Il ristorante Quattro Calici di Alessandra Strazzeri, nel cuore della città di Messina, è un luogo particolare per piatti di pesce della cucina messinese, rielaborati con un singolare tocco di amore culinario e con ingredienti inusuali. Il ristorante si caratterizza anche per un’accurata selezione di crudi e in particolare di ostriche (anche locali), di varie tipologie.

La sala interna del ristorante Quattro Calici
La storia di Alessandra Strazzeri
Alessandra Strazzeri lavorava nel commercio e poi si è reinventata per seguire la passione per la cucina. «Da bambina - racconta - amavo osservare mia nonna mentre preparava i pranzi della domenica o i piatti delle feste: c’era un senso di cura, di amore, di ritualità, che mi affascinava profondamente. Poi, per puro piacere, cucinavo per gli amici, vedendo sempre come qualcuno si emozionava davanti a mio un piatto. Quindi, con un po' di incoscienza e di coraggio, ho dato sfogo al mio edonismo con l’apertura di un ristorante in società con altri, per andare, solo per una stagione lavorativa, a Malta, dove ho conosciuto nuove tecniche e sapori».

Alessandra Strazzeri
Dopo queste esperienze Alessandra Strazzeri fa rientro a Messina e apre l’enoteca con cucina Quattro Calici, presso il mercato coperto Muricello, con il sogno di portare un’idea moderna e conviviale di ristorazione, simile ai mercati gourmet delle grandi città, in cui comprare, gustare, incontrarsi. Ma la pandemia ha fermato tutto, inducendo ad una chiusura e, dopo la “tempesta”, la chef ha deciso di ripartire dalla attuale posizione in via Camiciotti, con il marito Francesco Costanzo e con una più ispirata voglia di raccontare una cucina personale.
Associazioni e riconoscimenti
Nel novembre 2024 la chef Alessandra Strazzeri entra a far parte dell’Associazione provinciale Cuochi e Pasticceri di Messina e dell’associazione delle lady chef, fondata all’interno della Federazione Italiana Cuochi, per promuovere il principio di parità tra uomo e donna nell’ambito della cucina e vedere riconosciuti i meriti delle donne, in un contesto di lavoro tradizionalmente maschile.

Dentice “marinato a secco” e pepe di sichuan acerbo, salmone “marinato a secco” con polvere di barbabietole, bacche di pepe rosa e coriandolo, alice marinata a secco”
Il menu di Quattro Calici
Nel menu di Quattro Calici non possono mancare le ricette della tradizione, come le polpette di pesce, le sarde a beccafico, gli involtini di pesce spada, il calamaro alla Malvasia.

Tartare di fassona piemontese, alga wakame e gambero rosso di Mazara
Accanto a queste, c’è un piatto signature a cui Alessandra è particolarmente legata, la sua Cacio & Pepe Quattro Calici, spaghetti trafilati al nero di seppia mantecati con salsa di corallo di gambero rosso e crema di caciocavallo ragusano Dop 18 mesi e pepe di Sichuan, serviti con crudo di gambero rosso di Mazara, ma anche i ravioli ripieni di borragine con anemone di mare e vongole o gli involtini di gamberoni serviti con pesto di pistacchio e cioccolato di Modica. Grande appassionata di ostriche, Alessandra ne seleziona ogni giorno tante tipologie: Sorlut, Oasis, Diamant’Or, Pizzinna, Charente Maritime, ecc..

Tartare di ricciola, marinata al gin e pepe di Sichuan
In sala il marito Francesco Costanzo narra con grande passione i piatti di Alessandra e le materie prime utilizzate e suggerisce abbinamenti, sempre apprezzati, riuscendo a incantare gli ospiti. I vini della cantina, selezionati da Francesco, esprimono il lavoro di piccoli e selezionati vignaioli, soprattutto siciliani.
Il menu degustato
Inizialmente hanno fatto assaggiare l’olio nuovo ottenuto dalla molitura di una settimana prima di olive Biancolilla e Moresca: un intenso equilibrio di delicatezze erbacee quasi inarrivabile.

L’insalata di baccala
Per l’assaggio è stato utilizzato lo stesso pane fatto magistralmente dalla chef. Successivamente per i primi tre antipasti (crudi di mare) è stata scelta una bottiglia di bollicine: il messinese Sicilia Doc Catarratto Metodo Classico Pas Dosè, con un intensamente inebriante bouquet (crosta di pane, zagara, ginestra, agrumi e erba fresca) e un gusto ben acido.

Le polpette di ricciola alla cipolla stufata con alloro e bacche di ginepro
Subito dopo un piatto con dentice “marinato a secco” e pepe di Sichuan acerbo, salmone “marinato a secco” con polvere di barbabietole, bacche di pepe rosa e coriandolo, alice marinata a secco.

La caponata di pesce spada al miele con capperi di Salina e salsa di pomodoro
La marinatura a secco avviene con sale, zucchero e spezie in frigorifero e provoca l’estrazione dei liquidi dell’alimento, concentrandone il sapore, migliorandone la digeribilità e garantendone una consistenza compatta e succosa.

La “Cacio e pepe Quattro calici”
E quasi contemporaneamente una tartare di fassona piemontese, alga wakame e gambero rosso di Mazara: un boccone dalla complessità gustativa nella sua semplicità. Terzo antipasto crudo è un’altra tartare di ricciola, marinata al gin e pepe di Sichuan, con una piccola dosa integrativa.

La sarda a beccafico alla messinese
Viene quindi servito un rosato per il quarto antipasto (sempre di pesce), composto da due piatti: Insalata di baccalà con cipolla rossa di Tropea, sedano bianco, pomodoro confit e scaglie di pomodoro e Polpette di ricciola alla cipolla stufata con alloro e bacche di ginepro.

Canestrino di crema ai fichi e rum
Viene servito un altro bianco per l’ultimo degli antipasti: caponata di pesce spada al miele, con capperi di Salina e salsa di pomodoro. Segue la Cacio e Pepe Quattro Calici, spaghetti artigianali neri con caciocavallo ragusano, corallo di gambero rosso e dadolata di gambero rosso.
Sicilia Doc Catarratto Metodo Classico Pas Dosè Principi di Mola dell'Azienda Agricola Salvo
1/6
L'Etna Rosato Ripiddu di Filippo Grasso
2/6
L'Etna bianco Mari di Ripiddu di Filippo Grasso
3/6
Il Carrico 68.8 di Filippo Grasso
4/6
Il Mamertino Doc Rosso Principi di Mola dell'Azienda Agricola Salvo
5/6
Il limoncello al pepe verde e al pepe di Sichuan
6/6
Previous
Next
Ultimo secondo: sarda a beccafico alla messinese. Infine, un liquore artigianale preparato dalla casa: limoncello al pepe verde e al pepe di Sichuan, abbinato a un canestrino di crema ai fichi e rum.
Via Camiciotti 10/12 98123 Messina