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La brasserie francese che porta un angolo di Parigi vicino a Washington

Josephine trasforma un’ex caserma dell’Ottocento di Old Town in una brasserie dall’anima francese, con tre piani di ambienti differenti, cucina autentica e una carta vini che racconta territori e produttori indipendenti

 
21 novembre 2025 | 08:30

La brasserie francese che porta un angolo di Parigi vicino a Washington

Josephine trasforma un’ex caserma dell’Ottocento di Old Town in una brasserie dall’anima francese, con tre piani di ambienti differenti, cucina autentica e una carta vini che racconta territori e produttori indipendenti

21 novembre 2025 | 08:30
 

Chi arriva per la prima volta ad Alexandria, negli Stati Uniti, resta sorpreso dalla varietà di esperienze che questa città della Virginia - a circa 10 chilometri dalla capitale Washington - sulle rive del fiume Potomac sa offrire. Fondata nel 1749, quando era ancora una colonia britannica, Alexandria ha mantenuto intatta quell’architettura georgiana e federale che racconta fedelmente due secoli e mezzo di storia americana. I marciapiedi in mattoni, le case a schiera dai delicati colori pastello, le insegne in ferro battuto che oscillano al vento: tutto qui sembra sospeso in un’epoca più lenta e meno e meno frenetica.

La brasserie francese che porta un angolo di Parigi vicino a Washington

Una delle vie della città di Alexandria, in Virginia

Eppure Alexandria non è affatto un museo a cielo aperto. È una comunità vivace e cosmopolita, dove giovani professionisti si mescolano a famiglie di una certa età, dove gallerie d’arte contemporanea convivono con botteghe di antiquariato e dove startup tecnologiche hanno sede in edifici del diciottesimo secolo. Il lungofiume, completamente riqualificato negli ultimi decenni, è diventato il cuore pulsante della vita sociale: qui si corre, si passeggia, si organizzano concerti estivi e mercatini artigianali.

Il rinascimento gastronomico di Alexandria

La scena culinaria ha vissuto negli ultimi anni un’autentica rinascita. Accanto ai ristoranti tradizionali che servono da generazioni crab cakes e ostriche della Baia di Chesapeake, sono spuntati locali che propongono cucine da ogni angolo del mondo. Tapas bar spagnoli, trattorie italiane contemporanee, sushi bar minimalisti, steakhouse texane, bistrot vegani: Alexandria è diventata una destinazione gastronomica che attrae buongustai da tutta l’area metropolitana di WashingtonIn questo contesto si inserisce Josephine, brasserie francese che ha saputo portare nel cuore di Old Town il fascino senza tempo degli storici café parigini. La sua posizione, all’incrocio tra King Street e South St. Asaph, è quanto di più centrale si possa scegliere, a due passi dal waterfront, circondata da negozi e locali, in una zona dove il passeggio serale diventa un rito collettivo.

La brasserie francese che porta un angolo di Parigi vicino a Washington

L'ingresso della brasserie francese Josephine

Josephine, un edificio dalla storia centenaria

Josephine ha trovato casa in uno storico edificio del 1883, originariamente costruito come caserma dei pompieri, che ha segnato per un secolo la vita del quartiere, testimone di incendi, emergenze e trasformazioni urbane. Dopo la pandemia, quando il precedente ristorante chiuse definitivamente, il Neighborhood Restaurant Group decise di trasformare radicalmente lo spazio, immaginando una destinazione completamente nuova. L’apertura di Josephine, avvenuta nella primavera del 2023, ha rappresentato uno degli eventi più attesi della stagione gastronomica di Alexandria. Il progetto di restauro e riconversione ha preservato gli elementi architettonici più suggestivi dell’edificio storico, integrandoli con interventi contemporanei che creando un dialogo affascinante tra epoche diverse.

La brasserie francese che porta un angolo di Parigi vicino a Washington

Josephine ha trovato casa in uno storico edificio del 1883

La struttura si sviluppa su tre livelli e include elementi architettonici accuratamente selezionati: antichi macchinari, illuminazione vintage con lampadari che un tempo decoravano le stazioni della metropolitana parigina, una grande sala da pranzo con atrio sovrastato da un lucernario a volta. Ogni dettaglio racconta una storia e ogni angolo nasconde un riferimento alla cultura francese o alla storia dell’edificio. Varcata la soglia di Josephine si entra in un ambiente stratificato, dove ogni piano offre un’esperienza diversa pur mantenendo una coerenza stilistica impeccabile.

