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Cucina piemontese moderna dove trovarla? A “I Due Buoi” di Olivola

Il ristorante ospitato nelle sale di Villa Guazzo Candiani è guidato da Marco Molaro, chef creativo e aperto alle suggestioni. Il piatto da provare? Club Sandwich di capasanta, midollo alla brace e caviale

di Laura Gobbi
 
09 aprile 2024 | 14:30

Cucina piemontese moderna dove trovarla? A “I Due Buoi” di Olivola

Il ristorante ospitato nelle sale di Villa Guazzo Candiani è guidato da Marco Molaro, chef creativo e aperto alle suggestioni. Il piatto da provare? Club Sandwich di capasanta, midollo alla brace e caviale

di Laura Gobbi
09 aprile 2024 | 14:30
 

Olivola (Al), il suo nome già ne segna il destino. Qui, nel passato, si coltivavano le olive e si produceva olio poi, questa ricchezza è stata inghiottita dal tempo. Dopo vent’anni di lungimirante tenacia, l’azienda Oliviera restituisce l’identità a questa terra e con l’olio Unico, preziosa rarità, Olivola diventa l’unico comune in tutto il Piemonte, ad essere certificata come “Città dell’Olio”. Poco più di un centinaio sono i suoi abitanti che possono godere ogni giorno, in ogni sua sfumatura, di uno dei paesaggi più belli: il Monferrato.

Cucina piemontese moderna dove trovarla? A “I Due Buoi” di Olivola

La sala del ristorante I Due Buoi

Il ristorante I Due Buoi

Villa Guazzo Candiani, nota per il suo incantevole giardino con sentieri e alberi secolari, è da sempre considerata la residenza del "Bel Riposo". Risalente al 1585, e un tempo di proprietà dei Marchesi del Monferrato, oggi le sue sale affrescate ospitano dal novembre 2021 il ristorante I Due Buoi, capitanato dallo chef Marco Molaro. Originario del Friuli, Molaro ha affinato le sue abilità culinarie sotto la guida degli chef Emanuele Scarello agli "Agli Amici" di Udine, e dello chef giapponese Jumpei Kuroda de I Due Buoi quando era ad Alessandria.

All'interno di questa dimora storica, si trova anche l'infernot (una piccola camera sotterranea, scavata nella Pietra da Cantoni senza luce ed aerazione, generalmente raggiungibile attraverso una cantina, e utilizzata per custodire il vino imbottigliato, ndr) più grande visitabile tra tutti quelli presenti nel Monferrato, patrimonio Unesco per i suoi paesaggi vitivinicoli dal 2014.

Cosa si mangia a I Due Buoi

Creativo e aperto alle suggestioni lo chef Molaro, è nel Club Sandwich di capasanta, midollo alla brace e caviale che trova la sua espressione, la sua identità: «L’abbinamento capasanta e midollo già noto nella cucinaNew Nordic. Il mollusco, molto delicato di per sé, viene spesso abbinato con grassi animali, in questo caso il midollo di manzo è cotto alla brace. Completiamo il piatto con cuor di lattuga scottato e marinato nel tosazu (aceto affumicato giapponese), del ketchup fatto in casa, del ristretto di pollo e del caviale. La delicatezza della capasanta, viene protetta in cottura da un pane morbido che serve per scottarla delicatamente».

Territorio e tradizione vengono rispettati religiosamente. Te li aspetti, ci sono, ne respiri l’anima. In una terra dove il desco va oltre a quello che viene servito, i Tajarin con finanziera di coniglio e i Plin ripieni di stufato di manzo al Barbera e maiale, con sfoglia 40 tuorli tirata sottilissima, sono accompagnati da una spuma tiepida al burro salato, abbinamenti ad un Derthona Timorasso Broglia (tra i migliori al mondo secondo Decanter World Wine Awards).

Ricetta nuova invece per “Tutto il mezzo piccione, mosto, ajvar e foie gras” perfezionata, dopo quattro anni, per valorizzare anche le parti meno nobili. «Il petto viene preparato con una cottura classica al burro, con poi l’aggiunta di mosto di Barbera e jus di piccione. La coscia è ripassata alla brace. La polpettina con le alette sono cotte lentamente con salsa ajvar in abbinamento. Il paté è composto con cuore e fegatini e foie gras di anatra, servito con pan brioches e Asperum 18 anni».

Cucina piemontese moderna dove trovarla? A “I Due Buoi” di Olivola

Lo chef del ristorante I Due Buoi, Marco Molaro

Solido, asciutto, concreto senza tanti giri di parole è Marco Molaro. Rassicurante, determinata, fine e lucidamente acuta la sua cucina. Il piatto che non ti aspetti è il predessert. Intelligente, divisivo, forte. Un gioco di consistenze e forza propulsiva che riattivano le energie, un sorbetto all’aceto di Jerez e crema di fagioli bianchi alla vaniglia. Vale. Molto. Si torna poi a viaggiare con la serafica marcia sabauda con il dessert che rivendica una propria autonomia. Non sono un bonet!: bavarese alla mandorla con cuore di Disaronno, cialda al caramello, croccante di mandorle e cacao e in aggiunta spuma di latte. «Ci sono tutti gli ingredienti del classico dolce piemontese ma disposti in maniera diversa».

Abbinamenti audaci a I Due Buoi

Al ristorante I Due Buoi, sala e cucina non comunicano in modo rigido e istituzionale. È nel gioco della sfida nell’alzare l’asticella dei sapori e delle emozioni che troviamo abbinamenti audaci, scanzonati, irriverenti. Perfetti.

Ci si lascia coinvolgere dal maître sommelier Mattia Trentani e dalla sua ventennale esperienza, rispondendo ai colpi che partono da fondocampo per poi arrivare delicatamente sotto rete e segnare un punto dopo l’altro con un metodo classico Marcalberto per le entreè Spugna al prezzemolo creme fraiche e uova di trota, Tartelletta di barbabietola, erborinato e nocciole, Baccalà mantecato, Cono ai ceci, melanzana alla brace, maionese al sesamo, Falafel con verdure agrodolci; un Pelaverga di Verduno di Sordo con il Club sandwich, un Monferrato rosso 1491 (Albarossa) del Castello di Uviglie con i primi, un Derthona col piccione per chiudere con un vermouth bianco Gamondi.

Cucina piemontese moderna dove trovarla? A “I Due Buoi” di Olivola

Il ristorante I Due Buoi è all'interno della Villa Guazzo Candiani

I percorsi gastronomici a I Due Buoi

Oltre al menu alla carta, lo chef Molaro propone alcuni percorsi gastronomici: Stile Libero con 7 portate legate alla sua creatività; Territorio e Tradizione, 4 portate alla scoperta del Piemonte e Quinto/Quarto: “la mia idea di frattaglie” 4 portate, dove vengono valorizzati al meglio le materie prime e la filosofia dello chef: «la qualità degli ingredienti è fondamentale ed è giusto renderli protagonisti nel piatto».

I Due Buoi
via Vittorio Veneto 23 - 15030 Olivola (Al)
Tel 366 254 9251

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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