi vini si è dentro al top.

Il resort è stato fortemente voluto della famiglia Dogliani, una delle più serie e solide aziende imprenditoriali del Piemonte. La società non solo produce una gamma di eccellenti vini bianchi e rossi, che tutti conoscono come i Beni di Batasiolo, ma si estende con una cantieristica che costruisce strade, tunnel, ponti, in tutto il mondo. In poco tempo Il Boscareto è diventato meta di gourmet e di un target di fama internazionale, oltre che per l’eleganza e il lusso anche per l’esclusiva location dove sorge: è stato costruito su un’alta collina delle Langhe con una architettura che, vista da lontano, pare un moderno eremo, un posto dove fermarsi per ricaricarsi con la bellezza della natura, circondato da un’immensità di vigneti e da una maestosa vista che spazia fino alle maestose cime delle alte vette bianche innevate delle Alpi che la circondano.

A La Rei Natura la cucina stellata di Mammoliti

Questa la località, ma il posto vale anche una deviazione per concedersi un’esperienza enogastronomica unica grazie alla cucina dello chef bistellato Michelangelo Mammoliti che con i suoi 39 anni ha maturato l’esperienza culinaria di un veterano di lungo corso in terra francese, tra le mura e fuochi delle cucine di grandi chef tristellati come Pierre Garnier e Yannick Allèno, noti per essere tra i massimi esponenti della cucina contemporanea.

“Tu chiamale se vuoi emozioni”… di gusto: ecco il menu de La Rei Natura

Lo chef de La Rei Natura, Michelangelo Mammoliti

Ora che nel suo Dna scorre la fantasia e la tecnica francese può permettersi di proporre menu assoluti per unicità creati con i ritmi dettati dalle stagioni che a queste latitudini si trovano ancora ed hanno la loro importanza. Così, Michelangelo Mammoliti trova sempre l’elemento naturale nel suo habitat che porta nella sua cucina, una cucina che si rinnova tutti i giorni per trasmettere sensazioni nuove, oggi rare e difficili da trovare anche in molti ristoranti blasonati.

“Tu chiamale se vuoi emozioni”… di gusto: ecco il menu de La Rei Natura

La sala deLa Rei Natura

La sua forza è quella di non cedere con le contaminazioni e i compromessi per rendere il piatto un po’ ruffiano che accontenta tutti, ma lui osa, osa e spinge fino in fondo per scarnificare il prodotto cercandone l’anima e questo gli dà la possibilità di realizzare un menu nuovo e personalissimo che lui usa per renderlo autentico e unico per il gusto.

Cosa si mangia da La Rei Natura

Il menu che mi ha proposto era composto da otto portate che ha chiamato “Emozione” per toccare tutti i sensi esaltandoli con un abbinamento di sei vini scelti dal Alessandro Tupputi, il colto e simpatico sommelier che a ogni portata mi suggeriva di accompagnare ogni boccone con un sorso del vino abbinato: geniale soffiata che ho apprezzato molto e di cui ho capito l’importanza man mano che arrivavano le portate perché il sorso di vino si trasformava in salsa rendendo il tutto perfetto.

Un esempio. Lo starter è iniziato con un piatto composto da Cipolla di Tropea arrostita come una pissaladière provenzale (piatto provenzale molto diffuso nel sud della Francia), realizzato con una crema di acciughe salate e aromatizzate con un trito di timo e alloro, che creano un sapore molto molto forte e intenso. Con i piatti francesi non si scende a compromessi, sono così, o così, anche se in Italia nella pissaladière sostituiamo il trito con olive taggiasche dal sapore più comprensibile per i nostri palati.

Allora, dove è la genialità di Alessandro Tapputi condivisa dallo chef? È stata quella di abbinarci un Brachetto rosso dolce del 2014 che ha reso il piatto inarrivabile per gusto e unicità anche per chi non ama la cipolla cruda. Stessa emozione è stata per la sequenza delle altre proposte, come per “L’Erbaceo”, un carciofo servito con un estratto di foglie chiarificate e giardiniera del ’91, in abbinamento con un Sauvignon Adriano Marco e Vittorio del 2021. Perfetto abbinamento per i suoi aromi verdi e acerbi utili per non deviarne il sapore del piatto. Mentre con il “Cubix”, ravioli d’anguilla cotta alla yachitori (un procedimento di grigliatura giapponese) e infusione di rucola, ci si inoltra nella consistenza semisolida dell’alimento, con un perfetto abbinamento di un Moscato secco del 2020 di Paolo Berutti, vino per piatti forti con una grande struttura e profumi intensi che avvolge il raviolo esaltandolo con una nota di sapore che ricorda il carattere e il gusto asiatico. Il quarto piatto lo ha chiamato “Riviera”, che sono dei fusilli cotti in salamoia e condimento alla ligure, seguito da “L’incendio”, altro piatto a base di Storione ma proposto come se fosse una scaloppina al limone, un gioco che spazia tra provocazione, tradizione e innovazione, condito con un Rudini un grande passito di Noto 2016, vino da dessert delle terre siciliane. Si chiude con due tentazioni golose come la “Zuccarella con fragole marinate e gelato di ricotta”, accompagnato da un Olivier Santenay bianco del 2019. Mentre il Victoria gioca con Chakra Rosso di Giovanni Aiello del 2019 con le acidità dell’“Ananas e sorbetto alla brace e vaniglia di Tahiti”.

A Il Boscareto una vera emozione di gusto

Sì è stata una vera emozione per il palato fare finalmente un percorso diverso dal solito deja vu. Le emozioni gastronomiche a Il Boscareto non terminano con i piatti di una cucina esclusiva, perché al piano terra c’è anche un bistrot gestito da Alessandro Capalbo, un cuoco generoso d’altri tempi che vi regalerà piatti semplici come il super gustoso spaghetto condito con una dadolata di calamari in una salsina composta da tritato di peperoncini, olio e aglio che si raccontano da soli per bontà. Se per un istante smettete di guardare le montagne innevate e chiudete gli occhi farete un viaggio sensoriale che vi porterà a bordo mare sulla costiera amalfitana o sulla più vicina Costa Azzurra.

La Rei Natura - Il Boscareto Resort & Spa
Via Roddino 21 - 12050 Serralunga d'Alba (Cn)
Tel 0173 613036

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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