C'è un'oasi verde a Roma a ridosso del Ponte dell'Industria, fra Testaccio e Trastevere, al riparo dal traffico e dalla folla. È lo Stadlin, ristorante e cocktail bar multifunzionale ben noto agli appassionati dell'arte della miscelazione e della buona cucina, libera da orari canonici dei pasti. Ed ora, all'arrivo della bella stagione, in questo antico mulino ristrutturato, torna il "Brunch Romano", dalle 10 alle 16, al costo di 20 euro. Viene replicato anche di sabato che per molti, soprattutto i giovani, diventa il primo momento conviviale che apre il weekend. L'iniziativa va a integrare la normale offerta con che già prevede tante iniziative per ogni occasione e programmazione musicale con dj.

Stadlin riporta in tavola il brunch romano
Stadlin, il brunch guarda al mondo anglosassone ma mantiene il calore di un pranzo domenicale
La nuova proposta guarda al mondo anglosassone ma mantiene il calore di un pranzo domenicale in famiglia sia nel cibo che nell'accoglienza. Sotto una colorata cascata di fiori le sedie e i tavolini hanno occupato tutto il cortile esterno, una vera e propria piazzetta lastricata di sanpietrini. All'interno ci si serve liberamente dal buffet, assaporando i piatti scelti, per accurata fattura e qualità. Ma niente a che fare con banali distese di preparazioni basiche e approssimative per divoratori seriali che considerano il brunch una permissiva trasgressione per esagerare. Qui è diverso: ogni piatto, anche una semplice focaccia, merita attenzione, servita sempre calda e croccante, e lo chef Davide Vitiello e lo staff di sala e di cucina, coordinato da Elisabetta Mancini, sono continuamente impegnati a cuocere piccole quantità di cibo alla volta.

Stadlin, lo chef Davide Vitiello
Tutto deve essere nella sua forma perfetta e la pasta sempre al dente. È sulla qualità e sull'accoglienza che si gioca la differenza, nel brunch come nelle altre fomule, e sempre con un rapporto qualità-prezzo davvero speciale. È questa l'idea fondante del format creato dai titolari, la famiglia Coticoni. «Gli ospiti devono sentirsi a casa - dice lo chef- ma qualche volta ci piace anche sorprenderli, con qualcosa di diverso. La base è la cucina romana ma siamo aperti anche all'esotico. Abbiamo la panzanella ma anche i tacos messicani e i bao d'Oriente, perfetti soprattutto in pairing con i drink. Cerchiamo sempre di consultarci per questo con il bar manager Daniele Arcello».
Stadlin, cosa aspettarsi dal brunch romano
Qui il brunch è verace: il toast diventa “pizza e mortazza”, l'omelette è una frittata da decine uova da servire a fettone, come a casa, e al posto del bacon c'è il guanciale nostrano croccante. C'è molto altro della romanità più schietta, dalla Porchetta cotta in forno ore e ore dalla crosta croccante, al Pollo coi peperoni, fino alle Polpette col sugo di maialino nero. Questo piatto è un omaggio dello chef alla nonna napoletana, che le preparava per lui ogni domenica, e per sorprenderlo cambiava ogni volta ricetta inserendoci elementi diversi, come uvetta e pinoli. È dal quel gioco che forse è nato in lui l'amore per la cucina. Ma consapevole che questo non poteva bastare, frequenta l'alberghiero a Vico Equense e poi non si sottrae al carosello comune ai giovani cuochi: Londra, Ginevra, gli States andata e ritorno. Soprattutto ritorno, con le radici a Roma che lo accoglie con la magia della Fontana di Trevi, che guardava tutti i giorni andando al lavoro in un locale vicino.

Stadlin: crostini con ricotta e fiori di zucca
E lui le dedica il menu: pizza e mortazza (mortadella Igp), bruschette, fiori di zucca, filetti di baccalà, salciccia schiacciata e con tocco leggero Carbonara e Amatriciana. Soprattutto in quest'ultima è una personale aggiunta di pomodorini a fare la differenza. Ma in lui nessuna tentazione di stravolgimenti inutili su ciò che è amato da sempre e da tutti. I dolci nel brunch sono a parte, ma irresistibili, dal tiramisu alla torta ricotta e visciole e alla mousse all'amaretto di Saronno con crumble di biscotti. A prendersi la scena è quasi sempre la pizza scrocchiarella con nutella e granella di nocciole.
La drink list (anche per gli astemi) di Stadlin
I drink sono i comprimari dell'esperienza da Stadlin con la cocktail list di Daniele Arciello, intrigante già nei nomi. Ci sono Lussuria (Vodka alla vaniglia, liquore al passion fruit, succo di passion fruit, Städlin sour mix e Organics bitter lemon); Gola (Disaronno, vodka alla vaniglia, Städlin Sour mix, Organics black orange); premium cocktail come Erotico (Rum Flor de Cana 12, liquore al cocco, malibu, succo d'ananas, soluzione citrica, Organics bitter lemon); Proibito (Mezcal vida del maguey, liquore al peperoncino, Städlin Sour mix, soda al pompelmo rosa).

Daniele Arciello, bar manager di Stadlin
Neppure i devoti al no-alcol saranno delusi con drink fruttati e twist con distillati zero, dal Quiete (Tanqueray 0.0, Organics Tonic water) al Pensiero (Rum analcolico Giffard, succo di lime, Coca Cola) allo Stupore (Bitter analcolico Giffard, lime, soda al pompelmo rosa). Starlin è accogliente anche nei numeri: 250 posti a sedere, sale per eventi privati, angoli per un relax assoluto o per uno spuntino easy e - miracolo romano - anche un parcheggio privato gratuito.
Via Antonio Pacinotti 83 00146 Roma