Dormire in una residenza d’epoca non è semplicemente prenotare una camera. È un atto di immersione, un tuffo nell’anima stratificata di una città. A Pisa, questa esperienza assume un significato profondo a Palazzo Feroci, in cui non si è solo ospiti di un albergo; ma custodi temporanei di una pagina di storia viva, che affonda le sue radici nel Cinquecento e si svela oggi in un equilibrato dialogo tra passato e presente, tra pietra antica e design contemporaneo.

Palazzo Feroci: il portone
Palazzo Feroci, dalle case-torri dei Cavalieri al cuore di Pisa
La storia del palazzo si è intreccia con quella dei potentati e delle istituzioni che hanno plasmato la città di Pisa. Le sue origini risalgono al XVI secolo, quando Cosimo Primo de’ Medici, primo Granduca di Toscana, fondò l’Ordine militare dei Cavalieri di Santo Stefano, destinato a combattere la pirateria nel Mediterraneo e a rinsaldare il dominio mediceo difendendone le coste. La loro sede era e resta la maestosa Piazza dei Cavalieri, cuore del potere in epoca rinascimentale. In questo contesto, l’edificio che oggi è Palazzo Feroci nacque non come un unico palazzo, ma come due distinte case-torri, abitate da uomini di fiducia dell’Ordine, i cosiddetti “Tau”. Una lapide murata sulla facciata, con una figura e la lettera “G”, e l’orientamento dell’edificio verso l’antica chiesa di San Sisto, testimoniano, come confermano i registri dell’Ordine, questa ascendenza.

Palazzo Feroci: lampadario e particolare del soffitto
L’aspetto attuale del palazzo però è frutto di successivi interventi che ne hanno modificato radicalmente la configurazione, soprattutto tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento. Sono di questo periodo le eleganti decorazioni interne, gli affreschi e i soffitti a cassettone che ancora oggi si ammirano in alcune stanze, interventi eseguiti da maestranze specializzate sotto l’attento controllo di esperti di Belle Arti. Una svolta fondamentale avvenne nel 1876, con la soppressione definitiva dopo molti secoli dell’Ordine dei Cavalieri: l’immobile passò allora alla famiglia Feroci, a cui si deve il nome, per giungere poi, nel Novecento, nelle proprietà dell’Università di Pisa, che lo utilizzò trasformandolo in seguito, dagli anni Quaranta del ‘900, come un edificio di aule e di alloggi studenteschi. Nel tempo subì altre modifiche funzionali e distributive, fino all’acquisto da parte dell’attuale proprietario, che ne ha intrapreso una radicale e rispettosa ristrutturazione iniziata nel gennaio 2021, in piena epoca Covid, e conclusa con l’apertura al pubblico nella primavera del 2022.
Suite, affreschi e stufe storiche: abitare il palazzo
Questo meticoloso restauro, supervisionato dalla Soprintendenza, non ha imbalsamato il palazzo, ma lo ha reso di nuovo vitale, preservandone l’anima. Gli interventi hanno portato alla luce tracce delle strutture originarie, come le antiche murature, e hanno valorizzato gli elementi storici sopravvissuti: i camini in pietra, i soffitti decorati, e in alcune camere, preziose stufe di maiolica e terracotta, antiche e funzionali opere d’arte.
Palazzo Feroci: una camera
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Il risultato non è la ricostruzione filologica di un ambiente settecentesco, bensì un accattivante contrasto: l’involucro storico contiene essenziali mobili moderni, complementi di design contemporanei e opere d’arte attuali, in un mix che sottolinea la continuità senza nostalgia. L’offerta turistica ruota attorno a dieci sistemazioni, che è più corretto definire appartamenti che semplici camere. Disposte su tre piani (quattro al primo, quattro al secondo e due al terzo), sono tutte Junior Suite o Suite, spaziose e luminose. Ciascuna ha una sua identità: alcune conservano gli affreschi originali del ‘700, altre le preziose stufe, altre ancora si aprono su piccoli poggioli.
L’Altana sui tetti di Pisa: una terrazza fuori dal tempo
Ma il luogo di maggior fascino è sicuramente l’appartamento all’ultimo piano, che ospita la cosiddetta Altana, una caratteristica terrazza coperta in legno che si eleva sopra i tetti di Pisa. Da qui, la vista spazia sulle tegole, i campanili e, nelle giornate terse, quasi fino alla Torre Pendente, offrendo un punto di osservazione privilegiato e romantico sulla città.
Il ristorante Cavalieri e il giardino segreto
La colazione, così come il pranzo e le cene estive, trovano la loro sede nel piccolo ma grazioso bar-ristorante al piano terra, di fronte alla chiesa di San Sisto. Affidato in gestione e aperto anche al pubblico esterno, si chiama “Cavalieri” e propone una cucina di qualità. Nelle stagioni miti, l’esperienza si arricchisce di due spazi all’aperto: i tavolini direttamente sulla piazzetta antistante, per un caffè o un aperitivo nel viavai cittadino, e soprattutto un piccolo, delizioso giardino interno.

Palazzo Feroci: il bar Cavalieri
Questo angolo verde, riparato e riservato, è un’oasi di pace inaspettata nel centro cittadino, perfetta per godersi una sosta confortevole o una lettura nelle giornate calde. E basta uscire dalla porta per trovarsi immersi nel centro storico di Pisa, con tutti i monumenti principali a distanza di pochi minuti a piedi.

Palazzo Feroci: il giardino
Questa vicinanza non è solo una comodità logistica, ma un’estensione della filosofia del palazzo: essere anche oggi parte integrante del tessuto cittadino, vivendolo a tutte le ore e sentendosene parte.
Via della Faggiola 2 56126 Pisa