Ha preso ufficialmente il via l'avventura di “Volando”, il nuovo progetto di ristorazione firmato da Giovanni Favia, già noto per locali di successo come VaMolà, A Balus, Vamolino e VamoLab. Il locale si trova nel cuore di Bologna, a pochi passi dalle Due Torri, in una delle zone più dinamiche e vissute della città, tra studenti, monumenti e movida. “Volando” non è un semplice ristorante, ma un luogo dove arte e cucina si fondono, dando vita a un’esperienza che unisce gusto e bellezza in un contesto originale.

Volando: la conferenza stampa di presentazione
Volando, cucina del territorio tra le opere d’arte del Novecento
«Enogastronomia vuol dire cultura e memoria. Il Gusto della Cucina e dell’Arte possono andare a braccetto, e l’offerta gastronomica della città non può diventare un fast food in salsa bolognese», ha dichiarato Giovanni Favia durante la conferenza stampa. Alla presentazione sono intervenuti anche Guido Cribiori della Galleria Studiolo Fine Art di Milano, il Direttore di Confesercenti Loreno Rossi, Gianmaria Cesari dell’Azienda Vitivinicola Umberto Cesari e il pianista e compositore Matteo Giorgioni, che ha donato un pianoforte al locale.

Giovanni Favia ha firmato il nuovo progetto Volando
“Volando” nasce come spazio ibrido, che integra la ristorazione con l’esposizione di opere d’arte. In sala, tra tavoli e luci calde, trovano posto 32 opere provenienti dalla collezione della Galleria Studiolo Fine Art.
«Le arti visive del primo Novecento rappresentano l’ultima espressione artistica classica - ha spiegato Cribiori - un patrimonio da riscoprire e condividere, oggi anche a tavola».
Volando, la cucina
Il legame tra cibo e arte si riflette anche nella proposta di menu, che punta su preparazioni cariche di storia e radicate nel patrimonio locale. Tra le specialità, i Balanzoni e le tagliatelle in sfoglia di ortica con friggione rappresentano al meglio lo spirito del locale, con un equilibrio tra memoria gastronomica e attenzione alla materia prima.

Volando: agliatelle in sfoglia di ortica con friggione
Con una superficie complessiva di 160 mq, il locale offre 48 coperti interni e 12 nel dehors. La proposta si rivolge tanto alla clientela bolognese quanto a un pubblico internazionale. L’offerta enologica si distingue per la presenza di vini del territorio, con una particolare collaborazione con l’azienda Umberto Cesari, rappresentata all’inaugurazione da Gianmaria Cesari.
Volando, atmosfera musicale e location d’impatto
La ristrutturazione conservativa degli spazi ha permesso di recuperare soffitti alti con travi originali, creando un ambiente luminoso e arioso. A completare l’atmosfera, la presenza di un pianoforte, donato dal musicista Matteo Giorgioni, che potrà essere suonato anche dagli ospiti. L’obiettivo è creare momenti di condivisione non solo attraverso il cibo, ma anche grazie alla musica dal vivo e al valore delle relazioni.

Volando: cucina e arte a Bologna
Tutti i quadri e le sculture presenti in sala sono acquistabili. Gli ospiti possono dunque cenare circondati da opere d’arte e, se lo desiderano, portare a casa un pezzo della galleria, rendendo l’esperienza ancora più personale. Il progetto “Volando” si presenta così come luogo di scoperta, in cui arte, cucina, musica e convivialità costruiscono un nuovo modo di vivere la ristorazione.
Via Zamboni, 5b 40126 Bologna