Un viaggio tra piani e atmosfere

Il piano terra accoglie gli ospiti con un bar classico, sale da pranzo spaziose con tappeti lussuosi, sedute in pelle ed elegante illuminazione. Il bar principale diventa naturalmente il fulcro sociale del ristorante: qui ci si ferma per un aperitivo prima di cena, si aspetta un tavolo sorseggiando champagne, si conclude la serata con un digestivo francese. I bartender preparano cocktail d’autore con quella precisione che ricorda i grandi barman parigini, dalle preparazioni più classiche agli aperitivi inventivi che reinterpretano ricette storiche. Ma è l’atrio-giardino a rappresentare il gioiello architettonico di Josephine: una sala da pranzo interna illuminata dall’alto da un lucernario monumentale che trasforma il pasto in un’esperienza quasi teatrale. La luce naturale cambia durante le ore del giorno, creando atmosfere sempre diverse: più vivace a pranzo, dorata al tramonto, romantica quando si accendono le candele serali. Questo spazio è particolarmente richiesto per cene romantiche e celebrazioni speciali.

La brasserie francese che porta un angolo di Parigi vicino a Washington

Uno dei tavoli della brasserie Josephine

Il cortile esterno può accogliere 25 ospiti ed è decorato con un murale dedicato alle rose, fiore che in Francia simboleggia amore e convivialità. Durante i mesi più miti, da aprile a ottobre, questo patio diventa l’ambiente più ambito: cenare all’aperto nel cuore di Old Town, circondati da piante e illuminazione soffusa, regala quella sensazione di essere in un bistrot del Marais o di Saint-Germain-des-Prés. Una sorpresa si nasconde al terzo piano: un lounge e uno champagne bar dotato anche di caminetto. Il "Bar Jo", come viene chiamato confidenzialmente è il rifugio per gli amanti dello champagne e dei cocktail sofisticati. L’ambiente qui è più intimo, quasi privé, ideale per conversazioni riservate o per concedersi una pausa dal trambusto delle sale principali. Il menu propone vini pregiati e piccoli assaggi studiati appositamente per accompagnare le bollicine. La capacità complessiva del ristorante si aggira intorno ai 180 coperti, distribuiti tra i vari livelli. Questa disposizione verticale permette di gestire flussi diversi: famiglie e gruppi numerosi al piano terra, coppie nell’atrio, clienti del dopo-cena al lounge superiore.

Ampia scelta dal menu

La carta di Josephine combina piatti classici e senza tempo che includono un’ampia gamma di insalate, antipasti ed entrée, insieme a un esteso raw bar. La filosofia è chiara: offrire cibo autentico, delizioso e accessibile, senza snobismi ma con grande attenzione alla qualità. Le proposte del raw bar rappresentano uno dei principali richiami del ristorante. Le ostriche arrivano fresche quotidianamente dalle migliori acque della costa atlantica, presentate su ghiaccio con limone, salsa mignonette e salsa cocktail.

Le vongole, i gamberetti e l’aragosta serviti nel guscio completano l’offerta di crudi. Il Grand Plateau, una spettacolare torre di crostacei, compare frequentemente sui tavoli dei gruppi: è un’abbondanza di ostriche, vongole, gamberetti, granchi e aragoste disposti su più livelli di ghiaccio, un trionfo barocco che celebra la generosità del mare. È il piatto per condividere, per celebrare, per sentirsi veramente in una grande brasserie parigina.

La brasserie francese che porta un angolo di Parigi vicino a Washington

Un carré di agnello

Anche i piatti vegetali sono tra i punti di forza del menu. L’antipasto di barbabietole, burrata e balsamico è uno spettacolo visivo: barbabietole colorate, una sfera di formaggio cremoso e agrumi sanguinelli sono conditi con mandorle verdi, melassa di melograno, un blend di aceto e tartufi che conferiscono una percepibile nota terrosa. La zuppa di cipolle classica alla francese non può mancare in una brasserie autentica, e quella di Josephine rispetta tutti i canoni: cipolle caramellate lentamente, brodo di manzo, crostini di pane croccante e una generosa copertura di gruviera gratinato che si allunga quando si solleva il cucchiaio. Le insalate spaziano dalla classica cicoria riccia, pancetta croccante e uovo in camicia a composizioni più contemporanee con verdure di stagione. L’insalata con bistecca è particolarmente apprezzata, da chi cerca un piatto completo e sostanzioso.

