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san marco

Venezia, il segreto del Caffè Florian: tra arte, letteratura e un espresso senza tempo

Il Caffè Florian di Venezia, aperto nel 1720, è simbolo di storia, arte e cultura. Tra sale affrescate, arredi d’epoca e ospiti illustri, offre un’esperienza unica che fonde tradizione e gastronomia

 
15 ottobre 2025 | 08:30

Venezia, il segreto del Caffè Florian: tra arte, letteratura e un espresso senza tempo

Il Caffè Florian di Venezia, aperto nel 1720, è simbolo di storia, arte e cultura. Tra sale affrescate, arredi d’epoca e ospiti illustri, offre un’esperienza unica che fonde tradizione e gastronomia

15 ottobre 2025 | 08:30
 

Nella maestosa cornice unica al mondo di Piazza San Marco, sotto i portici delle Procuratie Nuove, sorge uno dei simboli più duraturi della città: il Caffè Florian. Inaugurato il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi sotto l’insegna “Alla Venezia Trionfante”, ma che divenne presto noto come Florian, in omaggio al nome del suo fondatore.

Venezia, il segreto del Caffè Florian: tra arte, letteratura e un espresso senza tempo

Il Caffè Florian si trova in Piazza San Marco

Fin dalle origini, il Florian volle essere più di una semplice bottega di caffè: un luogo d’incontro, cultura, conversazione. Venezia, ai primi del Settecento, stava già affrontando il declino politico che portò nel 1797 alla caduta della Serenissima dopo 1000 anni di successi in tutto il Mediterraneo, ma coltivava la propria innata vocazione alle arti, al commercio e alla socialità. Già nel nome originario, Venezia Trionfante, il locale voleva evocare un senso di speranza e di identità.

Espansione e trasformazioni del Caffè Florian

All’epoca della sua apertura il Florian era composto da due stanze essenziali, arredate con sobrietà. Con il successo crebbe l’esigenza di ampliamento: verso la metà del Settecento furono aggiunte altre due stanze, le attuali Sale Orientale e del Senato. Alla morte del fondatore nel 1773, il locale passò al nipote Valentino Francesconi, detto sior Valentin, che visse le vicende politiche della città, compresa la resa a Napoleone e la caduta della Serenissima con il trattato di Campoformido del 1797, nonché le successive dominazioni francesi e austriache. In quell’anno, per allineare il nome al riconoscimento già popolare, il locale ufficialmente assunse il nome di Caffè Florian, in onore del fondatore.

Venezia, il segreto del Caffè Florian: tra arte, letteratura e un espresso senza tempo

Ampia scelta di dolci al Caffè Florian (foto Cynthia Beccari)

Nel XIX secolo il Florian vide restauri molto significativi, che si riconoscono ancora oggi entrando nei locali del piano terra: tutte le sale aperte al pubblico si allineano infatti sul porticato delle Procuratie Nuove. Nel 1858 l’architetto Ludovico Cadorin promosse il rifacimento delle decorazioni, boiserie, stucchi, marmi, specchi e nuove sale: il suo intervento ha dato al Florian molte delle sue bellezze attuali. Altri ampliamenti furono realizzati nel 1872 e 1891: nacquero la Sala delle Stagioni e la Sala degli Uomini Illustri. Nel 1920, in un nuovo secolo con una nuova arte, venne aggiunta anche la Sala Liberty.

Venezia, il segreto del Caffè Florian: tra arte, letteratura e un espresso senza tempo

Una sala del Caffè Florian

Le sale interne - Sala del Senato, Sala Cinese, Sala Orientale, Sala delle Stagioni, Sala degli Uomini Illustri, Sala Liberty - sono decorate con affreschi, specchi, pitture tematiche, come Il Secolo dei Lumi, La Venezia Trionfante, La Civiltà che ammaestra le Nazioni e motivi ornamentali elaborati da artisti. Nella Sala degli Uomini Illustri dipinta da Giulio Carlini, alternati a imponenti specchi e pannelli decorati, compaiono alle pareti dieci ritratti di celebri personaggi veneziani: Marco Polo, Tiziano, Carlo Goldoni, Paolo Sarpi, Palladio, Francesco Morosini, Benedetto Marcello, e tre dogi, Pietro Orseolo, Enrico Dandolo e Vettor Pisani. Tutti hanno contribuito a rendere Venezia storicamente importante e famosa nel mondo.

