Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 14 dicembre 2025  | aggiornato alle 19:24 | 116318 articoli pubblicati

Polpa, il bistrot di Bergamo che reinventa la cucina senza fornelli

A Bergamo apre Polpa, bistrot di Gianmaria Errico con cucina senza fornelli, ingredienti di stagione e vini naturali. Un progetto basato su sostanza, convivialità e valorizzazione di prodotti locali insoliti

 
21 ottobre 2025 | 19:00

Polpa, il bistrot di Bergamo che reinventa la cucina senza fornelli

A Bergamo apre Polpa, bistrot di Gianmaria Errico con cucina senza fornelli, ingredienti di stagione e vini naturali. Un progetto basato su sostanza, convivialità e valorizzazione di prodotti locali insoliti

21 ottobre 2025 | 19:00
 

La polpa è il cuore del frutto, la parte dove si concentra il sapore. È ciò che resta quando si elimina il superfluo, l’essenza pura della materia. La polpa è concentrazione, sostanza, genuinità. È anche il nome del nuovo bistrot di Gianmaria Errico a Bergamo, con venti coperti, nato per incarnare questo principio. Nessun fornello né canna fumaria, ma un laboratorio dove ogni piatto e ogni calice di vino naturale raccontano un’idea di cucina basata su ascolto, relazione e rispetto della materia prima. «La polpa, per me, è ciò che resta di buono, la parte più sincera del cibo e del vino. Ed è quello che voglio offrire ai miei ospiti» spiega Errico a Cibotoday.

Polpa, il bistrot di Bergamo che reinventa la cucina senza fornelli

Polpa: un nuovo bistrot a Bergamo

Il percorso professionale di Gianmaria Errico

La carriera di Errico inizia a Bergamo, con un passaggio nella cucina dei fratelli Cerea, e lo porta poi a lavorare tra Londra, Venezia e New York, al ristorante Aska, due stelle Michelin. Diplomato all’alberghiero, ha iniziato a viaggiare anche per le radici francesi del padre, originario di Grenoble.

Polpa, il bistrot di Bergamo che reinventa la cucina senza fornelli

Gianmaria Errico chef di Polpa

A Milano, presso Enoteca Naturale, scopre un approccio più umano alla ristorazione, dove il protagonista non è lo chef, ma la materia prima. «Mi sono reso conto di essere più attratto dalla sostanza della materia prima che dalla grande messa in scena», racconta Errico. Da questa consapevolezza nasce Polpa, sintesi delle sue passioni per cucina, materia, convivialità e scoperta.

Un bistrot informale e partecipativo

Aprire Polpa è stato un gesto naturale e pianificato. Il locale dispone di venti posti a sedere e di un grande bancone dove lo chef prepara i piatti a vista. Gli ospiti interagiscono direttamente con Errico, scelgono insieme i piatti e scoprono i vini.

Polpa, il bistrot di Bergamo che reinventa la cucina senza fornelli

Polpa: la sala

Non esiste un menu fisso o una carta dei vini tradizionale: la selezione cambia settimanalmente e viene condivisa con i clienti. «Ho scelto di tornare a Bergamo perché qui c’era spazio per un locale diverso, che unisse qualità dei prodotti e un’esperienza più diretta», spiega lo chef.

La filosofia della cucina senza fornelli

La scelta di rinunciare a fornelli e forno non nasce da un limite, ma da una volontà: concentrare le energie sulla qualità dei piatti e sull’esperienza dell’ospite.«Non è stata una necessità, ma una scelta imprenditoriale e creativa. Mi ha permesso di lavorare molto di più con materie crude, vegetali, carni e pesci in modo innovativo», racconta Errico.

Polpa, il bistrot di Bergamo che reinventa la cucina senza fornelli

Polpa: Gamberi rossi, cetrioli bianchi pickled

Tecniche come cottura sottovuoto, vapore, uso di cannelli e fermentazioni sostituiscono la cucina tradizionale. Polpa diventa così un laboratorio gastronomico a vista, dove lo chef dialoga con gli ospiti e racconta i prodotti e la preparazione dei piatti. La filosofia si estende anche agli eventi conviviali, come cene a menu fisso in collaborazione con altre realtà.

La proposta enogastronomica di Polpa

Il menu cambia ogni settimana, con una dozzina di piatti dai 4 ai 20 euro, basati su stagionalità, disponibilità dei produttori locali e ispirazione dello chef. La proposta spazia da preparazioni tradizionali come polpette al sugo e pane con burro e acciughe del Cantabrico, a creazioni come porcino con bagna cauda e jus di vitello o trancio di ricciola con friggitelli e bisque di crostacei. Non mancano salumi e formaggi bergamaschi, insieme a eccellenze francesi come il Comté di Jura 24 mesi e la Chaurse di Borgogna a crosta fiorita.

I dessert includono brownie al cacao, nocciole e caramello salato e Mont Blanc con meringhe, panna e crema di castagne. Una delle ultime scoperte di Errico è il banano di montagna, un frutto esotico coltivato anche in provincia di Bergamo, utilizzato per salse fermentate, valorizzando così prodotti locali insoliti e sorprendenti. «Qui non si tratta di effetti scenografici: si tratta di sostanza. Di polpa», conclude Errico.

Via Giuseppe Verdi 14A 24121 Bergamo
Mar-Gio 12:00-19:00; Ven-Sab 12:00-16:00, 18:00-23:00

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Robo
Grana Padano
Diemme
Hospitality

Robo
Grana Padano
Diemme

Hospitality
Consorzio Asti DOCG
Foddlab