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lunedì 15 dicembre 2025  | aggiornato alle 16:32 | 116333 articoli pubblicati

Da Antonio: cucina d'autore tra Etna, Alcantara e Nebrodi, nel cuore della Sicilia

A Villa Giulia, Antonio Fucile torna alle origini con una cucina raffinata e territoriale. Un viaggio gastronomico tra sapori, innovazione e memorie contadine

di Enzo Raneri
 
30 aprile 2025 | 08:30

Da Antonio: cucina d'autore tra Etna, Alcantara e Nebrodi, nel cuore della Sicilia

A Villa Giulia, Antonio Fucile torna alle origini con una cucina raffinata e territoriale. Un viaggio gastronomico tra sapori, innovazione e memorie contadine

di Enzo Raneri
30 aprile 2025 | 08:30
 

Da un vecchio palmento dell’800, completamente ristrutturato, dopo circa vent’anni di esperienze di cucina in giro per l’Europa (soprattutto in Francia), lo chef Antonio Fucile ritorna nei suoi luoghi di origine, realizzando un sogno che conservava dalla sua gioventù: l’acquisizione di Villa Giulia e l’apertura di questo ristorante con quasi contemporanea ristrutturazione degli edifici.

Da Antonio: cucina d'autore tra Etna, Alcantara e Nebrodi, nel cuore della Sicilia

Ristorante Da Antonio: la sala

La posizione del ristorante, tra Passopisciaro e Randazzo (la “porta” sud dei Nebrodi), rievoca la civiltà contadina etnea e gode di una spettacolare vista sull’intero lato nord dell’Etna, nonché sul lato sud del fiume Alcantara (che scorre a poche centinaia di metri più a nord), in una sorta di baricentro fra tre dei quattro parchi siciliani (di cui uno è l’unico fluviale): Alcantara, Nebrodi ed Etna.

Accoglienza e benvenuto dello chef

Si viene subito accolti con una flûte di spumante locale (a pochi km di distanza), utilizzato per accompagnare un benvenuto dello chef, questa volta costituito da un canestrino di crackers con insalata di ortaggi con maionese al basilico su clorofilla di prezzemolo: la semplicità dello “spirugghia pitittu” (sviluppa appetito) eguaglia la complessità gustativa, ottenuta dalla acidità degli ortaggi di stagione utilizzati, mitigata dalla maionese, ottenendo un boccone dalla lieve acidità, per un ottimo invito al pasto.

Da Antonio: cucina d'autore tra Etna, Alcantara e Nebrodi, nel cuore della Sicilia

Da Antonio: Canestrino di crackers con insalata di ortaggi con maionese al basilico su clorofilla di prezzemolo

È seguito il servizio del burro con limone e arancia e lamina d’oro (forse una reminiscenza della esperienza francese dello chef), servito con un pane farina di semola aromatizzato alla curcuma e un pane all’olio di oliva e cereali locali.

Da Antonio: cucina d'autore tra Etna, Alcantara e Nebrodi, nel cuore della Sicilia

Da Antonio: Burro con limone e arancia e lamina d’oro

Gli antipasti: ricercatezza e identità

Quindi il menu parte con un antipasto: uovo pochè a bassa temperatura con crema di fave e finocchietto selvatico con fonduta di tuma persa e cialda alla barbabietola e tartufo siciliano, in cui l’equilibrio dei numerosi ingredienti pende dal lato del potente sapore del finocchietto, utile a bilanciare il sapore umami dell’acido glutammico contenuto nel rosso d’uovo e dell’ottimo formaggio stagionato (prodotto solo da Salvatore Passalaqua a Castronovo in Sicilia).

Da Antonio: cucina d'autore tra Etna, Alcantara e Nebrodi, nel cuore della Sicilia

Da Antonio: Uovo pochè a bassa temperatura con crema di fave e finocchietto selvatico con fonduta di tuma persa e cialda alla barbabietola e tartufo siciliano

I primi piatti: tra pistacchio, speck e formaggi locali

Successivamente, ecco i cappellacci ripieni di ricotta e spinaci, in crema di pistacchio di Bronte Dop e fili di speck croccante (fatto nelle montagne della Valle Alcantara): un connubio gustativo corredato da debole acidità.

