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A Roma... non c'è Differenza tra bistrot e salumeria di quartiere

Luca e Mattia Stramaccioni hanno preso il timone della storica insegna di pizzicheria (così si chiamano a Roma le salumerie): nasce così La Differenza Bistrot di Via Magnagrecia, nel quartiere San Giovanni a Roma

di Mariella Morosi
 
21 maggio 2024 | 10:52

A Roma... non c'è Differenza tra bistrot e salumeria di quartiere

Luca e Mattia Stramaccioni hanno preso il timone della storica insegna di pizzicheria (così si chiamano a Roma le salumerie): nasce così La Differenza Bistrot di Via Magnagrecia, nel quartiere San Giovanni a Roma

di Mariella Morosi
21 maggio 2024 | 10:52
 

È in pieno fermento il mondo della ristorazione romana che si evolve verso valori concreti, affidabili e accessibili, partendo da quello basico e indiscusso che è la qualità. E spesso ad aprire nuovi capitoli in attività consolidate familiari sono i giovani che hanno osservato e assorbito ma anche seguito l'evoluzione del gusto ampliando i parametri d’azione. Non è raro che accada, come è stato a "La Differenza Bistrot" di Via Magnagrecia, nel quartiere San Giovanni. Luca e Mattia Stramaccioni (classe '92 e '97) hanno preso il timone della storica insegna di pizzicheria (così si chiamano a Roma le salumerie) con beneplacito -anzi meglio dire incoraggiamento - di papà Paolo che probabilmente, ai suoi tempi, aveva fatto la stessa cosa col padre Gilberto.

A Roma... non c'è Differenza tra bistrot e salumeria di quartiere

Particolare de La Differenza Bistrot

La Differenza Bistrot, la nuova vita della salumeria di quartiere

È nato così, da appena un mese, un bistrot che promette qualità, concretezza, confort e semplicità in un ambiente essenziale con colori chiari e senza orpelli, dominato da una cucina a vista. Niente falso rustico: i toni richiamano la natura (terra, verde, rame) e le luci sono calde. Per il resto è cambiato poco: è rimasta la salumeria di quartiere, con tanto di bancone frigo con formaggi e salumi d'autore e un assortimento di scatole e vasetti, dai sott'oli a tonno fino al blasonato caviale e ai vini. Tutto si può acquistare come sempre, ma la novità è gli stessi prodotti entrano in cucina, trasformati dal talento dei ragazzi e di Micol Mariani, giovane chef con solide esperienze, insieme al collega Emanuele Cozzo, ex “Bistrot 64”.

A Roma... non c'è Differenza tra bistrot e salumeria di quartiere

Paolo Stramaccioni al centro con i due figli Luca e Mattia de La Differenza Bistrot

La cucina autentica di La Differenza Bistrot

La cucina è improntata su piatti semplici, ma un pranzo, una cena o uno spuntino regalano sempre piacevoli sorprese. Il segreto? Trasformare le materie prime di alta qualità mantenendole il più possibile autentiche. La strada è avviata. C'è da augurarsi che questa giovane squadra resista alle sirene modaiole e alle contaminazioni troppo azzardate che fanno scena e che continui invece nella traccia di famiglia facendo cultura, perché questo è il risultato di una continua selezione di materie prime, conoscenza profonda dei territori, del prodotto e della sua preparazione tecnica.

L'attività di famiglia risale al 1958 e la ricerca della qualità e dell'autenticità ne è stato sempre il marchio distintivo, solido nonostante il fiorire di tanti supermercati nel quartiere. E la differenza è quella che si è voluta esprimere anche oggi nell'insegna. Ora, con l’ampliamento della bottega in bistrot, sull’arco della nuova sala domina un logo: un triangolo che simboleggia il Delta greco, simbolo matematico della differenza, con attorno l’alloro, simbolo di pace e vittoria dell’antica Roma. Con Mattia e Luca collaborano mamma Sandra e il papà Paolo, presente ma non invasivo sulle iniziative e sulla cucina proposta. È preziosa la sua esperienza per l'Italia nella ricerca dei prodotti migliori artigianali da proporre ai clienti ma anche ad altri negozianti, distributori e ristoratori. I coperti all’interno della sala (circa 40 mq) sono 24, 6 al bancone del bar, 4 a quello affacciato sulla cucina e 10 all’esterno.

Cosa si mangia a La Differenza Bistrot

Il menu è diviso tra “sfizicheria” e “cucina”, accompagnato dalle proposte del giorno segnate sulla lavagna. Due i menu, uno per il pranzo e una per la cena ma niente divisioni canoniche: i piatti non sono pensati per essere antipasti o secondi quanto piuttosto assaggi da condividere. Non ci sono primi piatti ma non manca il pane di Triticum Micropanificio Agricolo.

Degno di nota il tagliere dei salumi: Prosciutto crudo San Daniele Zanini, Salame Rosa (antenato della mortadella tagliato a punta di coltello), Mortadella classica senza pistacchio (la più antica di Bologna Presidio Slow Food), Culatello di Zibello e Lardo Magro di Spigaroli e Coppa di testa artigianale senza nitrati e conservanti con scorzetta di arancia, limone e peperoncino. Imperdibile anche quello dei formaggi: Caprino in purezza di latte crudo, Montebore presidio Slow Food, Gorgonzola mantecato allo Champagne, Perla di Ol Sciur (gorgonzola di capra affinato con petali di rosa e frutti di bosco pralinato al cioccolato bianco - ideato da Paolo Stramaccioni stesso).

I piatti sono il frutto della sinergia con il bancone, come per la Tartare di Manzo (di Liberati) con gorgonzola naturale e fondo bruno fatto in casa. O ancora per il Carciofo grigliato e infornato (proveniente dalle loro conserve a marchio “La Differenza), pecorino romano Dop e polvere di liquirizia. Da non perdere, la Giardiniera a loro marchio e la burrata di Andria, la Composizione di zucchine, ricotta, limone, aringa, il Baccalà, nduja, provola fumè, indivia riccia; il Roastbeef tonnato; il predessert Perle di Ol Sciur (gorgonzola di capra, petali di rosa, frutti bosco, pralinato al cioccolato bianco e infine la Torta frangipane con composta di frutti di bosco, oltre allo zabaione, alla panna cotta, al tiramisù e a vari dolci da forno.

Cosa si beve da La Differenza Bistrot

La selezione dei vini conta circa 200 etichette, niente nomi blasonati ma piccoli produttori italiani, francesi, spagnoli, tedeschi e croati. Presente anche una interessante mixology. Da provare ghiacciato, come aperitivo, il vermouth friulano Controcorrente a base di vino bio e varie botaniche. La Differenza Bistrot è aperto dal martedì al sabato a pranzo e a cena (dalle 12 alle 15 e dalle 18 alle 23), lunedì solo a pranzo; chiusura domenica.

La Differenza Bistrot
Largo Magna Grecia 4-5 - 00183 Roma
Tel 0670496477

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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