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domenica 28 dicembre 2025  | aggiornato alle 18:00 | 116537 articoli pubblicati

Bellosguardo

La torre del poeta Guido Cavalcanti è oggi un hotel di lusso sulle colline di Firenze

Un’antica dimora duecentesca trasformata in rifugio silenzioso tra arte, panorama e vita autentica: a Torre di Bellosguardo si dorme in camere d’epoca affacciate su Firenze, lontani dal turismo di massa

 
28 dicembre 2025 | 15:30

La torre del poeta Guido Cavalcanti è oggi un hotel di lusso sulle colline di Firenze

Un’antica dimora duecentesca trasformata in rifugio silenzioso tra arte, panorama e vita autentica: a Torre di Bellosguardo si dorme in camere d’epoca affacciate su Firenze, lontani dal turismo di massa

28 dicembre 2025 | 15:30
 

Internet a volte permette di pregustare le gioie di un viaggio. Quando si naviga sul sito di Torre di Bellosguardo, ci si accorge subito di trovarsi davanti a qualcosa di insolito nel panorama degli hotel fiorentini a quattro stelle. Il sito si apre infatti con un verso di Ugo Foscolo: “Nella convalle, fra gli aerei poggi di Bellosguardo”, tratto da Le Grazie del 1812. Già questo, dalla penna del poeta più grande del primo romanticismo italiano, che amava incondizionatamente Firenze e che l’ha cantata nei Sepolcri, una delle vette più alte della poesia italiana, preannuncia che non sarà il solito albergo standard tra i tanti che si ripetono nella città.

La torre del poeta Guido Cavalcanti è oggi un hotel di lusso sulle colline di Firenze

Torre di Bellosguardo, hotel 4 stelle di Firenze

Le immagini mostrano viali di cipressi, saloni affrescati, una massiccia torre medievale che svetta tra il verde, panorami mozzafiato sulla città. Il tono della descrizione è certamente colto, ma mai freddo; orgoglioso, ma al tempo stesso accogliente. Si capisce immediatamente che Torre di Bellosguardo è un hotel diverso, una scelta per molti ma non per tutti, come ammette anche lo stesso sito ufficiale. E lo è sul serio, in un modo che vale la pena scoprire passo dopo passo.

Dalle origini medievali alle dimore rinascimentali

La Torre di Bellosguardo affonda le radici nel Duecento. Il nucleo originario, la torre trecentesca che ancora oggi domina la proprietà, fu fatto costruire dal poeta Guido Cavalcanti, maestro e amico fraterno di Dante Alighieri. Una leggenda narra che proprio qui Cavalcanti avrebbe giurato a Dante di voler vivere per sempre. Quella promessa si è certamente avverata: da un lato la torre è ancora lì, superba tra pini marittimi e viali di cipressi; dall’altro, il suo nome e i teneri versi di amicizia di un sonetto dantesco risuonano nell’orecchio di tutti gli studenti italiani che hanno frequentato una scuola media superiore degna di questo nome.

La torre del poeta Guido Cavalcanti è oggi un hotel di lusso sulle colline di Firenze

La Torre di Bellosguardo affonda le radici nel Duecento

Nel 1512 la proprietà dell’edificio passò ai Medici, che la confiscarono agli eredi di Cavalcanti, rei di aver simpatizzato con la fazione avversa. Ma dopo pochi anni, costretti alla fuga, dovettero cederla ai marchesi Roti Michelozzi. Dal 1583 questi ultimi ampliarono la struttura trasformandola in villa rinascimentale e chiamarono artisti come Bernardino Poccetti, lo stesso che lavorò a Palazzo Pitti, per affrescare il salone d’ingresso sul tema della Carità. Lo scultore Pietro Francavilla realizzò l’imponente scultura della Carità sopra il portale d’accesso, datata attorno al 1603.