Da Antonio: cucina d'autore tra Etna, Alcantara e Nebrodi, nel cuore della Sicilia

Da Antonio: Cappellacci ripieni di ricorra e spinaci, in crema di pistacchio di Bronte Dop e fili di speck croccante

E i bottoni di pasta fresca ripieni di ricotta e “sparacogna” sulla sua crema, fonduta di canestrato affinato al Nerello Mascalese, crumble di maialino nero dei Nebrodi: un piatto dalla multiforme complessità gustativa, sebbene improntata all’acidità, introdotta dall’uso sapiente di una delle più famose erbette dell’Etna (in questa stagione), appunto l’“asparago pungente del Mediterraneo”.

Da Antonio: cucina d'autore tra Etna, Alcantara e Nebrodi, nel cuore della Sicilia

Da Antonio: Bottoni di pasta fresca ripieni di ricotta e “sparacogna” sulla sua crema fonduta di canestrato affinato al Nerello Mascalese, crumble di maialino nero dei Nebrodi

I secondi: carni e ortaggi in equilibrio perfetto

Quindi per secondo un filetto di maialino su riduzione della propria cottura, composta di lamponi dell’Etna, mela cola dell’Etna caramellata con uvetta sultanina e archetto di pane: l’umami della carne viene bilanciato dal sapore e dall’odore della frutta.

Da Antonio: cucina d'autore tra Etna, Alcantara e Nebrodi, nel cuore della Sicilia

Da Antonio: Filetto di maialino su riduzione della propria cottura, composta di lamponi dell’Etna, mela cola dell’Etna caramellata con uvetta sultanina e archetto di pane

Servito con il contorno di cavolicelli saltati in padella con aglio e peperoncino: un piatto “standard” nelle famiglie di campagna in questa stagione, il cui sapore delicatamente aspro si accompagna bene alla carne.

Da Antonio: cucina d'autore tra Etna, Alcantara e Nebrodi, nel cuore della Sicilia

Da Antonio: Cavolicelli saltati in padella con aglio e peperoncino

A seguire il filetto di vitello in crema di pistacchio Dop e composta di lamponi dell’Etna: in cui la spinta acida, data dalla frutta, risulta più debole per consentire di assaporare meglio la combinazione dell’equilibrio delle due grassezze vegetali e animali.

Da Antonio: cucina d'autore tra Etna, Alcantara e Nebrodi, nel cuore della Sicilia

Da Antonio: Filetto di vitello in crema di pistacchio Dop e composta di lamponi dell’Etna

Completato dal contorno fattoci arrivare e denominato “Fatevi guidare per le vie di Catania”: variazione di carciofo ai carboni con pane raffermo al prezzemolo e cenere della propria cottura con fonduta di Piacentino Ennese, in cui la declinazione del vegetale della tradizione catanese viene esaltata dalla delicata piccantezza del formaggio pecorino utilizzato.

Da Antonio: cucina d'autore tra Etna, Alcantara e Nebrodi, nel cuore della Sicilia

Da Antonio: “Fatevi guidare per le vie di Catania”

I dolci: una tradizione rivisitata

Come dolce, ecco la sfera di babà su biscuit al pistacchio: una perfetta realizzazione gastronomica, in cui il dosaggio dei condimenti vegetali completa la morbidezza del boccone.

Da Antonio: cucina d'autore tra Etna, Alcantara e Nebrodi, nel cuore della Sicilia

Da Antonio: Sfera di Babà su biscuit al pistacchio

Inoltre, ecco l’insolito tiramisù alla provola, che nasce dall'idea di servire uno dei più classici dolci della ristorazione italiana, in una modalità più “sicura”, sostituendo il mascarpone con una mousse di provola e uovo pastorizzato a 80°C, realizzando così una innovativa tipicità gastronomica locale.

Da Antonio: cucina d'autore tra Etna, Alcantara e Nebrodi, nel cuore della Sicilia

Da Antonio: Tiramisù alla provola

Un motto che racconta un'identità

Oggi la fretta, lo stress ci hanno portato a perdere i sapori di una volta e venire qui potrebbe servire a recuperare un poco di questi ricordi, trasmessi dallo chef (del quale resta indimenticabile il motto: “U nonnu n’zignava ca ficu e muluni sunu di stasciuni” (il nonno diceva che fico e melone sono di stagione).

Contrada Calderara SS120 95036 Randazzo (Ct)
Tel +39 095 7992534
Lun-Ven 11:00-22:00 (Martedì chiuso); Sab-Dom: 11:00-24:00

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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