Essere innamorati dell’Etna potrebbe sembrare esagerato, ma il vulcano si rivela sempre più, oltre che un giacimento nascosto della cultura del vino, un enorme serbatoio di cultura gastronomica. Spesso riscoperto da giovani volenterosi che mettono a frutto le proprie conoscenze della tradizione, arricchendole con esperienze più recenti, il territorio offre al turista curioso preparazioni di notevole interesse gastronomico, con un radicamento storico nei pendii del vulcano.

Borgo Santo Spirito: la sala
La cucina vulcanica dello chef Claudio Spartà
Claudio Spartà, a Borgo Santo Spirito, a pochi chilometri da Randazzo, in una vera e propria alcova indicatissima per romantiche escursioni, accoglie gli ospiti avvolgendoli con gli odori della sua cucina vulcanica. Una cucina caratterizzata prevalentemente da ingredienti locali, reperiti direttamente o acquistati da piccolissimi fornitori “domestici” della Costa d’Oro dell’Etna (il versante nord, noto per le correnti di aria marina al mattino e montane la sera).
Un pranzo tipico dell’Etna
Un pranzo tipico dell’Etna servito dallo chef ha previsto tre antipasti: una bruschetta di guanciale e olio nuovo; i peperoni ripieni di acciughe, ultimi della stagione autunnale. Spazio quindi alle frittelle di erbe selvatiche dell’Etna, protagoniste nelle case locali con l’arrivo della stagione fredda.
Borgo Santo Spirito: bruschetta di guanciale e olio nuovo
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Borgo Santo Spirito: peperoni ripieni di acciughe
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Borgo Santo Spirito: frittelle di erbe selvatiche dell’Etna
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Sono seguiti i primi del tris di pasta: i maltagliati di rapa rossa con funghi, i panzerotti al pistacchio e le bavette al tartufo nero ibleo con granella di nocciole dell’Etna.

Borgo Santo Spirito: involtini di vitello alla brace al pistacchio
Per secondo, gli involtini di vitello alla brace al pistacchio, una soluzione innovativa per un classico piatto delle cucine etnee.

Borgo Santo Spirito: crostata integrale di pistacchio di Bronte
Infine i dolci: la crostata integrale di pistacchio di Bronte, in cui la dolcezza è quasi interamente affidata al prezioso frutto etneo. Quindi ecco il tiramisù etneo, preparato con una bagna ottenuta dai primi chicchi di caffè coltivato in provincia di Catania.
Contrada Santo Spirito snc 95012 Passopisciaro (Ct)