Dopo il successo di Deroma, nato nel 2021 a due passi da Fontana di Trevi con l’obiettivo di offrire qualità in una zona spesso vittima del turismo mordi e fuggi, Pietro Rocco Campilongo rilancia e amplia la visione con Gran Deroma. La nuova insegna, inaugurata in Largo del Nazareno 13, segue il filo conduttore del primo progetto ma si apre a un’identità tutta sua: raffinata, generosa, concreta. Un locale all day long che non fa sconti né sul gusto né sullo stile.

La carbonara secondo Gran Deroma
Il design di Gran Deroma
380 metri quadri di atmosfera elegante e rilassata, 120 coperti e un salotto avvolgente che profuma di legno lucido, graniglia e dettagli studiati con precisione quasi sartoriale. Campilongo, grande appassionato di design, ha scelto personalmente una tonalità di verde scuro che contrasta con la pelle e i tessuti rossi, evocando i ristoranti di Manhattan ma con un’anima tutta italiana. Le luci led, le piante verdi, i richiami all’arte: tutto è pensato per offrire un senso di lusso rassicurante, mai ostentato. Un'estetica in equilibrio perfetto con la sostanza.

I tavoli di Gran Deroma
Dal forno alla tavola: il gusto comincia all’ingresso
Basta entrare per capire che qui si mangia sul serio. Il grande banco accoglie gli ospiti con cornetti, croissant, dolci e sfizi salati che raccontano l’anima bakery del locale, attiva fin dalle 8 del mattino e senza sosta fino a mezzanotte, sette giorni su sette. Per chi ama le colazioni lente, c’è un menu dedicato che propone anche maritozzi salati, toast, pancakes e bevande di qualità come i succhi di Marco Colzani o le spremute delle Terre di Zoe.

I maritozzi di Gran Deroma
La panetteria, guidata da Antonello Sica sotto la supervisione di Franco Palermo, garantisce impasti curati e una lievitazione che fa la differenza. Il pane arriva a tavola in una box che lo mantiene caldo, con la possibilità di portarlo via se non si finisce tutto. Un dettaglio che fa capire quanta attenzione ci sia per il cliente.
La salsamenteria che fa viaggiare l’Italia
Gran Deroma è anche un punto di riferimento per gli amanti della gastronomia italiana più autentica. Marco Lamberti, gastronomo interno, ha selezionato salumi e formaggi che raccontano un Paese intero: dal prosciutto di Parma Pelizziari alla lonza lardellata di Martina Franca, dallo speck di lombata al ginepro dei Fratelli Corrà fino al prosciutto nero dell’Aspromonte. E poi i salumi di selvaggina - camoscio, cervo, capriolo - e i prosciutti tagliati rigorosamente a mano.

Il bancone di Gran Deroma
Tra i formaggi spiccano le firme “De Magi” e “Guffanti”, con una ricca varietà di erborinati, caprini, stagionati, ma anche incursioni francesi e spagnole per i più curiosi. Non manca una selezione di oltre venti oli, conserve di ogni tipo, miele, creme, sottoli, aceti balsamici, pasta, riso e specialità ittiche. E sì, tutto è acquistabile anche per l’asporto.
Carni eccellenti, griglia rovente
Una parte del locale è interamente dedicata alla griglia, con le selezioni firmate Gruppo Galli. In menu si trovano tartare, carpacci anche affumicati, tagliate, entrecôte di manzo Sakura, lombo di Scottona, galletto e Pluma iberica. Non mancano alternative vegetariane, proposte di pesce e insalate per tutti i gusti. La qualità della materia prima è il punto di partenza, la cottura il completamento di un’esperienza che vuole essere memorabile.
La pizza romana di Gran Deroma
Se Deroma si è fatto conoscere per la pizza napoletana contemporanea, Gran Deroma alza il sipario su una versione tutta romana, in tre declinazioni: tradizionali, rosse sfiziose e bianche golose.

La pizza romana tradizionale di Gran Deroma
L’impasto firmato da Alessio Casadei nasce da uno studio rigoroso sulle farine e una lievitazione di oltre 48 ore, per un risultato fragrante e leggerissimo. La scelta dei condimenti - mai banale - regala contrasti equilibrati e un gusto che sorprende.

Una pizza romana bianca da Gran Deroma
350 etichette da bere (e da portare via)
Dietro la carta dei vini c’è la passione e la competenza di Emanuela Citroni, che ha selezionato circa 350 etichette capaci di raccontare tutte le regioni italiane. Una parte importante è riservata ai vini naturali, organici e sperimentali - ben il 70% - con una teca dedicata ai Triple A e bottiglie difficili da trovare anche per gli appassionati più navigati. La carta è dinamica, cambia ogni mese e si adatta all’evoluzione del menu. Champagne? Ce ne sono, e non per fare scena, ma per accompagnare al meglio ogni piatto. Gran Deroma è l’ennesima conferma che, quando la qualità incontra la visione, anche nel centro storico si può ancora fare grande ristorazione. Senza scorciatoie, senza compromessi. Ma soltanto con sostanza, ricerca e tanta, tanta personalità.
Largo del Nazareno, 13 00187 Roma