Il menu principale spazia da grandi classici come la trota alle mandorle e il manzo alla borgognona, uno stufato al vino rosso che profuma di timo e alloro, a interpretazioni più moderne come il Red Drum scottato con concassé di pomodoro, melanzane, olive, erbe di Provenza all’inchiostro di seppia. L’immancabile bistecca servita con patatine fritte croccanti viene servita con salsa béarnaise o al pepe verde, il piatto che si ordina quando si vuole la quintessenza della cucina di brasserie. Il confit d’anatra dello chef è una personale interpretazione, dove la tecnica classica di cottura nella propria grasso incontra presentazioni contemporanee. La carne si stacca dall’osso con facilità, la pelle è croccante, i contorni cambiano con le stagioni. Non manca anche l’agnello, servito con crema di patate, fagiolini verdi e riduzione.

La brasserie francese che porta un angolo di Parigi vicino a Washington

Il Burger Josephine

Il cassoulet d’anatra è un altro pilastro della carta, uno stufato di fagioli bianchi, salsiccia e carne d’anatra che in Francia meridionale è considerato cibo per antonomasia. Le cozze sono servite in diverse preparazioni, dalla classica marinière con vino bianco, aglio e prezzemolo, a varianti con panna, curry o pomodoro, con pane croccante e brodo saporito. Gli gnocchi vegetariani, preparati nello stile parigino, sono completati da verdure di stagione e una creativa salsa di cipolle e besciamella che raramente si trova fuori dalla Franci, a dimostrazione di come la cucina vegetariana possa essere sofisticata e appagante quanto quella di carne. Il Burger Josephine è fatto da due hamburger ben cotti, conditi con pancetta, marmellata di cipolle, formaggio, cipolle rosse in salamoia, il tutto su un panino all’olio d’oliva decorato con una piccola bandiera francese: rappresenta la capacità della brasserie di accogliere influenze americane, pur mantenendo la propria identità.

Josephine vanta una carta formaggi curata esclusivamente con produzioni francesi. Dai caprini freschi della Valle della Loira ai formaggi a pasta molle della Normandia, dai tomini di montagna ai blu piccanti, la selezione celebra la straordinaria diversità casearia francese. Ogni formaggio viene servito alla temperatura corretta, con le confetture e i pani appropriati, seguendo le regole della degustazione alla francese.

Bevande: un viaggio enologico

La carta dei vini di Josephine include una collezione di oltre 350 vini francesi, sia di vinificazione tradizionale che moderna, con 30 etichette disponibili al bicchiere e un particolare attenzione per gli champagne di piccoli produttori. La carta privilegia i produttori indipendenti, che seguono personalmente ogni fase della coltivazione e vinificazione, garantendo vini di carattere e di autenticità. La selezione spazia dalla Loira alla Borgogna, dalla valle del Rodano a Bordeaux, senza dimenticare le produzioni meno conosciute dell’Alsazia, della Linguadoca e della Savoia. I sommelier sono preparati a guidare gli ospiti verso nuove scoperte enologiche, suggerendo abbinamenti che esaltano sia il cibo che il vino.

La brasserie francese che porta un angolo di Parigi vicino a Washington

Alcune etichette disponibili da Josephine

I cocktail artigianali sono preparati da bartender esperti che creano aperitivi inventivi e rivisitazioni classiche, oltre a un servizio completo di Martini. Completano l’offerta birre artigianali locali, francesi e belghe sia alla spina che in bottiglia, oltre a sidri. La presenza di birre belghe è un omaggio alla cultura della brasserie, che storicamente è sempre stata tanto francese quanto belga.

La brasserie francese che porta un angolo di Parigi vicino a Washington

Da Josephine i cocktail artigianali sono preparati da bartender esperti

Atmosfera e servizio

Lo spazio trasmette energia vibrante che amplifica il piacere della cena. Non è il silenzio riverente di un ristorante stellato, ma il ronzio conviviale di una brasserie autentica, dove il tintinnio dei bicchieri si mescola alle risate, dove le conversazioni creano una colonna sonora di vita. Dal recupero magistrale dell’edificio storico alla cura maniacale della carta dei vini, dall’abilità culinaria dello chef all’ospitalità genuina del servizio, ogni elemento concorre a creare un’esperienza che fa sentire gli ospiti simultaneamente a casa e in viaggio. In una città già ricca di ottimi ristoranti, Josephine si è ritagliato uno spazio unico, diventando in pochi mesi punto di riferimento non solo per chi cerca la cucina francese, ma per chiunque apprezzi il buon cibo servito in un ambiente curato ed accogliente.

109 S St. Asaph Street 22314 Alexandria (Stati Uniti)
Tel +1 703 683 1776

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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