Un’eredità culturale che continua nel presente

La famiglia Michelozzi mantenne la proprietà fino ai primi del Novecento. Nel 1913 la baronessa Hornstein, figura illuminata e anticipatrice dei tempi, la trasformò in elegante casa-albergo, creando un cenacolo frequentato da nobili e letterati di tutta Europa. Dopo varie vicende, la dimora giunse in eredità a Giovanni Amerigo Franchetti. Con la moglie Michela, attraverso dieci anni di rigorosi restauri, riportarono alla luce affreschi e architetture originali, ricreando quella che oggi è Torre di Bellosguardo: un hotel quattro stelle che si sente ancora una nobile ed elegante abitazione privata. E in effetti lo è, perché la famiglia Franchetti vive tuttora in un edificio staccato a pochi metri dal corpo centrale, all’interno del vasto parco della proprietà.

Il panorama: Firenze come non la si era mai vista

Dalla collina di Bellosguardo si gode una delle migliori vedute su Firenze, che lascia ammirati anche coloro che conoscono molto bene la città. Il panorama è diverso da quello iconico di Piazzale Michelangelo: più alto, più ampio e certamente non affollato dai turisti. Di giorno la cupola del Brunelleschi, il campanile di Giotto, la torre di Palazzo Vecchio si stagliano contro il cielo toscano. Di notte, le luci della città creano un tappeto scintillante che si estende fino alle colline circostanti.

La torre del poeta Guido Cavalcanti è oggi un hotel di lusso sulle colline di Firenze

La vista su firenze dalla Torre di Bellosguardo

La particolarità di Torre di Bellosguardo è che le finestre delle camere offrono viste diverse a seconda della loro posizione. Quelle rivolte verso la città abbracciano il centro storico di Firenze; quelle verso l’interno si affacciano sul parco con i suoi dieci ettari di verde. La suite all’ultimo piano della torre è unica: le sue quattro ampie finestre regalano una veduta a trecentosessanta gradi sul capoluogo toscano e sulle valli circostanti. Una stanza da sogno, nel senso letterale del termine.

Camere, spazi comuni e vita nel parco

Il parco stesso è uno spettacolo mutevole: all’alba la nebbia che sale dal fondovalle avvolge i cipressi in un’atmosfera surreale; al tramonto la luce dorata illumina Firenze creando giochi di colore indimenticabili. Di notte, quando le luci cittadine si accendono, ci si sente isolati dal mondo eppure assai vicini alla città che pulsa oltre l’Arno, ai piedi della collina. Le sedici camere e suite dell’hotel sono ovviamente tutte molto diverse tra loro.

La torre del poeta Guido Cavalcanti è oggi un hotel di lusso sulle colline di Firenze

Una delle camere dell'hotel Torre di Bellosguardo

Ogni sistemazione ha un carattere proprio, con arredi d’antiquariato, opere d’arte originali, dettagli architettonici unici come pareti in legno intagliato, affreschi, travi a vista ed elementi in pietra. Gli spazi sono assai generosi, una rarità nel panorama fiorentino. Tutte le sistemazioni hanno bagno privato con doccia o vasca e asciugacapelli, telefono, televisore a schermo piatto, frigobar e cassaforte.

La torre del poeta Guido Cavalcanti è oggi un hotel di lusso sulle colline di Firenze

La bellezza delle decorazioni delle zone che circondano la Torre

Ma è l’atmosfera a fare la differenza: dormire qui significa davvero sentirsi ospiti in una dimora storica, circondati dalla bellezza e dal fascino del decoro. Gli ambienti comuni sono altrettanto imponenti. Sale che un tempo furono percorse da personaggi nobili del Medioevo e del Rinascimento oggi accolgono gli ospiti con arazzi, autentici caminetti in pietra serena, soffitti con travi a vista. Diverse aree sono state create per il relax: angoli dove sostare con un libro, degustare un tè, sorseggiare un bicchiere di prosecco godendosi la pace e la quiete.

Via Roti Michelozzi 2 50125 Firenze
Tel +39 055 2298145

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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