Luogo di cultura e protagonisti illustri

Nel corso dei secoli il Florian è stato frequentato da un palmarès di nomi famosi nel mondo della cultura e dell’arte: da Giacomo Casanova a Carlo Goldoni, che si ispirò proprio a questo locale per il personaggio di Ridolfo nella celebre commedia La Bottega del caffè, Wolfgang Amadeus Mozart, Antonio Vivaldi, Gasparo Gozzi, Silvio Pellico, Lord Byron, Ugo Foscolo, Charles Dickens, Johann Wolfgang von Goethe, Ernest Hemingway, Jean-Jacques Rousseau, Gabriele D’Annunzio e molti altri.

Venezia, il segreto del Caffè Florian: tra arte, letteratura e un espresso senza tempo

Dolci del Caffè Florian (foto Cynthia Beccari)

Il Florian fu uno dei pochissimi caffè veneziani che ammettevano donne già nel Settecento, grazie a una deroga speciale concessa proprio perché molti diplomatici e nobili stranieri frequentavano il locale con le loro compagne. Durante il periodo dei moti del 1848, il locale divenne un ospedale per i feriti delle insurrezioni guidate da Tommaseo e Manin.

Venezia, il segreto del Caffè Florian: tra arte, letteratura e un espresso senza tempo

Colazione al Caffè Florian (foto Cynthia Beccari)

Il caffè è sempre stato anche luogo di dibattiti, incontro fra intellettuali, spesso crocevia di correnti politiche o letterarie. In epoca moderna (dal 1988), il Florian ospita una mostra d’arte: Temporanea, the art of possible at the Caffè Florian, invitando artisti contemporanei a reinterpretare le sale del caffè. Alcune sale sono state sedi di discussioni culturali, di eventi privati e persino di momenti politici.

Atmosfera, servizio e identità

Oggi il Florian conserva intatta la sua aura: interni con specchi, velluti, dorature, stucchi e arredi d’epoca che creano un effetto di salotto storico. All’esterno, i tavolini in piazza permettono di assaporare la vista sulla Basilica di San Marco, sul campanile e sulla piazza stessa, avvolti dalle note musicali di violino e pianoforte. Il personale indossa sempre una divisa tradizionale: il chef de rang indossa il farfallino nero, i demi-chef grigio e i commis bianco. I camerieri portano sempre la giacca bianca al mattino e, nel pomeriggio vestono in nero. Il Caffè Florian ha avviato da poco una prestigiosa collaborazione con Nespresso, proponendo la sua miscela in edizione limitata, ispirata alla tradizione del locale, con packaging in rosso veneziano che richiama il simbolismo cromatico del locale.

Un’esperienza non solo gastronomica

Il Florian offre un servizio sia al banco che al tavolo con prezzi diversificati. Il menu comprende diverse varianti di caffè, cioccolate calde, dolci, colazioni, brunch, snack dolci e salati e a ora di pranzo piatti leggeri. Il locale è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alla mezzanotte.

Venezia, il segreto del Caffè Florian: tra arte, letteratura e un espresso senza tempo

Il menu comprende diverse varianti di caffè, cioccolate calde, dolci, colazioni, brunch, snack dolci e salati (foto Cynthia Beccari)

In momenti di maggior affluenza turistica, i coperti esterni e la vista sulla piazza sono un’attrattiva, ma vi è consapevolezza che una visita al Florian non è solo gastronomica: è una grande esperienza storica e simbolica. Per questo il Florian continua ad essere meta simbolica per chi visita Venezia, custode di un passato che si siede su sedie di legno, tavolini in marmo girevoli e pareti specchiate. In un’epoca dove l’esperienza è componente insostituibile di ogni viaggio, il Florian rappresenta uno spazio sospeso nel tempo, dove il presente contempla il passato, e ogni consumazione diventa un gesto di memoria. Sale, arredi, decorazioni e una storia di oltre 300 anni di attività ininterrotta lo collocano tra i caffè storici più vecchi in Italia e nel mondo.

Piazza San Marco 57 30124 Venezia
Tel +39 041 5205641

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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